Come ipotizzato dal premier Conte, nel 2019 ci potrebbe essere una sorta di rimpasto per il governo: ecco i ministri che sono in bilico.
Anche se poi è arrivata la smentita di rito, durante la conferenza stampa di fine anno il premier Giuseppe Conte lo aveva anticipato: in primavera potrebbe arrivare un rimpasto nell’esecutivo, oltre a una sorta di “tagliando” per quanto riguarda il contratto di governo.
Portata a casa non senza problemi l’approvazione delle legge di Bilancio, non è da escludersi quindi che nei prossimi mesi potrebbero esserci dei cambiamenti in una squadra di governo che spesso non ha particolarmente brillato in alcuni dei suoi interpreti.
Oltre alle voci di dimissioni per Giovanni Tria e un premier Conte dato sempre con la valigia pronta sull’uscio di Palazzo Chigi, a rischiare sarebbero soprattutto alcuni ministri del Movimento 5 Stelle come Dario Toninelli, Barbara Lezzi e Giulia Grillo.
Il borsino del governo
Dopo i primi sette mesi del “governo del cambiamento”, anche per la maggioranza Lega-Movimento 5 Stelle è giunta l’ora di tirare le somme. Il primo dato a cui i due partiti guardano è che, stando ai sondaggi, la popolarità dell’esecutivo è ancora molto alta.
Il lungo e travagliato parto per dare alla luce la prima legge di Bilancio carioca ha comunque lasciato i suoi strascichi: come ogni manovra finanziaria, non mancano anche tra i sostenitori del governo i delusi e gli scontenti.
Sempre i sondaggi indicano un Movimento 5 Stelle in calo rispetto alle elezioni politiche del 4 marzo, superato nettamente da una Lega che comunque sembrerebbe iniziare a dare i primi segni di crisi.
Per Matteo Salvini nel governo però, per quanto riguarda gli esponenti del carroccio, va più che bene così tanto da confermare la fiducia ai suoi con un calcistico “squadra che vince non si cambia”.
Chi invece potrebbe applicare, sempre rimanendo nel gergo del pallone, un ampio “turnover” è il Movimento 5 Stelle, soprattutto considerando che i pentastellati intendono recuperare terreno in vista delle elezioni europee di fine maggio.
I ministri che rischiano
Ecco dunque che prima del voto il rimpasto di governo potrebbe colpire anche alcuni dei big pentastellati. L’indiziato numero è Danilo Toninelli (Infrastrutture e Trasporti), tanto che il ministro ha già messo le mani avanti dichiarando a La Stampa che “rischio la poltrona perché dò fastidio”.
Toninelli è da tempo nell’occhio del ciclone per una serie di gaffe, stesso motivo che potrebbe portare a un defenestramento anche di Giulia Grillo (Salute) e Barbara Lezzi (Sud). Quest’ultima in particolare potrebbe pagare il via libera del governo al Tap che ha fatto infuriare tanti militanti grillini pugliesi.
In bilico anche Elisabetta Trenta (Difesa) che non starebbe riuscendo ad arginare lo strapotere di Matteo Salvini al Viminale e Alberto Bonisoli (Cultura), anche lui finora poco incisivo in questi primi sette mesi.
Infine c’è la questione Giovanni Tria. Il ministro dell’Economia è stato spesso sul punto di dimettersi durante il braccio di ferro sulla legge di Bilancio. Portata a casa la manovra, adesso la sua poltrona in via XX Settembre sembrerebbe essere più solida anche se il Movimento 5 Stelle potrebbe tornare a chiedere la sua testa.
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