Rinnovo contratto, aumento fino a 100 euro per chi lavora al comune o in regione: i nuovi importi

Simone Micocci

28 Luglio 2022 - 13:03

Rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici, via libera all’accordo per il comparto degli enti locali. La firma è in programma il 5 agosto, ecco tutte le cifre.

Rinnovo contratto, aumento fino a 100 euro per chi lavora al comune o in regione: i nuovi importi

Il rinnovo del contratto della pubblica amministrazione si sta per arricchire di un nuovo capitolo. È in dirittura d’arrivo, infatti, il rinnovo per i dipendenti impiegati presso il comparto degli enti locali, come comuni e regioni, per i quali l’Aran - l’Agenzia che rappresenta il governo nella fase di concertazione - ha presentato le tabelle contenenti le cifre per gli aumenti di stipendio riconosciuti per il triennio 2019-2021.

Ricordiamo che per il momento il rinnovo dei contratti per la pubblica amministrazione ha riguardato solamente i dipendenti del comparto funzioni centrali e le forze dell’ordine, mentre per scuola e sanità si sta ancora cercando un accordo.

Accordo che invece sembra essere ormai sul punto di essere sottoscritto per il comparto degli enti locali, con i dipendenti comunali e regionali che godranno di un aumento che va dai 52 ai 102 euro (rigorosamente lordi), più il riconoscimento degli arretrati non percepiti nell’ultimo triennio (e per il 2022).

Tant’è che sembra esserci già la data della firma: venerdì 5 agosto, quando Aran e sindacati si ritroveranno per sottoscrivere le cifre dell’accordo.

Rinnovo del contratto per gli enti locali: benefici anche per insegnanti e polizia

Tra le categorie coinvolte dal rinnovo del contratto degli enti locali ci sono anche gli insegnanti, o meglio le maestre assunte dagli asili nido comunali, come pure gli appartenenti alla polizia locale.

Ed è stata proprio la questione delle maestre ad aver impedito che l’accordo sul rinnovo del contratto venisse trovato in tempi brevi. Ricordiamo, infatti, che con il nuovo accordo vengono cambiate le aree d’inquadramento del personale della pubblica amministrazione; a tal proposito l’Aran avrebbe voluto inserire le maestre neoassunte, per le quali vi è l’obbligo di laurea, nell’area dei funzionari e delle elevate professionalità, con vantaggi sulla retribuzione.

Tuttavia, come fatto notare dai sindacati, in questo modo c’era il rischio di avere maestre di serie a e maestre di serie b, visto che quelle assunte prima del rinnovo sarebbero rimaste in un’area d’inquadramento più bassa. Dopo una lunga trattativa si è arrivati a un accordo secondo il quale tutte le maestre saranno inquadrate nell’area degli istruttori per un periodo di tempo limitato, probabilmente fino a settembre 2023, riconoscendo loro un’indennità aggiuntiva. Al termine di tale periodo, poi, per le nuove maestre ci sarebbe il passaggio diretto all’area dei funzionari.

Di quanto aumenta lo stipendio

L’accordo è stato trovato in virtù di un aumento del 5% dello stipendio tabellare. Una percentuale applicata direttamente sullo stipendio: è ovvio, quindi, che a livello di cifre l’incremento sarà tanto più elevato quanto più è alta la retribuzione percepita.

Nel dettaglio, tenendo conto delle quattro aree d’inquadramento, le cifre dell’aumento di stipendio sono le seguenti:

  • area degli operatori: da 56,10 a 61,40 euro;
  • area degli operatori esperti: da 59,30 a 69,90 euro;
  • area degli istruttori: 66,90 a 77,50 euro;
  • area dei funzionari ed elevate qualificazioni: da 72,80 a 102,50 euro.

Così come per gli altri dipendenti della pubblica amministrazione, anche per gli enti locali sono previsti poi degli scatti economici permanenti legati alla valutazione e all’anzianità. Anche qui molto dipende dall’area d’inquadramento, in quanto:

  • operatori: 550 euro di aumento lordo (annuo) per ogni scatto;
  • operatori esperti: 650 euro di aumento lordo (annuo) per ogni scatto;
  • istruttori: ogni scatto avrà un valore di 850 euro lordi (annui);
  • funzionari ed elevate qualificazioni: ogni scatto garantirà un aumento di 1.600 euro lordi (annui).

Ci sono poi degli aumenti specifici per alcune categorie professionali. Ad esempio, per la polizia locale c’è l’incremento dell’indennità di servizio esterno, grazie alla quale il personale che in via continuativa effettua la prestazione ordinaria giornaliera nei servizi esterni di vigilanza andrà a guadagnare da 1 a 15 euro in più al giorno (a seconda della situazione).

Quando ci sarà l’aumento?

Per quanto riguarda le tempistiche, si cercherà di fare in modo che gli aumenti di stipendio garantiti dal nuovo accordo arrivino entro la fine del 2022. Proprio per questo motivo l’Aran spinge affinché la firma sul rinnovo del contratto 2019-2021 possa arrivare il 5 agosto.

D’altronde, serve il via libera della ragioneria di Stato, la firma del presidente della Repubblica, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, tutti passaggi che anche se scontati richiedono tempo. Basti pensare che per le forze dell’ordine, per le quali la firma è arrivata nel dicembre scorso, gli aumenti stipendiali sono arrivati solamente a luglio.

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