Per questi passeggeri fare causa a Ryanair per il volo in ritardo sarà quasi impossibile e ottenere il rimborso sempre più difficile.
Ryanair, come peraltro qualsiasi compagnia aerea, è tenuta a rimborsare o risarcire i passeggeri in caso di ritardi dei voli, a seconda dell’entità e della causa del danno. In particolare, i clienti possono rinunciare al volo in ritardo di 5 ore o più e pretendere il rimborso integrale del prezzo dalla compagnia. Lo stesso accade in caso di cancellazione per responsabilità della compagnia. Il riconoscimento del risarcimento da parte della compagnia aerea non è però sempre semplice ed automatico, anzi talvolta è complesso dimostrare di averne diritto.
In questi casi è possibile fare le proprie ragioni in tribunale, citando la compagnia in giudizio per i danni subiti. D’ora in poi, però, fare causa a Ryanair sarà molto difficile per i passeggeri italiani, nei fatti impossibile per molti di loro. L’origine del problema risiede in una particolare clausola adottata dalla compagnia e sottoscritta in fase di acquisto dei biglietti che la Corte di Cassazione ha giudicato valida. In estrema sintesi, potreste essere costretti a volare fino in Irlanda per pretendere il rimborso. Un inconveniente non da poco, ma tant’è. Scopriamo perché e come evitare questa situazione.
Questi passeggeri non possono far causa a Ryanair
Di recente la Suprema Corte si è espressa sulla clausola di deroga alla giurisdizione, ritenuta valida anche quando applicata su voli nazionali. Si tratta della sentenza n. 8802/2025 della Cassazione, con cui appunto viene considerato legittimo spostare la competenza in materia ai tribunali del territorio in cui si trova la sede legale della compagnia aerea. Nello specifico, Ryanair ha sede a Dublino, capitale irlandese, ed è solita apporre questa clausola nelle condizioni generali di trasporto. Chi acquista direttamente dai canali della compagnia, sito web o app, accetta la clausola con una semplice spunta.
Il diritto dell’Unione europea permette infatti di accordarsi preventivamente, in forma scritta o equiparata, sull’attribuzione della competenza giurisdizionale a un certo Stato membro o addirittura a un tribunale specifico. La semplice e quasi automatica spunta della casella dedicata alle condizioni di viaggio effettuata dagli acquirenti online è stata considerata un’accettazione valida dagli Ermellini, persino quando riguardante voli nazionali. A nulla rileva nemmeno che le condizioni siano rimandate a un link apposito, considerando che generalmente gli utenti hanno sufficiente tempo a disposizione per leggere tutte le clausole, anche se quasi nessuno poi lo fa.
Ciò significa che anche chi usa Ryanair per spostarsi all’interno del territorio italiano può essere costretto a rivolgersi ai giudici irlandesi per far causa alla compagnia, sempre che i tentativi di richiesta e mediazione falliscano. Ovviamente, ciò rende alquanto proibitivo accedere alla procedura, con difficoltà tecniche, linguistiche ed economiche non da poco. D’altra parte, è sufficiente non accettare la condizione o rivolgersi a intermediari autorizzati per programmare il volo all’interno di un pacchetto di viaggio, siano agenzie di viaggio fisiche oppure online. Naturalmente, se la condizione non è negoziabile bisognerà accettare per volare con Ryanair, rivolgendosi altrimenti ad altre compagnie aeree (e controllando minuziosamente le clausole contrattuali).
Per i voli internazionali, inoltre, è possibile invocare la Convenzione di Montreal (1999), ma soltanto per i danni relativi a morte o lesioni dei passeggeri, distruzione, perdita o ritardo dei bagagli e ritardo nel trasporto di persone. Le compensazioni forfettarie individuate dal Regolamento Ue di riferimento (n. 261/2004) che prevedono i rimborsi non sono però assimilabili. Un’altra importante nozione di cui tenere conto per tutelare i propri diritti al meglio viene invece dal Regolamento Ue n. 1215/2012, secondo cui è possibile pretendere di agire presso il tribunale italiano per i contratti che includono complessivamente trasporto e alloggio, proprio come avviene di solito nei pacchetti turistici. Proprio per questo motivo è utile affidarsi a un’agenzia per programmare tutti gli aspetti al meglio o comunque informarsi con cura prima degli acquisti.
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