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Riunione BCE: Lagarde prepara il mercato al primo taglio dei tassi

Flavia Provenzani - Violetta Silvestri

11/04/2024

Tassi fermi alla riunione BCE di oggi, 11 aprile. Christine Lagarde sembra preparare il mercato al taglio dei tassi di interesse. Gli aggiornamenti in tempo reale.

Riunione BCE: Lagarde prepara il mercato al primo taglio dei tassi

Riunione BCE oggi, aggiornamenti in tempo reale - La Banca Centrale Europea in seguito al meeting odierno ha lasciato i tassi di interesse invariati.
Ma ha segnalato che il Consiglio direttivo potrebbe presto tagliare i tassi di interesse.

E qualcosa, nelle dichiarazioni a margine della decisione sui tassi, infatti è cambiato. Con l’inflazione che si è attenuata, la BCE ha deciso di modificare le parole utilizzate per riferirsi alle prospettive dei tassi. Se le tendenze attuali continuano, “sarebbe opportuno” un allentamento, si legge nel comunicato.

Nello specifico, stando ad un passaggio ripetuto piuù volte da Lagarde in conferenza stampa:

“La valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria”.

Per la BCE le informazioni ricevute hanno sostanzialmente confermato la precedente valutazione dell’inflazione. Intanto, la crescita dei salari sta rallentando e le aziende stanno assorbendo una buona maggiore dell’aumento del costo del lavoro grazie ai loro margini di profitto.

Riunione BCE 11 aprile: gli aggiornamenti in tempo reale

Conferenza stampa conclusa

Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 6 giugno 2024.

Taglio dei tassi a giugno?

Le dichiarazioni di Lagarde in conferenza stampa si appoggiano fortemente alla dipendenza dai dati. È chiaro che il piano preveda un taglio a giugno, ma i dati dovranno continuare a mostrare un’inflazione in rallentamento.

“L’Eurozona non è lo specchio degli Stati Uniti”

Lagarde evidenzia le differenze dell’Eurozona rispetto all’economia statunitense, compresi i consumi e la risposta fiscale del Paese

Lagarde rimprovera un giornalista

Christine Lagarde “rimprovera” scherzosamente un giornalista di Reuters, che si è riferito alla presidente della BCE con un “you guys” (“voi ragazzi”, in italiano).

È il momento del Q&A

  • “Ad aprile avremo alcuni dati e a giugno avremo molti più dati e informazioni, avremo anche nuove previsioni economiche”
  • “Esamineremo i dati e vedremo se confermano la nostra speranza che l’inflazione sia sulla strada giusta per le nostre previsioni”
  • “Alcuni membri si sono sentiti sufficientemente fiduciosi da tagliare i tassi”
  • “Una stragrande maggioranza dei membri del Consiglio voleva più dati”
  • “Dipendiamo dai dati, non dalla Fed”
  • “La dimensione del nostro bilancio si è già ridotta parecchio”

La dichiarazione cruciale di Lagarde

Lagarde parla forte e chiaro, sottolineando più volte il seguente passaggio:
Se le prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria accresceranno ulteriormente la certezza della BCE che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria”.

Lagarde: crescita scarsa nel 1° trimestre

L’economia è rimasta debole nel primo trimestre, sottolinea Lagarde:

  • la produzione rimane contenuta, soprattutto nelle industrie ad alta intensità energetica
  • si prevede una ripresa nei prossimi trimestri
  • i governi dovrebbero continuare a ridurre il sostegno alle relative economie
  • la rigidità del mercato del lavoro sta gradualmente diminuendo
  • l’inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari ed energetici, insieme a quelli dei beni, continua a scendere
  • a marzo l’inflazione dei prezzi dei servizi è rimasta elevata al 4%
  • gli indicatori più recenti segnalano un’ulteriore moderazione nella crescita salariale

Inoltre,

  • la BCE prevede che l’inflazione scenderà fino al target nel 2025
  • i rischi per la crescita economica restano orientati al ribasso
  • la crescita potrebbe essere più elevata se l’inflazione scendesse più del previsto
  • l’inflazione potrebbe aumentare se i salari aumentano o i margini di profitto rimangono elevati

Le cose da sapere (fino ad ora)

  • Tasso d’interesse di riferimento: 4,50%
  • Tasso sui depositi: 4%
  • Operazioni di rifinanziamento marginale della BCE: 4,75%
  • La maggior parte deli indicatori sull’inflazione di fondo si stanno attenuando, la crescita salariale si sta gradualmente moderando
  • La BCE non è “pre-impegnato” su una particolare strategia sui tasso
  • La BCE continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati, da definire riunione dopo riunione
  • L’inflazione ha continuato a scendere, trainata dal calo dei prezzi dei prodotti alimentari e dei beni
  • La pressione interna sui prezzi è forte e mantiene elevata l’inflazione dei prezzi dei servizi
  • La BCE intende interrompere il reinvestimento del PEPP alla fine del 2024

Lagarde conferma: tagliare i tassi è “opportuno”

Lagarde conferma: sarebbe “opportuno” invertire l’orientamento di politica monetaria qualora le condizioni macroeconomiche dovessero puntare verso un miglioramento delle condizioni monitorare.

Ha inizio la conferenza stampa

Il focus ora è tutto sul riferimento all’opportunità di tagliare i tassi di interesse se l’inflazione dovesse continuare a scendere.

Dove guardare la conferenza in diretta

La conferenza stampa di Christine Lagarde inizierà alle ore 14:45 e sarà disponibile a questo link.
Su questa pagina, invece, provvederemo a inserire gli aggiornamenti tradotti in italiano dell’intervento della presidente.

Aggiornamenti su PEPP e PPA

Il portafoglio dell’asset purchase programme (APP) si sta riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP (pandemic emergency purchase programme) nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell’anno intende ridurre il portafoglio del PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell’ambito di tale programma alla fine del 2024.

Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del PEPP, per contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria riconducibili alla pandemia”.

A quando il taglio dei tassi?

Stando alle dichiarazioni della BCE, “la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria”.

Per comprendere quando procedere, “il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione, senza vincolarsi a un particolare percorso di riduzione”.

Le dichiarazioni della BCE

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della BCE.
Le nuove informazioni hanno sostanzialmente confermato la sua precedente valutazione circa le prospettive di inflazione a medio termine.

L’inflazione ha continuato a ridursi, soprattutto per effetto dell’andamento più contenuto degli alimentari e dei beni. Le misure dell’inflazione di fondo stanno perlopiù diminuendo, la crescita dei salari registra una graduale moderazione e le imprese stanno assorbendo parte dell’incremento del costo del lavoro con i loro profitti. Le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e i precedenti rialzi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell’inflazione. Tuttavia le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l’inflazione dei servizi.

BCE lascia i tassi di interesse invariati

In seguito alla riunione dell’11 aprile, come da attese, la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati:

  • Tasso d’interesse di riferimento: 4,50%
  • Tasso sui depositi: 4%
  • Operazioni di rifinanziamento marginale della BCE: 4,75%

Cresce l’attesa per i tassi

Alle 14:15 sarà pubblicata la decisione sui tassi di interesse e il comunicato BCE circa i contenuti della riunione dell’11 aprile

Borse caute

Borse europee caute. Il Ftse Mib apre con un +0,06%, il Ftse100 avanza dello 0,09%, +0,17% per il Cac 40. In rosso il Dax, con un -0,07%.

Occhio alle parole di Lagarde

Secondo gli analisti di ING, “anche senza un effettivo intervento sui tassi, l’incontro potrebbe fornire alcuni spunti interessanti su quello che sarà il futuro della Bce. Cercheremo principalmente due cose: modifiche alla comunicazione e qualche accenno all’entità del primo e dei successivi tagli dei tassi”.

Riunione BCE, cosa monitorare

L’unico ostacolo all’inizio di un percorso di ribasso dei tassi di interesse potrebbe essere la Federal Reserve, qualora decidesse per prima di ritardare il taglio dei tassi, anche se questo potrebbe rallentare ma non fermare la BCE, dato un divario sempre più crescente tra l’andamento dell’economia più grande al mondo e i 20 Paesi dell’Eurozona.

Nella zona euro sono sei i trimestri consecutivi in cui si registra stagnazione economica, il mercato del lavoro inizia a indebolirsi.

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