La riunione Fed ha deciso di non muovere i tassi, come da previsioni. Nella conferenza stampa, Powell si è detto più fiducioso sul percorso dell’inflazione. E su tagli tassi più vicini.
La riunione Fed di luglio ha deciso di tenere ancora fermi i tassi, come da attese.
Nel comunicato si legge che l’economia Usa resta solida e il tasso di disoccupazione è in aumento, ma rimane ancora su un livello piuttosto basso. Per quanto riguarda i prezzi, “l’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno, ma rimane in qualche modo elevata. Negli ultimi mesi, si è registrato un ulteriore progresso verso l’obiettivo di inflazione del 2 percento del Comitato”, hanno scritto i membri del board.
I rischi nel raggiungere l’obiettivo della Fed sono comunque in un migliore equilibrio. L’incertezza sulle prospettive economiche c’è ancora e “il Comitato non si aspetta che sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 percento”, si legge.
L’ultima volta che la banca Usa ha modificato i tassi è stato nel luglio 2023, aumentandoli di 25 punti base per portare il tasso di interesse sui fondi federali tra il 5,25% e il 5,5%, il massimo degli ultimi 23 anni. La data di settembre sarà quella giusta per una diminuzione del costo del denaro?
Powell non ha risposto direttamente a questo interrogativo, ma ha lasciato intendere che i progressi sul raffreddamento dei prezzi sono stati fatti e che cambiamenti in politica monetaria potrebbero arrivare.
Nella sua conferenza stampa, il presidente ha detto che un taglio dei tassi a settembre è “sul tavolo”, a condizione che i dati sull’inflazione continuino a essere incoraggianti. I commenti hanno fatto salire bruscamente le azioni. Tuttavia, nessuna indicazione precisa futura è stata anticipata.
I punti cruciali della riuione Fed e delle parole di Powell sui tassi
In una riunione senza sorprese, alcuni temi sono emersi come interessanti soprattutto nella conferenza stampa di Powell. Volendo riassumere in pochi punti chiave il meeting, ecco cosa evienziato:
- ci sono stati ulteriori progressi verso l’obiettivo del 2%;
- l’inflazione è leggermente elevata;
- non sono state prese decisioni sulle riunioni future sul taglio dei tassi e tutte le decisioni politiche saranno prese riunione per riunione;
- l’economia Usa ha basi solide ma non è surriscaldata;
- la bassa disoccupazione e un basso livello di licenziamenti suggeriscono un “mercato del lavoro in via di normalizzazione”;
- il mercato del lavoro si è raffreddato e l’inflazione è diminuita e i rischi per il raggiungimento dei nostri obiettivi di occupazione e inflazione continuano a muoversi verso un migliore equilibrio
Riunione Fed oggi: tassi fermi. Cosa ha detto Powell?
La banca centrale Usa ha soddisfatto le attese con tassi ancora fermi. I punti salienti della decisione e della conferenza stampa di Powell.
Fine conferenza
La conferenza stampa di Powell è terminata.
Tassi e politica
A Powell è stato chiesto del commento di Donald Trump (in un’intervista con Bloomberg Businessweek ) secondo cui la Fed non dovrebbe tagliare i tassi prima delle elezioni, e se un taglio dei tassi a settembre potrebbe essere visto come apolitico: “Assolutamente sì”. La Fed sta esaminando i dati economici, non cose come il “calendario politico”, afferma.
Nessuna anticipazione dettagliata
Il ritmo e la tempistica dei tagli dei tassi dipenderanno dall’economia, specifica Powell. Dice che può immaginare di tutto, da 0 a diversi tagli quest’anno. “Non voglio provare a dare indicazioni specifiche future”, ribadisce.
Dilemma di Powell
“Se si va troppo presto si compromette il progresso sull’inflazione, se si aspetta troppo si mette a rischio la ripresa”, nota Powell.
Situazione lavoro come nel 2019
Powell osserva che nel 2019 gli Stati Uniti non erano un’economia inflazionistica. Quindi, con il mercato del lavoro tornato a condizioni simili a quelle di allora, “è improbabile che le dinamiche del lavoro rappresentino un impulso inflazionistico”, afferma Powell.
Mercato del lavorp
Il mercato del lavoro è “forte ma non surriscaldato” e più o meno allo stesso livello pre-pandemia.
Il punto sull’inflazione
Powell sottolinea che le letture dell’inflazione del secondo trimestre hanno aumentato la fiducia sui prezzi in raffreddamento. “Serve maggiore fiducia sull’inflazione e valuteremo attentamente i dati in arrivo per le decisioni future. La politica è ben posizionata per affrontare rischi e incertezze”
Prospettive per settembre
Powell ribadisce che per un taglio a settembre serve l’inflazione più bassa quindi si osserveranno attentamente i dati. “Abbiamo acquisito fiducia e serve qualcosa in più”
Powell in conferenza
La conferenza stampa di Powell è iniziata.
Euro dollaro
La coppia EUR/USD riprende il suo trend giornaliero al ribasso dopo che la Federal Reserve ha seguito il consenso generale e ha mantenuto invariati i tassi di interesse al termine della riunione di due giorni di mercoledì.
Dichiarazione di politica monetaria
Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo solido. L’aumento dei posti di lavoro si è moderato e il tasso di disoccupazione è aumentato, ma rimane basso. L’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno, ma rimane in qualche modo elevata. Negli ultimi mesi, si è registrato un ulteriore progresso verso l’obiettivo di inflazione del 2 percento del Comitato.
Il Comitato cerca di raggiungere il massimo tasso di occupazione e inflazione al 2 percento nel lungo periodo. Il Comitato ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione continuino a muoversi verso un migliore equilibrio. Le prospettive economiche sono incerte e il Comitato è attento ai rischi per entrambe le parti del suo duplice mandato.
A sostegno dei suoi obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali al 5-1/4-5-1/2 percento. Nel considerare eventuali aggiustamenti all’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, le prospettive in evoluzione e l’equilibrio dei rischi. Il Comitato non si aspetta che sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 percento. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e titoli di debito e titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. Il Comitato è fortemente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2 percento.
Nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, il Comitato continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche. Il Comitato sarebbe pronto ad adeguare l’orientamento della politica monetaria come appropriato se emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato. Le valutazioni del Comitato terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, tra cui letture sulle condizioni del mercato del lavoro, pressioni inflazionistiche e aspettative di inflazione, e sviluppi finanziari e internazionali.
Hanno votato per l’azione di politica monetaria Jerome H. Powell, Presidente; John C. Williams, Vice Presidente; Thomas I. Barkin; Michael S. Barr; Raphael W. Bostic; Michelle W. Bowman; Lisa D. Cook; Mary C. Daly; Austan D. Goolsbee; Philip N. Jefferson; Adriana D. Kugler; e Christopher J. Waller. Austan D. Goolsbee ha votato come membro supplente in questa riunione.
Tassi fermi
La Fed ha lasciato invariato il tasso di interesse dei fondi Fed al 5,50%.
Decisione tassi in arrivo
Tra circa 5 minuti sarà pubblicata la decisione sui tassi di interesse Fed.
Rendimenti Treasury in calo
Il rendimento delle obbligazioni Usa a 10 anni è in calo a 4,10% in una prospettiva di inizio dei tagli ai tassi a settembre.
Azioni Usa in rialzo
Wall Street ha aperto la seduta in tono positivo. Mentre si scrive, l’S&P 500 balza di oltre l’1% e il Nasdaq avanza più del 2%. Anche il Dow Jones sale. Le azioni di Nvidia hanno guadagnato l′11,7%, recuperando parte delle perdite di questo mese, poiché i risultati migliori del previsto da parte della concorrente Advanced Micro Devices ha alimentato l’ottimismo nel settore dei semiconduttori.
Dollaro
La coppia EUR/USD ha iniziato la giornata con un tono positivo, anche se il dollaro Usa ha recuperato forza prima dell’annuncio sui tassi. Mentre si scrive infatti la coppia è in lieve calo a 1,0808.
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