Il prossimo ministro per gli Affari regionali e le Autonomie è il leghista Roberto Calderoli, vediamo quanto guadagna e quale ruoli ha assunto negli ultimi anni.
Nel nuovo governo Meloni il ministro degli Affari regionali e le Autonomie sarà Roberto Calderoli, già più volte ministro ed ex vicepresidente del Senato, nonché storico esponente della Lega. In questo modo il Carroccio è riuscito a “piazzare” uno degli uomini più rappresentativi della vecchia identità del partito (nordista e legata alla figura carismatica di Umberto Bossi) in un ministero che è sì senza portafoglio, ma è anche particolarmente strategico.
Calderoli al ministero degli Affari regionali rappresenta infatti per la Lega il presidio del tema tanto caro al Carroccio dell’autonomia dei territori, nel tentativo di ricucire i rapporti tra il segretario Matteo Salvini e il fronte dei governatori del nord (in primis Luca Zaia e Massimiliano Fedriga). Vediamo quali ruoli ha ricoperto Calderoli negli ultimi anni e quanto guadagna attualmente.
Chi è Roberto Calderoli: la sua biografia
Calderoli, classe 1956, è nato a Bergamo e oggi ha 66 anni. Diplomato al liceo classico Sarpi della sua città, si è poi laureato in medicina e chirurgia a Milano nel 1982. Risulta quindi iscritto all’albo degli odontoiatri e anche in quello dei medici-chirurghi. Nel 1998 ha sposato la sceneggiatrice Sabina Negri con un rito celtico. Dopo la fine di quella relazione, nel 2015, si è sposato con Gianna Gancia, militante della Lega e presidente della provincia di Cuneo dal 2009 al 2014.
Chi è Roberto Calderoli: la sua carriera politica
Calderoli inizia a fare politica nella Lega Lombarda di Umberto Bossi a fine anni ’80, poi diventa segretario nazionale nel 1995. In quello stesso anno viene eletto coordinatore delle Segreterie nazionali. Sono gli anni della prima ascesa del partito nordista, durante i quali Calderoli è anche consigliere comunale a Bergamo.
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Dal 1992 entra anche in Parlamento, prima come deputato e poi come senatore. Da allora non ha più lasciato il ruolo da parlamentare. Sono quindi 30 anni che si muove tra Palazzo Madama e Montecitorio. Dal 1992 al 1994 è presidente della Commissione Affari sociali della Camera, poi dal 2004 al 2006 ricopre il ruolo di ministro per le Riforme istituzionali e la devoluzione.
In questi anni il suo nome diventa noto per la legge elettorale da lui stesso definita una “porcata”, da cui “Porcellum”. La legge viene dichiarata in parte incostituzionale dalla Consulta nel 2013 e poi sostituita dal cosiddetto “Italicum”. Inoltre si rende protagonista di un caso diplomatico internazionale per aver indossato una maglietta con raffigurato Maometto. Calderoli torna poi a essere ministro nel 2008, precisamente per la Semplificazione normativa e rimane in carica fino al 2011. Infine è stato vicepresidente del Senato dal marzo 2013 allo scorso 12 ottobre 2022.
Quanto guadagna Roberto Calderoli, ministro degli Affari regionali
Secondo l’ultima dichiarazione d’imposta disponibile, cioè quella relativa ai redditi 2020, Calderoli guadagna 143.935 euro lordi all’anno. Negli anni, oltre ai ruoli politici, è stato amministratore di diverse società, in alcune ha avuto anche rilevanti azioni o quote finanziarie. Possiede inoltre più di una abitazione. Da ministro continuerà a percepire lo stipendio previsto per il ruolo di senatore: le due indennità, infatti, non si sommano.
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