Non sempre richiedere il prospetto informativo restituisce la reale situazione debitoria del contribuente. A volte serve richiederlo una seconda volta.
L’Agenzia delle Entrata, per facilitare il contribuente nella decisione della convenienza o meno della definizione agevolata e per comprendere quali debiti sono rottamabili ha messo a disposizione un servizio molto pratico, quello del prospetto informativo.
Richiedendolo il contribuente riceve una lista delle cartelle esattoriali pendenti che possono essere definite con la rottamazione quater e il costo che queste avrebbero con la sanatoria. Il problema principale, però, è che non sempre il prospetto informativo, alla prima richiesta restituisce una situazione reale.
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Prospetto informativo sbagliato
L’anomalia è stata evidenziata dall’Associazione Nazionale Commercialisti in un Comunicato stampa del 23 marzo 2023 nel quale afferma che i prospetti informativi non informano.
Nel comunicato stampa l’associazione denuncia il fatto che due prospetti informativi, richiesti dal medesimo contribuente a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, restituissero dati differenti.
Nel primo prospetto informativo compariva la dicitura "non ci sono carichi affidati all’agente della riscossione a lei intestati rientranti nell’ambito applicativo della definizione agevolata di cui all’art. 1 commi da 231 a 252 della legge n. 197/2022”.
Questo malgrado la situazione debitoria del contribuente presentasse, nell’area dedicata dell’Agenzia delle Entrate, ruoli che rientravano nella rottamazione.
Richiedendo, poi, un secondo prospetto a distanza di qualche giorno in quest’ultimo appariva l’elenco delle cartelle per le quali era possibile richiedere la rottamazione.
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Le segnalazioni sono molteplici
L’associazione sottolinea in tal senso che le segnalazione che ha ricevuto sui prospetti informativi errati in prima battuta sono molte con conseguenze che, in alcuni casi, potrebbero riversarsi anche sul contribuente stesso. Se, infatti, il contribuente non richiedesse un secondo prospetto informativo o non si rivolgesse ad un commercialista si troverebbe nella condizione di credere di non avere ruoli rottamabili.
E questo lo porterebbe, di fatto, a non procedere alla richiesta di adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.
Richiedere un secondo prospetto informativo
Il consiglio per tutti, quindi, è quello di richiedere un secondo prospetto informativo qualora dal primo risultasse che non ci sono debiti rottamabili. Soprattutto se consultando la propria situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate ci si rende conto, invece, che cartelle esattoriali che rientrano nella definizione agevolata ce ne sono.
In questo modo, infatti, si riesce a ottenere quasi sicuramente, con il secondo prospetto informativo, l’elenco dei debiti rottamabili e il costo della rottamazione per ogni singola cartella.
Rinnoviamo, poi, il nostro consiglio, per ridurre il rischio di decadenza della rottamazione, di presentare più di una istanza di rottamazione in presenza di diverse cartelle esattoriali, per fare in modo che in caso di crisi di liquidità non si perda l’agevolazione su tutte le cartelle rottamate.
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