In arrivo la probabile proroga per la rottamazione che dovrebbe coinvolgere chi non ha pagato prima e seconda rata. La nuova data entro cui versare gli importi.
Un emendamento al decreto Anticipi, presentato in aula al Senato, chiede la proroga dei termini della rottamazione già scaduti. Chi ha aderito alla rottamazione avrebbe più tempo per provvedere agli adempimenti di prima e seconda rata già scadute.
La proroga si rende necessaria soprattutto dopo le difficoltà riscontrate dai contribuenti nel pagamento della prima e della seconda rata, visto che il sistema di pagamento digitale della pubblica amministrazione non ha funzionato bene proprio nei giorni di scadenza dei due pagamenti.
La proroga dei termini è benvista soprattutto per i risultati ottenuti dall’esecutivo con la sanatoria stessa che ha portato entrate superiori a quelle sperate. Prorogare i termini, quindi, significa riuscire ad avere un gettito maggiore rispetto a quello già incassato con le scadenze. Vediamo i dettagli.
Scadenza seconda rata rottamazione: PagoPA in tilt
Era già successo con la scadenza della prima rata della rottamazione che il sistema di PagoPA, messo sotto stress dai troppi accessi, era andato in tilt. La storia si ripete il 5 dicembre, a ridosso della scadenza per il pagamento tempestivo della seconda rata della definizione agevolata entro i 5 giorni di tolleranza.
Nella giornata conclusiva per i versamenti della seconda rata, molti sono stati i contribuenti e gli intermediari che hanno riscontrato l’impossibilità di utilizzare PagoPA per il versamento delle somme dovute. Si ricorda che questa era proprio la giornata clou per effettuare i versamenti per non decadere dalla sanatoria.
Anche se la seconda rata della rottamazione scadeva il 30 novembre, infatti, grazie ai pagamenti tempestivi entro i 5 giorni di tolleranza, la scadenza ultima è slittata a questa settimana. Se il sistema PagoPA va in tilt per i troppi accessi, sono molti i contribuenti che all’ultimo minuto si trovano nell’impossibilità di effettuare il pagamento. Solo nel tardo pomeriggio del 5 dicembre il sistema di pagamento digitale della Pubblica Amministrazione è tornato operativo consentendo il versamento delle somme dovute.
Se prima di questa scadenza, quindi, le richieste di una proroga ai termini di versamento delle prime due rate erano legate a difficoltà economiche dei contribuenti di onorare i due pagamenti in 30 giorni, ora a queste si affiancano anche le richieste di un rinvio dei termini a causa dei problemi tecnici riscontrati nei giorni di scadenza.
Si tratta di una rimessione in termini che permette di versare il pagamento tempestivo entro scadenze più “larghe”.
Nuovi termini di pagamento delle prime due rate della rottamazione?
L’emendamento al decreto Anticipi presentato al Senato prevede, quindi, una proroga dei termini delle prime due rata già scadute il:
- 31 ottobre (la prima);
- 30 novembre (la seconda).
Il pagamento effettuato entro il 18 dicembre 2023 permette a chi, a oggi, risulta decaduto dalla rottamazione, di effettuare un versamento tempestivo che gli permetterebbe di rientrare nei termini della sanatoria e continuare, di fatto, a pagare la rateizzazione secondo il piano inizialmente previsto dalla definizione agevolata (con scadenza della terza rata fissata al 28 febbraio 2024).
Fumata bianca per la proroga che risulta approvata dal Senato (per quello finale è necessario attendere il 14 dicembre), ma bisogna considerare che chi non ha pagato prima e seconda rata entro i termini originariamente previsti, si troverebbe a dover affrontare entro il 18 dicembre un pagamento abbastanza corposo di due rate insieme. Questo significa che non tutti i contribuenti decaduti potranno approfittare della seconda chance offerta, visto che in alcuni casi le somme dovute potrebbero essere davvero troppo alte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA