Rottamazione cartelle 2020, scadenza in arrivo per il pagamento della seconda e terza rata della pace fiscale: sono chiamati alla cassa entro il 28 febbraio oltre 1 milione di contribuenti che hanno presentato domanda.
Rottamazione cartelle 2020, prima scadenza dell’anno in arrivo per oltre 1 milione di contribuenti che hanno fatto domanda di pace fiscale.
Entro il 28 febbraio 2020 bisognerà pagare la seconda o terza rata della rottamazione ter, pena la revoca dei benefici previsti e l’obbligo di pagamento del debito maturato senza ulteriori possibilità di rateazione.
La scadenza del 28 febbraio 2020 chiama alla cassa chi ha fatto domanda di rottamazione ter delle cartelle entro il 30 aprile ed entro il 31 luglio. Stessa scadenza anche per i “ripescati” della rottamazione bis, riammessi nella definizione agevolata con l’apertura della pace fiscale.
Rottamazione cartelle 2020, scadenza rata in arrivo: seconda e terza rata entro il 28 febbraio
Il mese di febbraio si chiude con un appuntamento importante per chi ha aderito alla pace fiscale.
Dall’Agenzia delle Entrate Riscossione arriva il consueto alert sulla scadenza per il pagamento delle rate. Chi ha fatto domanda per la rottamazione delle cartelle dovrà versare l’importo dovuto entro il 28 febbraio 2020.
Come sopra anticipato, la scadenza riguarderà circa 1 milione di contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter per le cartelle relative a debiti iscritti a ruolo tra il 2000 ed il 2017.
La rottamazione consente di pagare il debito maturato al netto di sanzioni ed interessi di mora, con uno sconto considerevole soprattutto per le cartelle più vecchie.
La scadenza del 28 febbraio 2020 riguarda:
- chi ha presentato domanda di pace fiscale entro il 30 aprile scorso: dopo la prima e la seconda rata (scadute il 2 dicembre), entro il 28 febbraio toccherà versare la terza rata;
- chi ha presentato domanda entro il 31 luglio: dopo la prima rata scaduta del 2 dicembre, il 28 febbraio bisognerà versare la seconda rata.
Le rate successive dovranno essere pagate entro il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno, fino al completamento del proprio piano di dilazione.
La scadenza del 28 febbraio 2020 riguarderà anche coloro che avevano già aderito alla rottamazione bis ma non avevano pagato in tempo. In tal caso il debito può essere estinto pagando in un massimo di nove rate ed entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre dal 2020 al 2021.
Scadenza rottamazione ter 2020, come pagare la rata del 28 febbraio
Oltre a ricordare il calendario delle scadenze, dall’Agenzia delle Entrate Riscossione arriva un utile riepilogo delle modalità di pagamento.
Si potrà pagare la rata della rottamazione ter 2020 in banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la
piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli.
Le rate della rottamazione delle cartelle possono essere versate anche mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Rottamazione ter 2020, revoca dei benefici per chi paga in ritardo. 5 giorni di tolleranza dalla scadenza
È bene ricordare che chi non paga entro il termine di scadenza decade dai benefici della rottamazione ter delle cartelle. Nel caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola delle rate dovute la definizione agevolata diventa inefficace, ed il debito maturato non potrà più essere rateizzato.
Resta tuttavia il termine di tolleranza di 5 giorni, che consente in sostanza di non decadere dalla rottamazione ter nel caso di pagamento della rata con qualche giorno di ritardo.
Oltre i 5 giorni dalla scadenza è invece prevista la decadenza dai benefici della pace fiscale. È un monito chiaro quello che l’AdER rivolge ai contribuenti che hanno fatto domanda di rottamazione delle cartelle.
Sono oltre 1 milione coloro che dovranno pagare la seconda o terza rata della definizione agevolata entro il 28 febbraio.
In testa c’è il Lazio, con 181.334 contribuenti chiamati alla cassa, seguito dalla Campania (144.039) e dalla Lombardia (137.555).
Dopo le prime tre regioni si posizionano Puglia (83.820), Toscana (81.203), Emilia Romagna (64.479), Calabria (61.782), Veneto (60.246), Piemonte (60.014), Sardegna (46.081), Liguria (30.111), Abruzzo (27.525), Marche (25.712), Umbria (22.516), Friuli Venezia Giulia (14.815), Basilicata (12.985), Trentino Alto Adige (6.720), Molise (6.339) e infine la Valle d’Aosta con 2.118 contribuenti.
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