Rumori dal vicino, posso chiedere l’insonorizzazione?

Ilena D’Errico

5 Agosto 2024 - 00:34

In caso di eccessivi rumori provenienti dal vicino di casa è possibile chiedere l’insonorizzazione del proprio appartamento o di quello altrui? Ecco cosa prevede la legge.

Rumori dal vicino, posso chiedere l’insonorizzazione?

A tanti è capitato di avere un vicino di casa rumoroso, ma in alcune situazioni vengono davvero superati i limiti della tolleranza, educazione e buonsenso. Non a caso, la legge parla di normale tollerabilità, riferendosi a quella soglia che per consuetudine e ambiente non deve essere oltrepassata. Non è raro che i vicini di casa arrivino in tribunale proprio a causa dei rumori e dei relativi disagi, dove è possibile avanzare la richiesta di un risarcimento per i danni subiti e chiedere la cessazione delle condotte moleste.

Tante persone si chiedono se ci sia però un rimedio più immediato e utile soprattutto a livello preventivo, riferendosi in particolare all’insonorizzazione degli appartamenti. Anche se gli interventi di insonorizzazione possono aiutare notevolmente in situazioni del genere, non possono essere richiesti come rimedio alla condotta rumorosa del vicino di casa, perlomeno non nel modo in cui si intende normalmente. Di fatto, l’insonorizzazione entro certi limiti potrebbe essere imposta dal giudice in alcuni casi, ma non rappresenta comunque la via maestra.

Posso chiedere l’insonorizzazione se il vicino è rumoroso?

Iniziamo chiarendo che non è possibile rivolgersi al tribunale per ottenere un intervento di insonorizzazione del proprio appartamento, nemmeno se volto a difendersi dalle molestie rumorose del vicino. In caso di rumore eccessivo, si deve procedere con una diffida, inviata tramite raccomandata a/r o pec in cui si chiede la cessazione dei comportamenti rumorosi, spiegati nel dettaglio, preannunciando altrimenti l’azione legale.

Poi, in caso di inottemperanza, sarà utile rivolgersi al giudice proponendo un ricorso tramite un avvocato (anche con gratuito patrocinio). In causa civile, bisognerà documentare per quanto possibile i rumori sopportati, con quanti più dettagli possano essere utili a comprovarli. L’azione in tribunale ha innanzitutto la funzione di intimare la cessazione delle condotte moleste entro un certo periodo, pena l’applicazione di una sanzione, ma è utile anche alla richiesta di un risarcimento.

In questa sede, il vicino danneggiato dovrà provare non soltanto le condotte rumorose ma anche i danni patiti, di norma riguardanti soprattutto il diritto alla salute (in termini di riposo notturno e tranquillità nell’abitazione). Ci possono però essere vari tipi di danni morali e anche patrimoniali, per esempio nel caso in cui il rumore abbia avuto pregiudizi sullo smartworking.

In questo caso, è teoricamente possibile avallare la propria richiesta di risarcimento con la spesa sostenuta per l’insonorizzazione del proprio appartamento, anche se è difficile che venga del tutto accolta. Gli interventi per migliorare l’isolamento acustico, infatti, sono drastici e permanenti, difficilmente giustificabili con il disagio patito e comunque di solito evitabili con rimedi più economici (come i classici tappi per le orecchie).

In casi estremi, quando il rumore è tale da disturbare una grande quantità di persone, si può sporgere denuncia per il reato di disturbo della quiete pubblica.

Posso chiedere l’insonorizzazione dell’appartamento del vicino?

Rispetto alla situazione vista precedentemente, con l’isolamento acustico rispetto ai rumori provenienti dall’esterno e a scopo difensivo, l’insonorizzazione dell’appartamento del vicino è tutt’altra cosa. In questo caso, gli interventi sono volti a limitare la fuoriuscita di rumore che disturba il condominio e potrebbero effettivamente essere richiesti dal giudice.

Bisogna infatti considerare che la responsabilità del vicino non si limita soltanto a evitare alcune condotte, tenendo conto dell’orario e dell’intensità del rumore ad esempio, ma anche ad assicurare che azioni di per sé lecite non casino disturbo eccessivo al vicinato. Per esempio, la lavatrice mal posizionata, anche se utilizzata in orari consoni, può provocare un disturbo eccessivo ai vicini di casa. Si dovrà provvedere attutendo il rumore dell’elettrodomestico.

Di pari passo, a seconda delle conseguenze, potrebbe anche essere necessario effettuare dei lavori nell’appartamento per assicurare un idoneo contenimento del rumore. Le vie primarie, tuttavia, rimangono quelle citate, perciò l’eventuale insonorizzazione dipende soprattutto dall’origine del rumore.

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