Salario minimo a 14 euro l’ora: la Germania non segue l’esempio dell’Italia

Luna Luciano

10 Aprile 2023 - 09:00

La Germania sarebbe pronta ad aumentare il salario minimo da 12 fino a 14 euro. Berlino ha quindi deciso di non seguire l’esempio dell’Italia sulla retribuzione minima.

Salario minimo a 14 euro l’ora: la Germania non segue l’esempio dell’Italia

La Germania ha annunciato che entro gennaio dell’anno prossimo aumenterà il salario minimo. Salario minimo che potrebbe raggiungere i 14 euro all’ora. Un traguardo molto importante per lavoratori e sindacati tedeschi schiacciati dalla crisi economica ed energetica, mentre il salario minimo continua a rimanere una chimera per l’Italia - almeno guardando la situazione attuale.

Il salario minimo, a oggi, rimane infatti uno degli argomenti più divisivi in Italia. Così non sembrerebbe essere per la Germania: l’aumento del salario minimo è stato stabilito alla luce dell’attuale inflazione e dell’aumento dei prezzi. Aumento dei prezzi che di conseguenza comporterebbe un aumento dei contratti collettivi di lavoro.

Come ha spiegato il ministro del Lavoro Hubertus Heil in un’intervista al quotidiano Bild: “Non solo continueremo ad avere un alto livello di inflazione, ma anche gli aumenti previsti dai contratti collettivi si rifletteranno sul salario minimo”. Il confronto tra la posizione della Germania e l’Italia potrebbe essere proficuo per comprendere fino in fondo i benefici (o eventuali svantaggi) dell’imposizione di un salario minimo.

Salario minimo a 14 euro l’ora: la Germania non segue l’esempio dell’Italia

Guardando al quadro economico attuale è stato naturale per la Germania aumentare il salario minimo. Oggi l’indice dei prezzi al consumo (Cpi) avrebbe raggiunto un picco del 10,4% su base annua lo scorso ottobre, mentre si è attestato al 7,4% a marzo. Secondo le stime dei principali istituti economici del Paese, l’inflazione su base annua per l’intero anno scenderà al 6%, un livello purtroppo ancora troppo elevato.

Ecco, quindi, l’esigenza del Governo di aumentare la retribuzione mensile, ormai parte integrante del sistema lavorativo-economico tedesco. Il salario minimo è stato infatti introdotto in Germania nel 2015, su spinta del Partito socialdemocratico (Spd), allora partner di governo della grande coalizione guidata dalla cancelliera Angela Merkel. Fissato inizialmente a 8,50 euro per ora lavorata, il salario minimo è andato incontro a continui rimaneggiamenti subendo aumenti successivi; l’ultimo risale all’ottobre 2022, quando per decisione dell’attuale governo composto da socialdemocratici, verdi e liberali,si decise di aumentare ulteriormente il salario minimo a 12 euro all’ora.

Ora il prossimo aumento, definito da una commissione appositamente creata, sarà determinato e fissato a giugno, anche se entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2024. E se i sindacati hanno chiesto un aumento a 14 euro, purtroppo ancora numerosi datori di lavoro considerano questa richiesta “irrealistica”. Se da un lato è innegabile che un aumento del salario minimo vada a influire sulle aziende tedesche, il Governo è comunque orientato verso l’aumento del salario minimo, non seguendo invece l’esempio dell’Italia.

Salario minimo: la posizione del Governo Meloni

E se il Governo tedesco sembra disposto ad aumentare il salario minimo, così non è il Governo Meloni. Più volte la premier, adoperando la tipica retorica di destra, ha parlato del salario minimo definendolo uno “ specchietto per le allodole”.

Secondo la premier questo discorso allontanerebbe i cittadini dalle vere problematiche del mondo del lavoro italiano, ossia la tassazione sul lavoro. Il cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia durante la campagna elettorale è stato appunto il taglio del cuneo fiscale lato lavoratore. Non solo. La premier avrebbe anche spiegato le ragioni per le quali il salario minimo sarebbe inutile in Italia:

Penso che non si possa fingere di non sapere che la stragrande maggioranza di chi oggi è lavoratore dipendente nel privato è coperto da contratti collettivi nazionali che già di fatto prevedono un minimo salariale.

Per Meloni, quello del salario minimo è "un modo per far finta di occuparsi dei temi sociali quando invece il modo per farlo sarebbe abbassare le tasse sul lavoro” e di conseguenza alzare gli stipendi per i lavoratori. Eppure, non bisogna ignorare il fatto che se da un lato è vero che i Ccnl prevedono le stesse tutele e in molti casi - ma non in tutti - stabiliscono cifre persino superiori al salario minimo, dall’altro non si possono dimenticare gli altri accordi collettivi, alcune volte sottoscritti da sigle sindacali minori. Senza contare che lo stabilire un salario minimo sarebbe l’unico vero modo per garantire che tutti i lavoratori dello stesso settore siano tutelati nel medesimo modo. La speranza in questi casi è che l’Italia si prepari a seguire l’esempio della Germania.

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