Per Salvini coronavirus e migranti sono legati: è polemica

Violetta Silvestri

31/01/2020

Salvini lancia l’ennesima provocazione. Questa volta nel mirino del leader della Lega c’è un ipotetico legame tra coronavirus e migranti. Ecco l’ultima polemica lanciata via social

Per Salvini coronavirus e migranti sono legati: è polemica

Matteo Salvini torna polemico e provocatorio. Non appena sono stati accertati i primi due casi di coronavirus in Italia, il leader della Lega non ha resistito ad alzare la voce contro il Governo.

In un momento piuttosto delicato per il nostro Paese, che adesso deve mettere in campo tutte le misure necessarie, come lo stato di emergenza, per evitare la diffusione del contagio, il senatore leghista sfodera tutta la sua verve polemica. E, soprattutto, torna sul suo tema preferito: gli sbarchi dei migranti.

Le sue allusioni al pericolo delle frontiere aperte - anche via mare - per la sicurezza sanitaria in Italia sta scatenando reazioni polemiche. Cosa c’entra, per Salvini, il coronavirus con l’arrivo di migranti sulle coste italiane?

Salvini e la sua (strana) idea su coronavirus e migranti

Ha un’idea tutta sua Matteo Salvini sulla situazione delicata dell’Italia, dopo la conferma di due casi di coronavirus a Roma. Oltre ad accusare il Governo di incapacità per non aver vigilato sull’arrivo dei turisti cinesi, insiste su temi a lui molto cari: frontiere aperte, sbarchi e migranti.

Questo il suo messaggio via twitter: “Altro che frontiere aperte: l’Italia ha bisogno di controlli!” Un ennesimo slogan al quale ha accompagnato il video dell’approdo a Taranto di 400 migranti salvati dalla nave Ocean Vikings.

Salvini non usa mezzi termini per collegare l’emergenza coronavirus e le misure per il suo controllo con le frontiere aperte in mare, pericolose perché consentirebbero a migranti (a suo avviso potenziali infetti) di arrivare sul territorio italiano. Per giunta, senza alcun monitoraggio sanitario.

“Nel mondo sigillano i confini per emergenza sanitaria, in Italia record di sbarchi”.

Così il leader leghista lancia un allarme infondato. I migranti, infatti, arrivano dall’Africa, che non è certo il luogo di origine del coronavirus. Difficilmente, inoltre, sono stati in contatto con cittadini cinesi considerando le rotte provenienti da tutt’altre coordinate geografiche.

In più, come avviene di prassi, i migranti che approdano in Italia sono sottoposti quasi immediatamente a controlli medici e sanitari. Solitamente, riscontrano ustioni causate dal carburante, grave indebolimento fisico per le condizioni estreme del viaggio e malattie infettive curabili. Anche a Taranto questa pratica è stata eseguita, con tempestivi interventi negli ospedali limitrofi.

È banale sottolineare che di coronavirus non c’è traccia in Puglia a seguito dello sbarco.

Le reazioni alla polemica di Salvini

Il tono polemico di Salvini su un tema così importante ha già scatenato reazioni indignate. Andrea Orlando (PD) ha accusato il leader della Lega di essere un “poveraccio”, mentre Davide Faraone (IV) lo ha qualificato come “uno sciacallo”. Fabio Massimo Castaldo (M5S) ha affermato che il paragone di Salvini è una scemenza.

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