Matteo Salvini lancia una sorta di ultimatum a Draghi e chiede al governo tre mesi per dare risposte. A Pontida, a settembre, il segretario della Lega potrebbe anche annunciare l’uscita dal governo.
Non è un ultimatum, assicura lui. Ma ha tutta l’aria di esserlo. Matteo Salvini dà altri tre mesi di tempo al governo e al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Poi si dice pronto anche a far uscire la Lega dalla maggioranza. Il segretario del Carroccio, dopo i deludenti risultati dei referendum sulla giustizia e delle elezioni comunali, prova a cambiare passo.
Salvini vede che la scelta di Giorgia Meloni di stare all’opposizione viene premiata non solo nei sondaggi, ma anche alle elezioni. E ora prova a capire se uscire dalla maggioranza possa giovare alla Lega in vista delle elezioni politiche del prossimo anno. Una mossa che potrebbe però essere azzardata, considerando che anche nel Movimento 5 Stelle i malumori verso il governo sono lampanti.
Una crisi di governo, comunque, al momento sembra esclusa. Neanche dopo l’estate sembra probabile che si decida di mettere fine all’esperienza Draghi e si torni al voto in anticipo. Però, intanto, Salvini prova a cambiare passo e non esclude che a settembre arrivi una decisione drastica.
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Salvini chiede risposte a Draghi entro l’estate
In un’intervista al Corriere della Sera, Salvini dice di attendersi risposte dal governo entro l’estate, per il timore di un autunno molto difficile. “Ci sono tre mesi per sminare il terreno. Torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte”, è l’ultimatum del leader leghista.
Salvini sostiene che anche gli altri esponenti della Lega adesso hanno dubbi sul governo Draghi: “Ora tutti quei dirigenti e militanti, compresi Zaia e Fedriga, che credevano in Draghi e in questo governo, col perseverare degli errori di Speranza e Lamorgese, di Bianchi e Giovannini, mi chiedono di rifletterci bene. Draghi deve sapere che ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere”.
Secondo il segretario della Lega gli elettori preferiscono stare a casa e non votare, con sindaci e militanti che parlano di insofferenza verso “un governo che appare sbilanciato a sinistra su troppi temi”. Salvini avanza quindi qualche proposta, a partire dalla pace fiscale, dal superamento della legge Fornero in tema di pensioni, dalla conferma del taglio delle accise contro il caro benzina.
Salvini: nessun ultimatum, ma italiani aspettano risposte
Salvini torna a parlare anche a Radio 1, su Radio anch’io, chiarendo che quello lanciato a Draghi “non è un ultimatum”. Ma sottolineando anche che “le risposte non le aspetta Salvini, ci sono milioni di italiani che temono l’arrivo dell’autunno”. Da qui il segretario della Lega rilancia il suo appello all’esecutivo su cosa deve fare in questi tre mesi, tra pensioni, immigrazione, pace fiscale e caro energia.
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