Il fitto calendario del 730/2025, inizia con la messa a disposizione delle bozze del nuovo modello e si conclude con la scadenza di presentazione ultima. Vediamo tutte le date da ricordare.
Inizia la stagione del 730/2025 con la pubblicazione delle bozze del modello da parte dell’Agenzia delle Entrate e proprio per questo è importante iniziare a sondare il calendario del 730 con tutte le date e i termini per quest’anno.
Già è nota anche la data di messa a disposizione della dichiarazione precompilata con il 730 per quest’anno così come l’inizio dell’invio del modello Redditi 2025 e dell’adesione al concordato preventivo biennale. Anche se il focus principale per dipendenti e pensionati è rappresentato dal modello 730, va sempre ricordato che il modello Redditi, con la sua scadenza più lunga, permette di rimediare a dimenticanze o errori e proprio per questo anche le scadenze che lo riguardano sono importanti per chi presenta il 730/2025.
Le scadenze per il 730 non si esauriscono il 30 settembre, giorno ultimo dell’invio del modello, ma ai contribuenti restano ancora diverse modalità di incorrere nell’omessa dichiarazione. Vediamo, quindi, tutte le date da ricordare per questa stagione reddituale.
Scadenza 730 il 30 settembre
La scadenza ultima per la presentazione del modello 730 è fissata al 30 settembre 2025, mentre per chi presenta il modello Redditi la data ultima per l’invio è fissata al 31 ottobre.
La stagione reddituale, in ogni caso, prende il via con date molto importanti, quelle che riguardano la messa a disposizione delle Cu da parte dei sostituti di imposta e nello specifico:
- 17 marzo 2025: entro questa data i lavoratori dipendenti ricevono attraverso il sostituto d’imposta, la Certificazione Unica dei redditi percepiti e delle ritenute subite;
- 31 marzo 2025: entro questa data i lavoratori autonomi interessati alla precompilata ricevono attraverso il sostituto d’imposta, la Certificazione Unica dei redditi percepiti.
Vediamo tutte le altre date da ricordare.
Le date da ricordare per il modello 730/2025
Ecco le date importanti di cui tenere conto per l’invio del modello 730 2024:
- 17 marzo 2025: entro questa data i lavoratori dipendenti ricevono attraverso il sostituto d’imposta, la Certificazione Unica dei redditi percepiti e delle ritenute subite;
- 31 marzo 2025: entro questa data i lavoratori autonomi interessati alla precompilata ricevono attraverso il sostituto d’imposta, la Certificazione Unica dei redditi percepiti;
- 30 aprile 2025: a partire da questo giorno si può visualizzare, attraverso la propria sezione personale del sito dell’Agenzia delle Entrate, il modello precompilato 730;
- 20 giugno 2025: questa data è l’ultima possibile per annullare l’invio di un modello 730 precedentemente presentato. Si ricorda che l’annullamento dell’invio può essere fatto una sola volta e che dopo sarà necessario mandare un nuovo modello 730;
- 30 giugno 2025: scade il termine di versamento del saldo e del primo acconto per i contribuenti senza sostituto d’imposta con 730 o con modello Redditi;
- 31 luglio 2025: segna il termine di consegna del saldo e del primo acconto, con maggiorazione dello 0,40%, per i contribuenti con 730 senza sostituto d’imposta o con modello Redditi;
- 30 settembre 2025: è la data di scadenza per presentare il 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate direttamente tramite l’applicazione web;
- 25 ottobre 2025: entro questa data si deve presentare al Caf, oppure a un professionista abilitato, il 730 integrativo. La presentazione di questo documento è possibile solo nel caso in cui l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata, utilizzando il codice 3 nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio;
- 31 ottobre 2025: è il termine ultimo per inviare il modello 730 correttivo e per versare il secondo o unico acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d’imposta, o con modello Redditi. Questa data è anche la scadenza per presentare il modello Redditi precompilato e Redditi aggiuntivo del 730 (frontespizio e quadri RM, RS, RT e RW);
- 29 gennaio 2026: è l’ultimo giorno entro cui il Caf o il professionista abilitato può trasmettere in via telematica il modello Redditi tardivo (entro 90 giorni dalla scadenza originaria) all’Agenzia delle Entrate.
Per sapere da quando è possibile la modifica del 730 precompilato e l’invio del 730 bisogna attendere le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
Scadenze 730, dopo il 30 settembre
Dopo il termine ultimo di invio del 730, fissato come abbiamo visto al 30 settembre, l’obbligo di invio può essere adempiuto nei termini ancora per diverso tempo.
Entro il 25 ottobre il contribuente può ancora presentare un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti avvalendosi dell’ausilio di un Caf o di un professionista abilitato. Si tratta del 730 integrativo, che nel frontespizio si indica indicando il codice 1 nella casella “730 integrativo”.
Per poter inviare un 730 integrativo entro il 25 ottobre, in ogni caso, è necessario aver inviato un 730 ordinario, precompilato o semplificato entro il 30 settembre: il nuovo modello integrativo, infatti, serve solo a integrare la dichiarazione già inviata nei casi in cui l’integrazione non comporti una variazione dell’imposta dovuta.
Il contribuente che ha dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi con il 730 o si è accorto di aver commesso qualche errore o di aver dimenticato qualche dato, non vede chiudere la stagione reddituale il 30 settembre, visto che normativa offre ancora diverse possibilità di adempiere al proprio obbligo dichiarativo o di correggere la dichiarazione inviata anche dopo il 25 ottobre.
Scadenza del 31 ottobre
Entro il 31 ottobre si può ancora presentare una dichiarazione dei redditi nei termini, anche se si è saltata la scadenza del 30 settembre per la presentazione del 730. In questo caso per adempiere all’obbligo dichiarativo è possibile presentare il modello Redditi Pf entro il 31 ottobre.
Entro la stessa data, inoltre, è possibile anche correggere errori e omissioni, sempre presentando il modello Redditi Pf (in questo caso si parla di dichiarazione correttiva nei termini).
Scadenza 730 11 novembre 2025
Se il sostituto di imposta presenta un diniego nell’operare il conguaglio fiscale il contribuente riceve un avviso dall’Agenzia delle Entrate. Questo caso si può verificare se il contribuente dopo la presentazione della dichiarazione cambia sostituto di imposta o se ha commesso errori nell’indicazione del sostituto.
In questi casi presentando un 730 integrativo di tipo 2 entro l’11 novembre, è possibile indicare un nuovo sostituto di imposta che effettui il conguaglio o indicare che si vuol procedere alla presentazione senza sostituto di imposta.
Questo tipo di 730 integrativo, però, può essere utilizzato solo per aggiornare i dati del sostituto di imposta.
Scadenza 29 gennaio 2026
La dichiarazione dei redditi è considerata omessa solo dopo che sono trascorsi 90 giorni dal termine ultimo di presentazione (che in questo caso è il 31 ottobre). Fino al 29 gennaio 2026, quindi, non si incorre in una omessa dichiarazione se si invia un modello Redditi tardivo.
Scadenza 31 dicembre 2030
Superata la scadenza del 29 gennaio 2026 la dichiarazione 2025 è considerata omessa, anche se il contribuente può in ogni caso presentarla in ritardo. Cosa si deve fare, però, se ci si rende conto di errori e omissioni dopo il 29 gennaio? È sempre possibile presentare un modello Redditi integrativo entro il 31 dicembre 2030, ovvero entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’originaria scadenza di presentazione.
730/2025, le novità
Le bozze del modello 730 pubblicate dall’Agenzia delle Entrate recepiscono le novità intervenute nell’anno di imposta 2024. Tra le principali ricordiamo:
- il superbonus è passato al 70% per le spese sostenute nel 2024 con detrazione da utilizzare in 10 anni;
- il bonus mobili vede il limite di spesa detraibile al 50% scendere a 5.000 euro;
- sismabonus e bonus barriere architettoniche prevede detrazioni in 10 anni.
Scadenze del modello Redditi 2025
Come abbiamo anticipato, il modello Redditi è strettamente legato al modello 730, soprattutto per la correzione di omissioni o errori dopo la scadenza della possibilità di inviare un 730 integrativo.
Proprio per questo vediamo anche il calendario delle scadenze di questo modello:
entro il 15 marzo l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i nuovi software per gli ISA;
- dal 15 aprile al 30 giugno si potrà inviare il modello Redditi tramite gli uffici postali;
- dal 15 aprile si potrà inviare il modello Redditi in modalità telematica;
- entro il 31 ottobre 2025 è necessario inviare il modello Redditi;
- entro il 29 gennaio 2026 è possibile inviare il modello Redditi tardivo.
Scadenze dichiarazione dei redditi 2025
Riassumiamo il calendario della dichiarazione dei redditi nella tabella di seguito:
data | cosa fare |
---|---|
17 marzo | i sostituti di imposta inviano ai lavoratori dipendenti e pensionati la Certificazione Unica 2025 |
31 marzo | i sostituti di imposta inviano ai lavoratori autonomi la Certificazione Unica 2025 |
15 aprile | parte l’invio del modello Redditi |
30 aprile | messa a disposizione del 730 precompilato (solo visualizzazione) |
entro 20 giugno | annullamento 730 già inviato |
30 giugno | data ultima per il versamento delle tasse relative al saldo Irpef dell’anno precedente e del primo acconto dell’anno in corso |
30 settembre | invio del 730 precompilato oppure ordinario |
25 ottobre | data ultima per l’invio del 730 integrativo |
31 ottobre | data ultima per l’invio del modello Redditi |
30 novembre | versamento secondo acconto anno in corso |
29 gennaio 2026 | ultimo giorno per l’invio della dichiarazione 2025 tardiva |
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Perché si deve fare il 730?
Come accedere al modello 730
Per poter accedere al modello e inviare tutto rispettando le scadenze prefissate, è necessario essere in possesso di un account abilitato a entrare nella sezione personale del portale dell’Agenzia delle Entrate.
Occorre quindi essere in possesso alternativamente di:
- codice Spid;
- carta di identità elettronica (Cie);
- carta nazionale dei servizi (Cns);
- credenziali Fisconline, per i soggetti titolati ad averle;
- credenziali Inps, solo per residenti all’estero con un documento di riconoscimento italiano.
Le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps sono utilizzabili solo per i cittadini residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano.
Una volta effettuato l’accesso, è possibile visualizzare:
- il modello 730 precompilato;
- un prospetto con l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione (ad esempio i dati del sostituto che ha inviato la Certificazione Unica oppure i dati della banca che ha comunicato gli interessi passivi sul mutuo).
Nelle prossime settimane giorni l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti un’area tematica riservata alla dichiarazione precompilata, con tutte le informazioni utili e i passi da seguire per accedere e inviare il modello precompilato.
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