Scandalo Wirecard: raid della polizia a Monaco (ma non solo). Che sta succedendo?

C. G.

02/07/2020

Scandalo Wirecard: la polizia ha fatto irruzione nel quartier generale di Monaco (e non solo). Cosa sta succedendo? Le ultime notizie

Scandalo Wirecard: raid della polizia a Monaco (ma non solo). Che sta succedendo?

Le ultime notizie sullo scandalo Wirecard ancora sotto i riflettori internazionali.

Nella giornata di ieri, mercoledì 1° luglio, la polizia e i pubblici ministeri hanno fatto irruzione nel quartier generale di Monaco e in quattro proprietà situate sia in Germania che in Austria.

Le indagini si sono ulteriormente ampliate a circa due settimane dall’esplosione dello scandalo che ha messo in imbarazzo l’intera Germania, visto che anche la Bafin tedesca (paragonabile alla nostrana Consob) è finita sotto la lente della Commissione UE. Lo smantellamento di Wirecard potrebbe essere in dirittura d’arrivo.

Scandalo Wirecard: irruzione della polizia a Monaco. Le ultime notizie

Nella giornata di ieri i pubblici ministeri di Germania hanno dichiarato la loro intenzione di ampliare le indagini sullo scandalo Wirecard per includere - accanto alle accuse di manipolazione del mercato e falsificazione dei conti - anche quelle di sospette frodi.

Nell’occhio del ciclone sono finiti il Chief Financial Officer della tedesca, Alexander von Knoop, il Chief Product Officer Susanne Steidl, l’ex CEO Markus Braun (già arrestato e rilasciato su cauzione) e il capo delle operazioni Jan Marsalek, sul quale è stato spiccato un mandato d’arresto.

Lo scandalo Wirecard (arrivato a lambire persino i confini italiani con migliaia di carte bloccate) sta continuando ad espandersi a macchia d’olio. Da qui la necessità di intervenire e di fare irruzione non soltanto nella sede di Monaco, ma anche in altre proprietà sia tedesche che austriache, per tentare di raccogliere il maggior numero di prove possibili.

Smantellamento più vicino

In una dichiarazione rilasciata martedì dopo la prima riunione del comitato dei creditori, Michael Jaffé, nominato responsabile della procedura di insolvenza, ha fatto notare come l’obiettivo primario sia al momento mantenere le filiali in attività e stabilizzare le operazioni.

Stando alle ultime notizie trapelate, lo stesso Jaffé chiederà alle banche di investimento di supervisionare la potenziale vendita di alcune unità di Wirecard, che in quanto elaboratore di pagamenti genera entrate tramite le transazioni dei commercianti.

Molti investitori provenienti da tutto il mondo ci hanno contattato, interessati all’acquisizione del core business o delle unità di business indipendenti”,

ha dichiarato, non escludendo l’ipotesi di fallimento di alcune singole divisioni.

Secondo persone a conoscenza della materia citate dal Financial Times, la cessione delle sussidiarie arriverà nell’arco di qualche settimana. Sarà un’operazione necessaria o l’azienda perderà qualsiasi valore residuo.

“Wirecard ha pochissime risorse fisiche e il rischio è che molti dei suoi clienti passino presto alle aziende rivali.”

Al momento, però, non sono stati fatti nomi di possibili acquirenti interessati alla fintech tedesca. Lo scandalo Wirecard e le ultime notizie in merito continueranno a tenere la Germania e l’intero settore finanziario con il fiato sospeso ancora a lungo.

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