Schema Ponzi, come funziona e come evitare la truffa piramidale

Veronica Caliandro

03/09/2024

Lo schema Ponzi, conosciuto anche come metodo o sistema Ponzi, è una tipologia di truffa che colpisce ogni anno migliaia di persone: ma di cosa si tratta?

Schema Ponzi, come funziona e come evitare la truffa piramidale

I soldi non sono tutto nella vita, ma indubbiamente sono molto importanti. Soltanto grazie ad essi, d’altronde, possiamo acquistare i beni e servizi grazie ai quali poter soddisfare le nostre esigenze. Proprio considerando la sua importanza è fondamentale prestare attenzione ai vari movimenti di denaro e, soprattutto, non sottovalutare mai nulla.

Questo perché sono tanti, purtroppo, i truffatori sempre all’opera con l’intento di far cadere nella trappola il malcapitato di turno. Tra i metodi più utilizzati e conosciuti si annovera lo schema Ponzi, che permette ai malintenzionati di ottenere illegalmente ingenti quantità di soldi ai danni di coloro che vengono raggirati. Ma come funziona questo modello e in che modo è possibile evitare di essere truffati? Ecco cosa c’è da sapere!

Come nasce lo schema Ponzi?

Questa truffa collaudata prende il nome dal suo ideatore, ovvero Charles Ponzi, un immigrato italiano negli Stati Uniti che riuscì ad architettare un’imponente truffa ai danni di tutta la nazione. Iniziò a lavorare come impiegato presso una banca rivolta agli immigrati italiani. Dopo qualche anno di attività riuscì a truffare circa 45 mila investitori attraverso una speculazione sui francobolli.

Grazie ad un investimento iniziale di soli due dollari, ha raccolto oltre 15 milioni di dollari. Uno schema truffaldino che affonda le sue radici nei primi anni del ’900 e che ancora oggi riesce a mietere molte vittime. Anche se l’italiano non fu il primo a utilizzare tale schema, è riuscito ad orchestrare una truffa così imponente da legare il proprio nome alla pratica in questione.

Come funziona lo schema Ponzi: un esempio per capirlo

Lo schema di Ponzi può essere definito come una sorta di modello economico volto ad ottenere in modo illegale ingenti quantità di denaro da coloro che vengono truffati. Se è pur vero che nel corso degli anni si è evoluto, il sistema, alla base, rimane lo stesso. Ovvero, le prime persone coinvolte possono ottenere in breve tempo dei ritorni economici, a patto di portare sempre nuovi clienti, disposti a versare nuove quote.

I guadagni, infatti, derivano esclusivamente da quanto versato dai nuovi investitori. Entrando nei dettagli, per capire cos’è e come funziona lo schema Ponzi bisogna innanzitutto pensare per gradi. Tale truffa, non a caso, lavora per fasi, quasi con una struttura piramidale. Di seguito illustreremo, in generale, come funziona tale metodo.

  • Promettere guadagni elevati. La prima fase dello schema Ponzi consiste nell’avvicinare la vittima. A quest’ultima viene proposto un investimento dai grandi guadagni con rendimenti più alti rispetto ai tassi di mercato. Ad esempio, il truffatore propone alla vittima un investimento a breve termine con guadagni particolarmente elevati e promette di rispettare quanto pattuito. Il tutto senza presentare alcun documento o, in alternativa, presentando una documentazione incomprensibile, coperta, a suo dire, da segreto e caratterizzata da investimenti speculativi qualificati in generale come di alta finanza.
  • Ottenere la fiducia. La seconda fase consiste nell’ottenere la fiducia della vittima. A tal fine il truffatore può invitare a leggere numerose recensioni online rilasciate da altri investitori e, in alcuni casi, addirittura da personaggi famosi. Come è facile immaginare, si tratta di recensioni fittizie, volte a far cadere nella trappola le persone. Sempre nell’ottica di conquistare la fiducia, inoltre, il truffatore restituisce una parte della somma inizialmente investita in modo tale da far sembrare che il sistema sia efficiente. Il cliente in questo modo crede che tutto stia procedendo per il verso giusto e per questo motivo sarà spinto ad investire altro denaro.
  • Estendere la rete di vittime. Il passo successivo dello schema Ponzi consiste nell’estensione della rete delle potenziali vittime. Una volta conquistata la fiducia di una persona, quest’ultima sarà portata a parlare bene dell’investimento, permettendo così al truffatore di attrarre nuove vittime e ottenere così nuovo denaro.

Quando (e dove) finisce lo schema Ponzi

I truffatori che organizzano uno schema Ponzi promettono di investire il denaro ottenuto e generare in poco tempo dei rendimenti elevati. Nella realtà dei fatti, però, non investono in alcuna attività produttiva o finanziaria. I guadagni derivano solo da quanto versato dagli investitori. È facile pertanto intuire che per continuare è necessario riuscire a reclutare nuovi investitori.

Entrando nei dettagli, chi entra per prima ottiene un ritorno economico ai danni dei successivi investitori. Quest’ultimi apportano i soldi necessari a pagare chi è entrato prima, dando così il via ad una vera e propria catena di Sant’Antonio. Uno schema di falsi investimenti che termina solo quando le richieste di rimborso risultano essere così elevate da superare gli introiti derivanti dalla truffa di altre vittime. Ecco, quindi, cos’è lo schema Ponzi e come funziona.

Schema Ponzi, la truffa (anche) dei vip: la cronologia delle frodi

Bernie Madoff è considerato l’ideatore del più grande schema Ponzi della storia. Nel 2009 Madoff si è dichiarato colpevole di aver truffato circa 37 mila persone in 136 Paesi del mondo nell’arco di quarant’anni di attività. Una truffa che gli ha permesso di incassare oltre 60 miliardi di dollari.

Tante sono le truffe che nel corso degli anni hanno colpito tantissime vittime. Tra i casi più eclatanti si cita la frode del broker dei vip di Londra del 2014. Ma non solo, di recente ha destato scalpore lo schema Ponzi legato al fondo calcistico speculativo Uefa Football, grazie al quale venivano promessi elevati guadagni, semplicemente scommettendo sui risultati delle partite.

Come non annoverare poi la vicenda che ha visto come vittima l’allenatore di calcio Antonio Conte che aveva investito ben 30 milioni presso la Kidman Asset Management. Quest’ultima era intestata Massimo Bochicchio, un ex promotore finanziario italiano e presentava un capitale sociale pari ad 1 sterlina. Una chiara dimostrazione di come lo schema Ponzi si riveli essere un tipo di truffa in grado di far cadere nella trappola sia comuni cittadini che volti noti, appartenenti, ad esempio, al mondo dello sport e dello spettacolo.

Se tutto questo non bastasse, l’utilizzo sempre più diffuso di internet e delle più moderne tecnologie si rivela essere terreno fertile per azioni fraudolenti. Basti pensare che negli ultimi anni si è registrato un boom di truffe legate al trading online e al mondo delle criptovalute. Quest’ultime vedono all’azione dei falsi broker che contattano telefonicamente il malcapitato proponendo degli investimenti su piattaforme estere, promettendo grossi profitti e dando loro falsi bonus grazie ai quali incentivano a versare altri soldi.

Come evitare la truffa?

Lo schema Ponzi è, in pratica, una frode che poggia le sue fondamenta sulla conoscenza, sulla fiducia e sulla speranza delle vittime di ottenere tanti soldi con il minimo sforzo. Proprio per questo motivo si invita a non credere sempre a tutte le proposte e prestare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti.

  • Informarsi sul promotore dell’investimento e relativa affidabilità. A tal proposito si ricorda che in Italia vi è un regolare Albo, tenuto dall’Organismo di Vigilanza e a cui sono iscritti i consulenti finanziari che svolgono regolarmente l’attività.
  • Sempre nell’ottica del punto precedente, si consiglia di reperire informazioni sull’investimento e capire se davvero in linea con il proprio profilo di rischio. Il tutto fermo restando il fatto che ogni tipo di investimento presenta comunque un minimo livello di rischio.
  • È fondamentale migliorare la propria educazione finanziaria e investire sulle proprie conoscenze in modo tale da essere consapevole delle scelte effettuate. Se non si comprende appieno qualcosa, meglio non proseguire con l’investimento.
  • I soldi facili non esistono. Se qualcuno vi promette di poter ricevere tanti soldi senza far nulla è sicuramente una truffa.
  • Mai fare investimenti con denaro contante. Bisogna utilizzare solamente strumenti tracciabili, come un bonifico, ed effettuare le transazioni su piattaforme regolamentate.
  • Se promettono soldi per far conoscere il sistema ad amici e conoscenti, quasi sicuramente ci si trova alle prese con uno schema Ponzi.
  • Non avere fretta. Prima di investire in qualcosa è bene informarsi e prendersi tutto il tempo necessario per valutare i vari pro e contro.

Ora che abbiamo ben chiaro cos’è lo schema Ponzi, come funziona e come evitare la truffa, il monito che tutti dovrebbero tenere a mente è quello di fare sempre attenzione. Lo schema Ponzi non sembra avere età e la truffa potrebbe essere sempre dietro l’angolo.

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