Aumenti record per i prezzi in montagna: una settimana bianca rischia di diventare un lusso per pochi. Vediamo quanto costerà in più, rispetto allo scorso anno, una giornata sugli sci.
La settimana bianca diventa sempre più dispendiosa. Andare in montagna per godersi qualche giorno tra sciate e relax rischia di diventare un lusso per pochi con l’aumento dei prezzi dovuto al caro energia. Per la prossima stagione invernale i costi sono in crescita e si arriva a rincari record soprattutto nelle località turistiche più note.
Il confronto rispetto alla stagione precedente è impietoso, con prezzi altissimi per una giornata di skipass, ma anche per gli alberghi e la ristorazione. Una settimana bianca può arrivare a costare almeno 1.400 euro a testa, senza includere i trasporti. Vediamo quanto aumentano i costi nelle principali località e perché lo sci rischia di diventare affare di pochi.
Gli aumenti dei costi negli impianti
A denunciare aumenti spropositati è Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, un’associazione a tutela dei diritti dei consumatori. Quello che fa è un confronto tra la stagione precedente e la prossima: per una settimana in montagna la spesa tra skipass, alloggio, servizi e ristoranti va da 1.400 a 1.600 euro a testa, senza considerare i trasporti. Parliamo di un aumento che si attesta tra il 15% e il 18%.
Sci, aumenti record in Trentino-Alto Adige
In Trentino-Alto Adige aumentano i prezzi per il giornaliero di Dolomiti Superski e Campiglio: per la stagione 2022/2023 i costi sono in crescita del 13% al giorno. Alcuni impianti resteranno addirittura chiusi per i timori che i costi siano eccessivi e non si possa rientrare dalle spese.
Gli altri non chiudono, soprattutto i più grandi, ma applicano un netto aumento dei prezzi per fronteggiare il caro energia. Uno skipass giornaliero di Superski per un adulto in alta stagione costerà 74 euro, il 10% in più dello scorso anno. Per un abbonamento stagionale si passa a 950 euro, il 2,4% in più dello scorso anno.
Non solo, perché questi prezzi potrebbero subire un ulteriore ritocco, come avvertono tutti i gestori degli impianti mostrando i prezzi della prossima stagione. Di fatto vuol dire che se aumenteranno i costi dell’energia, aumenteranno anche i costi dello skipass.
Quanto costa lo skipass in Italia
Gli aumenti riguarderanno anche altre località. A Bormio si passa dai 46 euro dello scorso anno ai 52 giornalieri del prossimo inverno, con un aumento dello stagionale da 775 a 825 euro. A Cervinia si sale da 53 a 57 euro, a Livigno da 52 a 55 e da 787 a 825 per lo stagionale. Ancora, a Courmayer il costo giornaliero passa da 56 a 61 euro, a La Thuile da 47 a 51 euro.
Montagna, prezzi record per gli hotel
A questi aumenti ne vanno sommati altri, come quelli legati ai prezzi degli hotel. È sempre Assoutenti a effettuare una stima, prendendo in considerazione una settimana in alta stagione (a Capodanno) con prenotazione a ottobre per Cortina d’Ampezzo, in stanza doppia: il costo minimo è di 2.200 euro, il massimo di 14.170 euro.
Prezzi leggermente più bassi a Ortisei: si va da 1.600 a 6.800 euro. Così come a Courmayer: da 1.750 a un massimo di 9.871 euro. A Livigno il prezzo minimo è di 1.650 euro, mentre il massimo può raggiungere addirittura i 15.500 euro. Per una settimana bianca, quindi, i costi diventano sempre più proibitivi.
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