Sciopero nazionale 25 novembre di Scuola, Trasporti e Sanità: tutti i servizi a rischio

Teresa Maddonni

24/11/2020

Lo sciopero di domani mercoledì 25 novembre su tutto il territorio nazionale è stato indetto dai sindacati USI e USB. Si fermeranno i principali servizi con disagi nelle grandi città. Vediamo quali sono orari e le motivazioni della protesta che coinvolgerà anche i regionali di Trenitalia, ma con fasce garantite.

Sciopero nazionale 25 novembre di Scuola, Trasporti e Sanità: tutti i servizi a rischio

Sciopero 25 novembre: proclamato per domani da USI (Unione Sindacale Italiana) e USB, e che riguarderà Scuola, Trasporti e Sanità. Allo sciopero ha aderito anche il sindacato di Comparto USI SURF Scuola.

A partecipare allo sciopero del 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non saranno solo i docenti con contratto a tempo indeterminato, ma anche precari e altre categorie del settore pubblico in particolare lavoratori dei Trasporti, Sanità e i Servizi Educativi per i bambini da 0 a 6 anni, come USB annuncia nel suo comunicato.

Ricordiamo che le ultime disposizioni del governo hanno introdotto la didattica a distanza per le scuole superiori d’Italia come anche per le classi seconde e terze delle medie nelle zone rosse.

A rischio anche i trasporti locali specie nelle grandi aree metropolitane come Roma o Milano e i treni regionali di Trenitalia, ma con delle fasce garantite.

Vediamo allora nel dettaglio chi partecipa allo sciopero del 25 novembre, quali sono i servizi a rischio e i motivi alla base della protesta.

Sciopero 25 novembre Scuola e non solo: chi partecipa

Lo sciopero del 25 novembre riguarderà non solo la Scuola, ma anche altri servizi pubblici. In particolare, stando a quanto proclamato dalle due sigle sindacali e come anche riportato dal Miur, partecipano allo sciopero:

  • USI – Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912: “tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici, per tutti i comparti, aree pubbliche (compresa la scuola) e le categorie del lavoro privato e cooperativo”. Allo sciopero, come anticipato, ha aderito anche il sindacato di Comparto USI SURF (Scuola, Università ed Enti di ricerca);
  • USB – P.I. Scuola: “tutto il personale del comparto scuola docente, Ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato, delle scuole in Italia e all’estero”.

Come specifica più chiaramente USB nel comunicato di oggi nello sciopero nazionale del 25 novembre saranno quattro i settori strategici coinvolti e quindi nel dettaglio i lavoratori e le lavoratrici del Trasporto Pubblico Locale, della Sanità Pubblica e ovviamente le scuole di ogni ordine e grado come anche i Servizi Educativi rivolti alla fascia 0-6 anni.

Per quanto concerne la Scuola, il Miur in una nota dell’11 novembre ha dato disposizioni e indicazioni sullo sciopero del 25 novembre in particolare alle amministrazioni competenti per l’osservanza della tempestiva comunicazione alla base del diritto allo sciopero.

Le stesse amministrazioni sono tenute a rispettare l’onere di dover comunicare il numero di lavoratori che parteciperanno allo sciopero nazionale del 25 novembre 2020, la durata dello stesso, come anche la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione.

Sciopero 25 novembre Trasporti: orari e fasce garantite

Lo sciopero del 25 novembre, come abbiamo detto, riguarderà anche e soprattutto i Trasporti, ma ci saranno comunque orari specifici e fasce garantite per i lavoratori che non sono in smart working.

Lo sciopero, a differenza di altri cui siamo abituati nel mondo dei trasporti, sarà di 4 ore e coinvolgerà le principali città italiane come Roma e Milano.

Lo scioperò riguarderà anche Trenitalia che lo ha annunciato in un comunicato. L’azienda del trasporto su rotaie ha informato che nonostante lo sciopero nazionale del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane dalla mezzanotte alle 21.00 di mercoledì 25 novembre 2020 non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a Lunga Percorrenza.

Per i treni regionali, informa l’azienda, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali:

  • dalle ore 6.00 alle ore 9.00;
  • dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Per quanto riguarda la città di Roma, l’azienda di trasporti Atac informa che lo sciopero del 25 novembre sarà di 4 ore dalle ore 8.30 alle ore 12.30, ma al di fuori di questa fascia oraria i servizi saranno garantiti. Lo sciopero riguarda l’intera rete Atac e quindi: bus, filobus, tram, metropolitane e le ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle.

Per quanto riguarda la città di Milano lo sciopero annuncia Atm, l’azienda di trasporti della città, sarà sempre di 4 ore, ma dalle 18.00 alle 22.00. Informa l’azienda che nel tardo pomeriggio e serata di domani 25 novembre a Milano potranno subire ritardi e cancellazioni le linee: 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus. Saranno garantite:

  • le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 1.00;
  • dalle 22:01 a fine servizio.

Sciopero 25 novembre: le motivazioni

A elencare le motivazioni alla base dello sciopero del 25 novembre prossimo è USB nel suo comunicato. Uno sciopero che interesserà Scuola, Trasporti e Sanità, tutti settori al centro dell’emergenza Covid.

Come abbiamo visto anche i servizi per i più piccoli, asili nido e infanzia sono a rischio con lo sciopero nazionale del 25 novembre prossimo. Chi partecipa allo sciopero nazionale lo fa perché condivide le motivazioni dichiarate dal sindacato. Nel comunicato si legge, in riferimento a Scuola, Sanità e Trasporti:

“In nessuno di questi settori l’esperienza della prima fase dell’emergenza ha prodotto il necessario cambio di passo rispetto ad assunzioni stabili di personale e finanziamenti per mettere in atto tutte le modifiche che la “lezione” della Covid-19 ha chiaramente indicato. Inoltre, quel che è completamente mancato è soprattutto un lavoro di pianificazione integrata di questi servizi. Era chiaro che con la riapertura delle scuole, a settembre, la curva dei contagi sarebbe nuovamente cresciuta.”

Lo stesso sindacato che ha proclamato lo sciopero nazionale del prossimo 25 novembre continua:

“Ognuno di questi servizi essenziali deve essere messo nelle condizioni di garantire i diritti costituzionali per i quali ha ragione d’essere - salute, educazione e istruzione su tutti - e non può diventare luogo di trasmissione incontrollata del virus.”

Dunque servizi e diritti connessi, ma anche diritto alla salute. In particolare il sindacato con lo sciopero di domani 25 novembre propone:

“Un piano di messa in sicurezza e potenziamento dei servizi pubblici essenziali, quelli che servono a tutti, quelli che devono diventare il cuore della gestione di questa drammatica fase oggi, e domani del suo superamento.”

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