Venerdì 8 novembre ci sarà un maxi sciopero di trasporti e mezzi pubblici che compromette la mobilità nazionale per tutta la giornata. Vediamo orari e città interessate.
Per la giornata di venerdì 8 novembre è stato indetto uno sciopero dei trasporti e dei mezzi pubblici che causerà disagi e interruzioni dei servizi in tutto il territorio nazionale. La mobilitazione si deve ai sindacati Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal, Ugl-Fna, che alzano i toni della protesta per richiamare l’attenzione sulla mobilità nazionale.
I cittadini stanno manifestando un forte disappunto per le conseguenze che l’agitazione sindacale avrà nella giornata. Si tratta infatti dell’ennesima protesta per i lavoratori del settore, motivo per cui i sindacati di categoria vogliono essere certi di far sentire la propria voce. Nello sciopero di venerdì, infatti, non saranno previste fasce di garanzia. Una circostanza eccezionale - che la legge consente di utilizzare un’unica volta nella vertenza sindacale - che avrà effetti disastrosi sulla mobilità e proprio per questo consentirà al personale di far valere la propria posizione.
Una scelta che “rende ancora più chiara la drammatica emergenza che vive il settore” si legge nel comunicato di Filt Cgil, pronto all’uso di questo strumento che non viene applicato dal 2005. I problemi lamentati dai sindacati sono all’altezza della situazione, visto il Ccnl scaduto il 31 dicembre 2023 e soprattutto i problemi strutturali che impediscono l’efficienza del servizio e limitano la tutela dei lavoratori. Anche perché, come fanno notare i cittadini, non è certo il primo sciopero dei trasporti di questi ultimi tempi.
Da non confondere, tuttavia, con la mobilitazione di martedì 5 novembre del trasporto ferroviario, in protesta contro la brutale aggressione subita da un capotreno di Genova. La sicurezza del personale, comunque, è anche uno dei temi dello sciopero di venerdì, in stretta correlazione con i problemi di “assenza di risorse adeguate e mancanza di politiche di programmazione”, che provocano brusche reazioni a catena. La carenza di organico, i tagli al servizio, il peggioramento delle condizioni di lavoro e dell’efficienza del trasporto, l’aumento delle aggressioni.
Orari e città interessate dallo sciopero di venerdì 8 novembre
I lavoratori del trasporto pubblico nazionale parteciperanno allo sciopero di venerdì 8 novembre che si estenderà su tutto il territorio italiano per una durata di 24 ore, senza fasce di garanzia. Nelle fasce orarie di tutela, individuate dalla normativa locale, il servizio sarà infatti parziale. Non si tratta quindi del normale disagio e rallentamento dovuto alla mobilitazione, ma di una vera e propria riduzione del servizio anche nelle fasce di garanzia. In particolare, il personale viaggiante sarà al 30%, ma saranno assicurati esclusivamente i servizi di particolare rilevanza:
- collegamenti con ponti e aeroporti;
- trasporto dei disabili;
- scuolabus per scuole materne ed elementari.
Per tutti gli altri non ci sono garanzie di mobilità, un sacrificio da fare non soltanto per solidarietà, ma anche per assicurarsi in futuro un servizio pubblico più efficiente. Sul punto, Roberto Napoleoni, Segretario generale di Uiltrasporti, ha ricordato:
Ci concentriamo tanto sul disagio del giorno dello sciopero, ma sarebbe interessante andare a vedere tutti i giorni quali e quanti disagi subiscono i cittadini per un servizio inefficace, non per colpa dei lavoratori.
Non è prevista l’adesione del personale ferroviario, soggetto a un diverso contratto collettivo, fatta eccezione per le linee regionali (come Ferrovienord a Milano). Tutte le aziende pubbliche di trasporto hanno manifestato l’adesione alla mobilitazione, che includerà sicuramente bus, tram e metro, tra cui Atac per Roma, Gtt per Torino, Atm per Milano, Tper a Bologna, Eav a Napoli.
L’effettivo disservizio dovrebbe quindi essere analogo in tutta Italia, anche se le regole locali si differenziano per orari di tutela ed eventuali servizi sostitutivi. Il fattore decisivo sarà rappresentato dalla partecipazione dei lavoratori, unico vero ago della bilancia per la giornata di venerdì e per il fine della mobilitazione, che assume comunque una portata non indifferente.
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