Un giacimento di 7.000 tonnellate di uranio è stato trovato in Europa: dove si trova e perché è considerato un tesoro per lo sviluppo del settore energetico?
Il gruppo polacco Świętokrzyska Industria ha scoperto un giacimento di uranio vicino a Kielce.
Una scoperta preziosa nell’attuale contesto di ricerca affannosa dell’Europa di materie prime cruciali per i settori green, energetici e della tecnologia. Tuttavia, sul ritrovamento è calato il silenzio, mentre l’industria studia attentamente il potenziale del giacimento per i suoi profitti e per l’economia polacca.
L’azienda ha sospeso la comunicazione in merito. Ma probabilmente presto spunterà l’occasione giusta per riprendere il tema. Il prezzo dell’uranio, infatti, sta aumentando molto rapidamente.
La Polonia potrebbe quindi guadagnare bene sia con lo sviluppo dell’energia nucleare che con la crescita dei data center di intelligenza artificiale.
Depositi di uranio in Polonia: perché la scoperta è importante?
La prima considerazione da fare sulla scoperta così strategica dell’uranio in Europa è di tipo economico.
I prezzi dei futures sull’uranio a lungo termine hanno raggiunto i massimi di oltre 16 anni e scambiano a circa 79,50 dollari per libbra (circa 0,45 kg). A sua volta, il prezzo spot, dopo un balzo dell’88% nel 2023 e il record massimo degli ultimi 14 anni nel febbraio 2024, attualmente supera gli 84 dollari e viaggia in calo.
Perché questo scatto improvviso? Da un lato, l’Agenzia internazionale per l’energia stima che la produzione di energia nucleare (che si serve dell’uranio) potrebbe raddoppiare entro il 2050, il che dovrebbe significare un aumento dell’offerta.
Intanto, però, cresce la domanda di energia da parte delle utility che vogliono investire di più nei data center IA. Goldman Sachs, in un rapporto del maggio 2024, stima che la domanda globale di energia in questi centri, che attualmente costituisce solo l’1-2% del consumo totale, aumenterà fino al 160% entro il 2030. E gli esperti non hanno dubbi: tale interesse delle istituzioni pubbliche per l’uranio aiuterà a colmare il divario tra i contratti futures e i prezzi spot. I prezzi possono crescere.
In questo contesto futuro, possedere uranio significa dunque poter contare su un piccolo tesoro. Non solo per la Polonia, ma eventualmente per l’Europa che non vuole acquistare da Paesi esteri.
Uranio, svolta per il nucleare in Polonia?
Dopo il 1989, nessuno aveva più estratto uranio in Polonia fino a oggi. I depositi individuati dovrebbero possedere circa 7mila tonnellate di uranio. Questo è molto importante nel contesto energetico del Paese.
La centrale nucleare prevista in Polonia avrà due o tre reattori con una capacità totale di almeno 3.000 MW. L’utilizzo delle risorse nazionali di uranio identificate consentirebbe la produzione di energia per circa 56 anni - sostiene il Ministero dell’Industria.
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