Il Ministero dell’Istruzione ha deciso: niente autonomia regionale nella Scuola. La protesta della Lega.
Scuola: dopo la notizia riguardante l’abolizione del bonus merito - che dovrebbe far parte dei provvedimenti contenuti nel decreto salvaprecari - il Ministro Fioramonti ha rilasciato altre dichiarazioni che immaginiamo riscontreranno il consenso della maggior parte dei docenti.
Il nuovo Ministro dell’Istruzione, infatti, ha dichiarato che il progetto - su cui si è discusso molto nella precedente amministrazione - riguardante l’autonomia regionale della Scuola “non si farà”.
Un progetto con il quale sarebbero stati istituiti concorsi regionali, permettendo al docente di fare carriera solamente nella Regione di competenza. La stessa Regione poi avrebbe potuto definire alcuni aspetti del rapporto lavorativo, come quello legato alla retribuzione.
Una novità che però non ha entusiasmato la maggior parte dei docenti, i quali hanno utilizzato ogni mezzo a disposizione per manifestare il loro disappunto. Il progetto riguardante l’autonomia regionale della scuola si è poi arenato per volontà dell’ala pentastellata del primo Governo Conte, per poi bloccarsi definitivamente con la caduta dell’Esecutivo.
A fare chiarezza su cosa ne sarà di quel progetto con il nuovo Governo ci ha pensato il Ministro dell’Istruzione Fioramonti, il quale a margine di un convegno promosso da “Cittadinanza a Roma” ha rilasciato - ai microfoni dell’ANSA - alcune importanti dichiarazioni in merito.
L’autonomia della scuola non si farà
Questa amministrazione non ha alcuna intenzione di procedere con il progetto riguardante l’autonomia nella scuola. La conferma, come anticipato, è stata data dal Ministro Lorenzo Fioramonti, il quale si è detto contrario a qualsiasi provvedimento che differenzia la Scuola in ambito territoriale.
Concorsi, stipendi e regolamenti saranno ancora gestiti dall’amministrazione centrale, per la soddisfazione del corpo docente che in queste settimane si è più volte appellato al principio per cui ci debba essere per tutti una parità di trattamento.
Salta l’autonomia della scuola: la protesta della Lega
Alle dichiarazioni del nuovo Ministro dell’Istruzione ha risposto il Presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia. Il Governatore del Veneto si è detto convinto del fatto che la nuova amministrazione non abbia neppure letto la loro protesta, altrimenti non l’avrebbero cestinata con questa facilità.
E poi ha aggiunto:
“Fioramonti rappresenta un Governo che a tutt’oggi parla per spot su scuola, strade e ogni altro tipo di argomento. Sarebbe invece il caso che si prendessero la briga di elaborare una loro proposta alle Regioni. Finalmente potremmo capire cos’hanno in testa, perché fino ad ora non abbiamo visto nulla di concreto”.
Della stessa posizione dovrebbero essere anche gli altri Governatori delle Regioni che avevano presentato un progetto di legge per l’autonomia delle scuole, compreso quello della Lombardia - Attilio Fontana - che in questi giorni si è detto pronto all’approvazione di una legge regionale che possa garantire la continuità dei docenti sul territorio.
Nonostante il disappunto della Lega, però, Fioramonti è fermo nella sua posizione e su di lui c’è l’appoggio dell’intera maggioranza M5S-PD: l’autonomia nella scuola non si farà.
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