Novità in arrivo per l’arruolamento dei docenti delle scuole secondarie: cambiano il percorso di formazione e i concorsi. Arrivano anche nuovi scatti di stipendio non legati solo all’anzianità.
Novità in arrivo per i professori delle scuole secondarie. La bozza di riforma sul personale docente della scuola introdurrà tre strade per arrivare al concorso e alla cattedra di ruolo per gli istituti medi e superiori. Tra queste anche un percorso agevolato per i precari storici.
A cambiare sarà anche il percorso di formazione, con 60 crediti da ottenere tra teoria e tirocini, oltre alla laurea magistrale o a ciclo unico, per l’abilitazione. Le novità sono anche economiche, con gli scatti di stipendio che non varranno solo per anzianità, ma saranno legati anche ai percorsi di formazione e aggiornamento permanente.
Il decreto che stanno mettendo appunto i ministeri di Istruzione e Università è atteso entro giugno e oggi il ministro Patrizio Bianchi presenterà la prima bozza ai sindacati. Ecco quali sono tutte le novità per l’arruolamento dei docenti e per gli stipendi.
Scuola, come cambia la formazione degli insegnanti
Per l’abilitazione si introduce un percorso di formazione e selezione con tanto di prove per accertare le competenze culturali e disciplinari. In particolare quelle tipiche della professione da docente, quindi pedagogiche, relazionali, ma anche tecnologiche.
La formazione si baserà anche sulla progettazione dei percorsi flessibili, inserendoli anche all’interno del contesto scolastico. A cambiare sarà anche la prima parte di formazione, quella riguardante l’università. Nel percorso di laurea si prevederanno 60 crediti - ora sono 24 - di cui la metà devono essere svolti come tirocinio diretto nelle scuole e poi una parte indiretta con prova finale, che consisterebbe in una lezione simulata.
Come cambia il percorso universitario: i crediti
La parte di formazione durante l’università richiederà quindi il conseguimento di almeno 60 crediti durante la laurea magistrale o negli ultimi due anni della laurea a ciclo unico. Crediti che servono per ottenere l’abilitazione e che corrisponderebbero a metà dei 120 previsti in una magistrale.
Scuola, come si otterrà l’abilitazione all’insegnamento
L’abilitazione per la scuola secondaria di primo e secondo grado verrà quindi conseguita dopo un percorso universitario considerato di formazione iniziale: servono, quindi, almeno 60 crediti formativi più il superamento della prova finale presso uno dei centri universitari.
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I concorsi per diventare prof
A cambiare saranno anche i concorsi. Innanzitutto saranno annuali, come quelli della Pa: l’obiettivo è di raggiungere, entro il 2024, le 70mila immissioni in ruolo annue. Consisteranno in un’unica prova scritta con quesiti a risposta multipla: la prova darà diritto a un massimo di 100 punti e verrà superata se si ottiene almeno 70.
Poi ci saranno la prova orale e la valutazione dei titoli. In ogni sede di concorso ci saranno due diverse graduatorie dei vincitori per ogni classe di concorso. La prima riguarda chi ha l’abilitazione specifica richiesta dal concorso, la seconda chi ha solo i requisiti minimi.
Chi ha l’abilitazione specifica ha la precedenza per l’immissione in ruolo, mentre gli altri - quelli della seconda graduatoria - avranno un contratto a tempo determinato part-time, fermo restando il limite corrispondente al numero di posti vacanti da occupare.
Per accedere al concorso nazionale (che è su base regionale o interregionale) ci sono tre possibili strade:
- Conseguire 30 crediti (di cui 15 di tirocinio), poi vincere il concorso e prendere gli altri 30 crediti formativi abilitanti durante l’anno di prova;
- Essere abilitati avendo già i 60 crediti universitari (in questo caso si ha un punteggio più alto di base nella selezione);
- I precari storici con almeno 36 mesi di servizio (anche non continuativi purché negli ultimi 5 anni) accedono direttamente al concorso.
Gli scatti di stipendio per i docenti della scuola
L’altra novità della riforma riguarda gli stipendi dei docenti e gli scatti. Viene introdotto quello che è stato chiamato un sistema di progressione stipendiale accelerata. Che va di pari passo con gli scatti di anzianità settennali.
Possono usufruire dell’aumento di stipendio i docenti che frequentano percorsi di formazione superando le prove valutative intermedie. Il percorso di formazione e aggiornamento si svilupperà in cinque gradi: il primo scatterà dopo un percorso di quattro anni, gli altri ogni cinque anni.
Alla fine di ogni livello ci sarà una verifica che comprende anche i risultati scolastici degli alunni seguiti da questi insegnanti: non è ancora chiaro come verranno valutati gli studenti, se per esempio si ricorrerà alle prove Invalsi. In caso di superamento delle prove per il docente arriva lo scatto salariale che, quindi, non sarà più legato solamente all’anzianità.
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