Le scuole riaprono in estate? È una possibilità, ma solo per ospitare i centri estivi e dare supporto alle famiglie.
La chiusura delle scuole è confermata almeno fino a settembre e per le famiglie - specialmente in quelle dove entrambi i genitori lavorano - questa non è una buona notizia. Sarà difficile organizzarsi, ma necessario.
Alla chiusura delle scuole potrebbe aggiungersi quella dei centri estivi: nella giornata di ieri Silvio Brusaferro (ISS e comitato scientifico) ha dichiarato che al momento non ci sono le condizioni per pensare ad un’apertura dei centri estivi.
Ma attenzione perché in queste ore il Governo sta studiando una proposta che permetterebbe alle famiglie di avere l’appoggio dei centri estivi almeno la mattina, così da non doversi sobbarcare del costo di una baby sitter. Un piano elaborato congiuntamente dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e da quello per la Famiglie, Elena Bonetti, le quali in queste ore stanno presentando il loro ambizioso progetto all’intera squadra di Governo per ottenere un via libera per l’apertura delle scuole in estate, così da permettere a queste di ospitare dei centri estivi in sicurezza.
Scuole aperte in estate: il piano del Governo per ospitare i centri estivi
Già oggi, quindi, potrebbe esserci il primo incontro per permettere una riapertura in estate delle scuole, così da dare alle famiglie un importante supporto almeno nei mesi estivi.
Non sarà comunque semplice ottenere il via libera del comitato scientifico, come confermano le parole di Brusaferro secondo cui i centri estivi questa estate dovrebbero restare chiusi. Troppo rischioso autorizzare le attività per bambini che prevedono aggregazioni.
Ma la politica sembra comunque disposta ad andare avanti; d’altronde già diverse amministrazioni regionali si stanno muovendo per organizzare delle attività estive per bambini. Ovviamente serviranno regole precise e protocolli sanitari, ma l’intenzione comune è di riaprire almeno i centri estivi visto che per le scuole non è stato possibile.
Perché e come le scuole potrebbero riaprire in estate?
In che modo tutto questo sarà possibile senza aumentare i rischi di un contagio? Il modello è quello dei Paesi del Nord, come ad esempio Norvegia e Danimarca che in queste settimane hanno riaperto le scuole materne. Ovviamente con regole molto rigide, come ad esempio la riduzione degli alunni per classe.
Andare a controllare la regolarità di tutti i centri estivi non sembra essere fattibile. E da qui nasce la proposta della Azzolina: dal momento che le scuole dopo la fine dell’anno scolastico restano comunque aperte fino alla fine di luglio per lo svolgimento delle attività amministrative, perché non permettere a queste di ospitare per due mesi i centri estivi comunali? D’altronde in molti Comuni già è così; basterebbe estendere la regola a tutti e limitarsi a quelle scuole che garantiscono il rispetto delle norme di sicurezza.
Qualora questa proposta dovesse raccogliere i consensi di tutto il Governo, allora verrà dato mandato alle amministrazioni locali di individuare quelle scuole adatte per ospitare i centri estivi.
Ad esempio, ci si limiterà a quelle strutture che dispongono di ampi spazi esterni; da escludere, invece, le scuole che hanno già in programma dei lavori di ristrutturazione, così come quelle secondarie di secondo grado che - come anticipato da noi di Money.it e confermato da Giuseppe Conte e dal Ministro Azzolina - dovranno ospitare gli studenti per la Maturità 2020 che - seppur solo per la prova orale - si svolgerà in classe.
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