Il numero delle aziende agricole censite nel 2020 si era ridotto, sempre rispetto al 1982, del 63,8%, il che significa che sono scomparse quasi due aziende agricole su tre.
La morsa economica in cui vivono gli agricoltori fa davvero paura, stretti come sono tra costi incomprimibili e ricavi non trattabili: non solo si fanno una concorrenza spietata tra di loro, ma tanto nei costi di produzione quanto nei ricavi delle vendite hanno a che fare con imprese multinazionali o con grossisti che operano in regime di oligopolio, colludendo.
In Italia, poi, da quarant’anni a questa parte, dal censimento del 1982, la superficie agricola totale si è ridotta di ben 59 mila Kmq, una superficie più che doppia rispetto a quella dell’intera Sicilia che non arriva a 26 mila Kmq. Questi sono i dati rilevati dall’Istat, che nel 2020 ha effettuato il 7° Censimento agricolo. Inoltre, il numero delle aziende agricole censite nel 2020 si era ridotto, sempre rispetto al 1982, del 63,8%, il che significa che sono scomparse quasi due aziende agricole su tre. La velocità di riduzione è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: nel 2020, infatti, il numero di aziende agricole è stato di 1,1 milioni, più che dimezzato ai 2,4 milioni censito nel 2000.
Anche il numero delle persone che lavorano in agricoltura si è drasticamente ridotto, di un milione tondo di unità in appena un decennio, passando dai 3,8 milioni del 2010 ai 2,8 milioni del 2020.
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