SECA, il cloud europeo prende forma e riduce dipendenza da big tech

Claudia Cervi

5 Marzo 2025 - 13:24

I giganti europei del cloud, Aruba, IONOS e Dynamo, lanciano la “Sovereign European Cloud API” (SECA) come nuovo standard API avanzata per la gestione dell’infrastruttura cloud.

SECA, il cloud europeo prende forma e riduce dipendenza da big tech

SECA (Sovereign European Cloud API) è il nuovo standard API aperto per il settore cloud, promosso da Aruba, IONOS e Dynamo. Con SECA, il cloud europeo prende forma e riduce dipendenza dalle big tech globali.

SECA rappresenta un elemento chiave dell’iniziativa EuroStack e pone le basi per un’infrastruttura digitale sovrana e interoperabile per l’Europa. Progettato per essere aperto e inclusivo, il nuovo standard è disponibile gratuitamente per tutti i cloud provider europei, senza costi operativi. La sua introduzione migliora l’interoperabilità tra i servizi cloud, consentendo agli utenti di distribuire ed eseguire workload e applicazioni su diverse piattaforme a loro scelta. Inoltre, semplifica l’accesso alle infrastrutture coinvolte, garantendo alti standard di sicurezza, controllo e sovranità dei dati, nel pieno rispetto delle normative europee.

I primi Cloud Service Provider (CSP) europei ad adottare la nuova SECA API saranno Aruba e IONOS.

SECA SECA Fonte Aruba

Questa è un’iniziativa industriale, e Aruba è orgogliosa di esserne un elemento chiave. La creazione di questo nuovo standard di API comuni – con Aruba e IONOS come first mover – rappresenta un passo fondamentale e volontario per l’industria europea del cloud verso una maggiore interoperabilità, rafforzando l’ecosistema dei servizi cloud nel continente”, ha sottolineato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba.

Achim Weiss, CEO di IONOS, ha aggiunto: “IONOS, in qualità di partner di riferimento in Europa per la digitalizzazione delle PMI, garantisce alle imprese e ai cittadini l’indipendenza digitale necessaria per crescere. L’intelligenza artificiale e il cloud stanno trasformando l’economia globale, e l’Europa non può permettersi di rimanere indietro. È fondamentale costruire un ecosistema digitale forte e sovrano. SECA rappresenta un passo cruciale verso un’infrastruttura digitale sicura, indipendente e a prova di futuro, che mantenga l’Europa competitiva e padrona del proprio destino.”

Verso un cloud europeo con EuroStack

Il mercato europeo del cloud ha visto un’espansione impressionante, crescendo sei volte rispetto al 2017, con un tasso di crescita annuale composto stimato del 21,3% entro il 2030. Questo sviluppo è alimentato dalla crescente domanda di soluzioni digitali sicure e scalabili in tutti i settori, che stimolano la trasformazione digitale. Tuttavia, i provider europei faticano a competere con gli hyperscaler globali, che dominano il mercato grazie a economie di scala, infrastrutture avanzate e pratiche commerciali a volte non conformi alle normative UE.

In questo contesto, l’iniziativa EuroStack si presenta come una risposta concreta per rafforzare la sovranità digitale dell’Europa. EuroStack, di cui SECA rappresenta un elemento chiave, mira a creare un’infrastruttura cloud indipendente e interoperabile, che consenta di garantire sicurezza, protezione dei dati e conformità alle normative europee. Con il supporto di una rete crescente di partner, l’obiettivo è sviluppare un ecosistema digitale aperto che permetta all’Europa di ridurre la sua dipendenza dalle grandi potenze globali e di affermarsi come leader nel cloud sovrano.

Vantaggi e rischi di SECA

SECA, con la sua API aperta, offre vantaggi significativi per l’ecosistema cloud europeo. La sua principale caratteristica è quella di garantire un cloud veramente sovrano e sicuro, conforme alle normative europee, con standard elevati per la protezione dei dati. Questo approccio riduce i rischi di lock-in, facilitando la concorrenza tra i cloud provider e aumentando l’interoperabilità multi-cloud.

SECA, inoltre, consente alle imprese di beneficiare di una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle soluzioni cloud, riducendo i costi e migliorando l’efficienza.

Tuttavia, non mancano i rischi legati all’adozione di SECA. In primo luogo, la sua effettiva implementazione richiede una stretta collaborazione tra i provider, che potrebbe essere ostacolata da resistenze dovute a differenze tecnologiche e normative. Inoltre, nonostante la promozione dell’interoperabilità, la creazione di un ecosistema cloud europeo completamente indipendente potrebbe risultare complessa e richiedere un lungo periodo di adattamento. In ogni caso, l’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per ridurre la dipendenza da provider esterni e per garantire un controllo maggiore sui dati sensibili, assicurando una piena sovranità digitale europea.

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