Il Segretario di Stato americano svela il piano di Trump per l’Ucraina

Luna Luciano

2 Febbraio 2025 - 12:55

Trump ha il suo piano per l’Ucraina. A svelarlo è stato il Segretario di Stato Marco Rubio. Scopriamo insieme cosa farà il 47° presidente Usa per porre fine alla guerra.

Il Segretario di Stato americano svela il piano di Trump per l’Ucraina

Trump ha un suo piano per porre fine alla guerra in Ucraina. A rivelarlo è stato Marco Rubio, il nuovo Segretario di Stato nominato da Donald Trump.

In un’intervista rilasciata alla giornalista americana Megyn Kelly e pubblicata su YouTube, Rubio ha offerto una panoramica delle strategie che l’amministrazione Trump intende adottare per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina. Rubio ha sottolineato che la fine della guerra richiederà compromessi da entrambe le parti, evidenziando come “nessuno otterrà tutto ciò che desidera”. Secondo il Segretario di Stato, solo gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, hanno la capacità di condurre i negoziati necessari a raggiungere una pace duratura.

Parallelamente, fonti vicine alla Casa Bianca hanno delineato un piano che combina pressioni economiche e incentivi diplomatici. Trump ha dichiarato la sua intenzione di imporre ulteriori sanzioni alla Russia se Vladimir Putin continuerà a rifiutare il dialogo.

Tuttavia, ha anche espresso disponibilità a incontrare il leader russo per negoziare una soluzione che tuteli gli interessi di tutte le parti coinvolte, inclusi quelli economici americani. Il piano prevede anche un maggiore contributo economico da parte degli alleati europei nella NATO, sottolineando la necessità di riequilibrare gli sforzi finanziari nella difesa comune. Scopriamo insieme qual è il piano di Trump. Di seguito tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Il piano Trump per l’Ucraina: le dichiarazioni di Marco Rubio

Marco Rubio, intervistato da Megyn Kelly, ha fornito dettagli cruciali sul piano dell’amministrazione Trump per l’Ucraina. Secondo Rubio, la guerra non può continuare in uno stato di stallo indefinito, come sta accadendo da oltre un anno e mezzo. Ha criticato l’idea, diffusa in Occidente, che l’Ucraina possa non solo sconfiggere la Russia, ma anche ripristinare i confini pre-2014, inclusa la Crimea.

Rubio ha definito questa visione irrealistica e dannosa, poiché crea aspettative irraggiungibili e perpetua il conflitto. Il Segretario ha poi ribadito che la fine della guerra richiederà compromessi. «Non si finisce col ottenere tutto ciò che si desidera da entrambe le parti» ha detto, sottolineando che solo un intervento deciso e strategico degli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, può facilitare un accordo.

Il Segretario di Stato ha anche affrontato la complessità delle dichiarazioni pubbliche dei leader coinvolti, affermando che spesso ciò che viene detto pubblicamente è influenzato da considerazioni di politica interna. Ovviamente il discorso è schierato a favore del neo ri-eletto presidente e quindi va accolto con una certa cautela e non come fonte prettamente veritiera.

Ucraina, Il doppio binario di Trump: sanzioni e diplomazia

Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, il piano di Trump per l’Ucraina si basa su un equilibrio tra pressione economica e incentivi diplomatici. Il neo-rieletto presidente ha dichiarato la sua intenzione di adottare un approccio deciso, imponendo ulteriori sanzioni economiche alla Russia se Putin rifiuterà di negoziare. Queste sanzioni mirerebbero in particolare al settore energetico, colpendo le esportazioni di petrolio e gas della Russia, con l’obiettivo di ridurre le risorse finanziarie di Mosca e destinare i proventi alla ricostruzione dell’Ucraina.

Allo stesso tempo, Trump ha mostrato una certa cautela riguardo al sostegno militare diretto a Kiev. Ha dichiarato di stare valutando attentamente la questione degli aiuti militari, lasciando intendere che potrebbe adottare un approccio più selettivo, condizionato ai progressi diplomatici. In parallelo, ha ribadito la necessità di un maggiore impegno economico da parte degli alleati europei nella NATO, sottolineando che gli Stati Uniti hanno già sostenuto finanziariamente troppo rispetto agli altri membri dell’Alleanza.

Il piano di Trump prevede anche il congelamento temporaneo delle linee del fronte attuale, permettendo alla Russia di mantenere il controllo dei territori occupati senza però un riconoscimento ufficiale da parte degli Stati Uniti. Questo approccio mira a mantenere la pressione su Mosca, incentivando al contempo negoziati concreti. Insomma, la strategia di Trump combina pragmatismo e deterrenza, con l’obiettivo di ottenere una pace che non comprometta la sicurezza dell’Ucraina e permetta agli Stati Uniti di rivendicare un successo diplomatico.

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