Dopo il rilascio delle Certificazioni Uniche per l’assegno unico da parte dell’Inps, in molti si stanno chiedendo se sul beneficio si pagano le tasse oppure no.
L’Inps ha reso disponibile sul proprio sito la Certificazione Unica per chi nel 2022 ha percepito l’assegno unico per i figli a carico. Una CU2023 che comprova, di fatto, l’aver percepito un reddito corrisposto dall’Inps. Per chi non l’avesse ancora scaricata è possibile farlo nell’apposita sezione del sito istituzionale Inps.
Questo può allarmare la famiglia che è venuta a conoscenza di questa novità perché, solitamente, una Certificazione Unica presuppone l’inserimento della stessa nella dichiarazione dei redditi con il conseguente pagamento di imposte sui redditi percepiti. Ma si pagano le tasse sull’assegno unico?
Si pagano le tasse sull’assegno unico?
Partiamo subito con il tranquillizzare i lettori: sull’assegno unico non si pagano le tasse. Si tratta di un sostegno alle famiglie che, come l’assegno al nucleo familiare, è esentasse e non concorre alla formazione del reddito imponibile.
A ribadirlo sia la normativa che lo ha fatto entrare in vigore sia CU2023 stessa rilasciata dall’Inps. In essa, infatti, il reddito percepito a titolo di assegno unico viene indicato tra i “redditi esenti” e, quindi, non tassabili.
Cosa bisogna fare la CU2023 dell’assegno unico?
Si tratta di una Certificazione unica rilasciata ai soli fini consultativi al contribuente e di fatto, ai fini fiscali non ha nessuna utilità. Nel presentare la dichiarazione dei redditi, infatti, non incide in alcun modo né sulla tassazione né sulla determinazione del reddito imponibile sul quale si determina lo scaglione di reddito e l’aliquota Irpef applicata.
Tra l’altro se oltre alla CU dell’assegno unico si ha la sola CU da lavoro dipendente o da pensione non ci si trova neanche nella condizione di essere possessori di due CU e di essere obbligati alla presentazione del 730, questo sempre per il fatto che la Certificazione Unica dell’assegno unico non è elaborata ai fini della tassazione e di fatto non va considerata come una CU da conteggiare tra quelle che incidono nell’obbligo della presentazione del modello 730.
Il contribuente, infatti, non è tenuto neanche a consegnare la Certificazione Unica dell’assegno unico al commercialista che esegue il 730 o il modello Redditi poichè, come detto, non incide sulla formazione del reddito e sulla tassazione. E quindi è irrilevante ai fini delladichiarazione dei redditi.
Tutte le misure Inps non tassate
Non solo l’assegno unico, ma sono diverse le misure Inps che oltre a non essere soggette a tassazione non incidono sulla determinazione del reddito imponibile.
Solo per citarne qualcuna ricordiamo il reddito di cittadinanza, misura esentasse erogata al sostegno del reddito dei cittadini maggiormente bisognosi economicamente. O anche la pensione di invalidità, anch’essa esentasse ed erogata agli invalidi parziali o totali con determinati limiti di reddito. E, ancora, l’indennità di accompagnamento misura che spetta agli invalidi civili al 100%, a prescindere dal reddito, che abbiamo bisogno dell’aiuto di terzi per deambulare o compiere i normali atti della vita quotidiana.
Lo stesso assegno sociale è esentasse e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Sono, quindi, diverse le prestazioni Inps che non rientrano nella dichiarazione dei redditi, proprio come l’assegno unico.
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