Siccità, scattano i razionamenti: ecco dove (e quando) verrà chiusa l’acqua

Stefano Rizzuti

7 Luglio 2022 - 16:24

Dopo la proclamazione dello stato d’emergenza per la crisi idrica, molti comuni si sono attrezzate per il razionamento dei consumi dell’acqua a scopo domestico: ecco tutte le misure previste.

Siccità, scattano i razionamenti: ecco dove (e quando) verrà chiusa l’acqua

Siccità, dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza in cinque Regioni scattano i primi razionamenti nelle città. Chiusura dell’acqua per i privati in tanti comuni, soprattutto del Nord Italia a causa della crisi idrica. Le limitazioni vanno dalla chiusura delle fontane cittadine al divieto d’innaffiare le piante o di riempire le piscine.

Negli scorsi giorni il governo ha mosso il primo passo con la dichiarazione dello stato d’emergenza, ma contro la siccità i principali interventi per ora sono arrivati dai comuni. Molte ordinanze hanno previsto il razionamento dell’acqua per la riduzione degli sprechi e si prevedono multe, da Pisa a Verona, per chi non rispetta le regole. Vediamo cosa prevedono le ordinanze comune per comune e quali sono le misure che vengono applicate per ridurre gli sprechi idrici.

A Pisa razionamento acqua in casa

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha promulgato un’ordinanza per razionalizzare il consumo dell’acqua e vietarne l’uso improprio. Dall’11 luglio al 31 agosto è vietato su tutto il territorio comunale utilizzare l’acqua proveniente dagli acquedotti urbani per scopi che non siano legati all’uso domestico e all’igiene.

Per chi infrange le regole il rischio è di una multa da 100 a 500 euro. Le misure sono state introdotte dopo l’invito dell’autorità idrica toscana rivolto a tutte le amministrazioni comunali. A Pisa i cittadini non potranno innaffiare terreni o lavare aree esterne né utilizzare le fontane che non siano dotate di sistemi di ricircolo.

Crisi idrica, l’ordinanza contro gli sprechi a Verona

A Verona il neo-sindaco Damiano Tommasi ha firmato un’ordinanza che limita l’uso dell’acqua potabile ai fini domestici. Sarà possibile utilizzare normalmente l’acqua per la pulizia personale e l’igiene, ma fino al 31 agosto sarà invece vietato usare l’acqua proveniente dalla fonte idrica per l’irrigazione di orti, giardini e campi sportivi.

Vietato anche il lavaggio delle automobili al di fuori degli impianti autorizzati, così come non sarà possibile riempire le piscine. L’uso delle acque per tutti questi scopi è vietato durante la giornata e sempre sconsigliato, ma è comunque consentito dalle ore 21 alle ore 6.

Siccità, il razionamento dell’acqua a Udine

Il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, ha firmato un’ordinanza per l’uso corretto, razionale e parsimonioso dell’acqua potabile. Si prevede il divieto di innaffiare giardini e prati oltre che quello di lavare i piazzali nelle ore diurne. Divieto che vale anche per il lavaggio dei veicoli privati e per il riempimento di vasche da giardino e piscine private. Chiuse anche le fontane pubbliche del centro storico e dei parchi cittadini. Per chi infrange le regole sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.

Le ordinanze contro la crisi idrica nelle altre città

Sono già decine le ordinanze comunali emesse nelle diverse città italiane. C’è, per esempio, il decalogo del comune di Bologna con il quale si invitano i cittadini a controllare il funzionamento degli impianti, fornendo consigli su come innaffiare le piante e raccomandando di far partire lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico. Si chiede anche di preferire la doccia alla vasca da bagno e di limitare il ricorso all’acqua per usi non domestici tra le 21 e le 8.

A Imperia è stato invece imposto un tetto massimo al consumo giornaliero: se viene oltrepassato viene interrotto il servizio. In tante città viene previsto il divieto di irrigare giardini e prati: da Parma a Padova, da Perugia e Vicenza. A Milano è stata disposta la chiusura totale delle fontanelle. E tanti altri provvedimenti per il razionamento potrebbero ancora arrivare nelle città più colpite dalla crisi idrica.

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