Il governo ha deciso di aumentare le accise sulle sigarette e, di conseguenza, il costo finale per gli utenti. Cosa cambierà dal 2023 e quanto costerà di più un pacchetto?
Il prezzo delle sigarette aumenterà dal 2023. Il governo Meloni ha deciso di far crescere le tasse sul tabacco, anche allo scopo di reperire ulteriori risorse da utilizzare per la legge di Bilancio.
Nello specifico nel caso del tabacco e delle sigarette l’opzione scelta dal governo è quella di aumentare le accise, il che comporterà un aumento del prezzo finale per il consumatore. Una crescita dei costi che si va ad aggiungere a quella del tabacco riscaldato, le cui accise sono passate dal 30% del 2021 al 35% del 2022 e si salirà al 40% dal primo gennaio 2023.
Tornando alle sigarette, però, ad aumentare sono le accise con una crescita non solo nel 2023, ma anche nel 2024 e nel 2025. Il governo Meloni ha deciso di far passare le accise sulle sigarette a 36 euro ogni 1000 sigarette, ma cosa vuol dire questo per i consumatori e quanto spenderanno in più per un pacchetto di bionde?
Le accise e il prezzo delle sigarette
I tabacchi lavorati sono sottoposti alle accise. Discorso che vale per le sigarette, ma anche per i sigari, il tabacco da fiuto e da mastico, da pipa, da inalazione. Il prezzo di vendita al pubblico viene fissato dall’Agenzia Dogane e Monopoli: si compone di diverse voci come accise, Iva, aggio, quota al fornitore.
Per le sigarette l’accisa è data dalla somma tra la componente fissa e una proporzionale al prezzo di vendita, con un’aliquota di base fissata al 59,8%. L’Iva, invece, è al 22% per tutti i prodotti del tabacco, mentre le accise variano per categoria. L’aggio del rivenditore è invece il 10% del prezzo di vendita al pubblico.
Il compenso del produttore deriva dalla differenza tra il prezzo di vendita e tutti gli importi spesi, compresa la distribuzione. Per le sigarette, alla fine, il livello di tassazione raggiunge il 78% del prezzo finale.
Perché l’aumento delle sigarette era in dubbio
Il governo ha riflettuto a lungo su questa misura, tanto che sembrava poter saltare. L’obiettivo di un aumento delle sigarette è quello di fare cassa attraverso accise più alte, ma il timore è che un’operazione del genere spinga l’inflazione. Aumentare i costi delle sigarette, infatti, avrebbe un peso importante per molte famiglie.
Quanto incassa lo stato con gli aumenti sulle sigarette
Nel comunicato stampa diramato al termine del Consiglio dei ministri non si fa riferimento specifico all’aumento dei prezzi delle sigarette. L’unica certezza, confermata dal Mef, è nella manovra sono previsti aumenti di entrate per 138 milioni di euro provenienti proprio dalle sigarette.
Quanto costeranno in più le sigarette nel 2023
L’aumento scatterà dall’1 gennaio del 2023, con le accise che saliranno a 36 euro per 1000 sigarette nel 2023. Nel 2024 poi le accise saliranno a 36,50 euro ogni 1000 sigarette e dal 2025 saranno 37 euro per 1000 sigarette. Questo vuol dire che un pacchetto da 20 costerà circa 70 centesimi in più (attorno agli 0,72 euro)
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