La ministra del Lavoro, Marina Calderone, anticipa la volontà del governo di prorogare lo smart working fino al 30 giugno, ma solo per alcuni lavoratori: ecco quali.
Si avvicina una nuova proroga per lo smart working. L’attuale normativa prevede la possibilità, per i lavoratori fragili, di ricorrere al telelavoro fino alla fine del mese di marzo, ma sembra probabile che si proceda con una proroga che arrivi al 30 giugno 2023.
A lasciarlo intendere è stata la ministra del Lavoro, Marina Calderone, rispondendo al question time al Senato a una interrogazione presentata dal Pd. Con la legge di Bilancio 2023, approvata a fine dicembre in via definitiva dal Parlamento, il regime dello smart working è stato prorogato, solamente per i lavoratori fragili, fino al 31 marzo.
Ora sembra probabile, però, un nuovo rinnovo delle misure in vigore. La ministra ha sottolineato l’intenzione di sostenere qualsiasi iniziativa che possa garantire almeno una proroga trimestrale del lavoro agile per i più fragili.
Smart working, proroga per i lavoratori fragili
Come spiega Calderone, l’intenzione del governo è quella di “proseguire nell’azione di protezione dei soggetti più esposti al rischio Covid”, mantenendo almeno in parte le regole previste durante la pandemia, almeno per questa categoria.
La ministra del Lavoro fa sapere, inoltre, che è già iniziata un’interlocuzione tecnica con gli uffici di un altro ministero, quello della Pubblica amministrazione, per una valutazione congiunta di questa eventuale proroga. Ma, intanto, il ministero del Lavoro darà parere favorevole, assicura Calderone.
Gli emendamenti per la proroga del lavoro agile
La proroga dello smart working per I lavoratori fragili viene prevista anche da due emendamenti che i principali partiti di opposizione, Pd e Movimento 5 Stelle, hanno presentato al decreto Milleproroghe. Il primo, quello dem, porta la firma di Susanna Camusso e prevede proprio l’estensione del telelavoro fino al 30 giugno 2023.
I Cinque Stelle, con l’emendamento a prima firma Barbara Guidolin, vanno invece ben oltre questa scadenza, proponendo una proroga che arriverebbe fino al 31 dicembre di quest’anno. Il Pd, con la capogruppo a Palazzo Madama, Simona Malpezzi, ha quindi chiesto al governo di dare il via libera agli emendamenti e mantenere la promessa fatta dalla ministra Calderone sulla proroga.
Può tornare lo smart working per chi ha figli?
Con la legge di Bilancio non è stato, invece, prorogato lo smart working per chi ha figli con meno di 14 anni. Una norma introdotta durante la pandemia di Covid e che i 5 Stelle vorrebbero far tornare. Altri due emendamenti, presentati da Guidolin e da Orfeo Mazzella, prevedono ulteriori tutele per i lavoratori.
Nel primo si punta a proroga fino al 30 giugno la possibilità, per i fragili che non possono lavorare da remoto, di equiparare i periodi di assenza al ricovero ospedaliero. Il secondo, invece, riguarda proprio la possibilità per i lavoratori di decidere di lavorare in smart working, anche con una mansione diversa, senza una decurtazione dello stipendio. E questa possibilità sarebbe prevista proprio per i genitori con figli under 14 e per i caregiver familiari.
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