Sondaggi politici, il centrodestra ha già vinto? Un’incognita può ribaltare tutto

Luna Luciano

26/08/2022

Stando ai sondaggi del 25 agosto il centrodestra è ancora in testa, si può parlare di vittoria assicurata? Non ancora. C’è tuttora un’incognita: gli elettori indecisi

Sondaggi politici, il centrodestra ha già vinto? Un’incognita può ribaltare tutto

Il centrodestra sembra essere ben ancorato alla prima posizione, dato ancora una volta per favorito dai sondaggi, guidato dal primo partito in Italia Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Il centrodestra sembra quindi essere la coalizione che vincerà le prossime elezioni politiche, che si terranno il 25 settembre 2022. In realtà ancora non è detta l’ultima parola.

Benché a guardare i sondaggi sembrerebbe che queste elezioni siano già concluse, in realtà c’è ancora una buona fetta di eterni indecisi e astensionisti che potrebbe modificare l’assetto attuale.

Con le elezioni che si avvicinano e una campagna elettorale in piena estate è bene cercare di rispondere alcune domande elementari su cosa dicono i sondaggi aggiornati al 25 agosto e se l’incognita degli elettori fluttuanti possa realmente ribaltare il risultato delle elezioni.

Sondaggi politici: qual è la situazione per i singoli partiti?

Ricordando come funziona l’attuale legge elettorale (il Rosatellum), con il 61% dei parlamentari è eletto con il sistema proporzionale mentre il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali, è importante guardare la situazione dei singoli partiti e non solo.
Stando agli utili sondaggi presentati da Supermedia AGI/YouTrend, Fratelli d’Italia è il primo partito, con il 24,3% dei consensi, segue poi il Pd (22,7%) di oltre un punto e mezzo. Restano invece stabili Lega (13,4%) e il M5s (10,9%), rispettivamente al terzo e quarto posto. In quinta posizione troviamo invece Forza Italia (8,9%), a seguire invece fa il suo debutto il Terzo Polo composto da Azione di Calenda e Iv di Renzi con il 5,9%, mentre l’alleanza tra Verdi e Sinistra sembra essere scesa stabilmente sotto il 4%.
Se questi sondaggi suggeriscono quale sarà il primo partito a rappresentare gli elettori italiani, dall’altra è vero che bisogna guardare alle coalizioni per capire chi ha le maggiori probabilità di vincere le elezioni politiche.

Sondaggi politici, il centrodestra dato per favorito: ha già vinto?

Dai sondaggi dei singoli partiti sembrerebbe quindi che si assista a un testa a testa equilibrato tra la leadership della Meloni e di Enrico Letta. Eppure, non è esattamente così. Come spesso spiegato, nell’attuale sistema elettorale le coalizioni giocano un ruolo fondamentale.

Attualmente la coalizione di centrodestra rimane salda in prima posizione con il 48,2% delle preferenze, staccando di quasi 20 punti la coalizione di centrosinistra, ferma al 29,5%. Lo squilibrio tra le parti vedrebbe di conseguenza una vittoria - definita “a valanga” dall’Agi - dei candidati di centrodestra nei collegi uninominali.

Ciò potrebbe comportare il superamento della maggioranza assoluta dei seggi da parte della coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi. Una vittoria che sembrerebbe quindi essere data per scontata dalla maggior parte degli analisti.

Sondaggi politici, c’è un’incognita: il 40% degli elettori indecisi

E se la vittoria del centrodestra sembra essere certa, è bene ricordare che le cose non stanno esattamente così. Sono ancora molti gli elettori indecisi che non possono essere ignorati. Stando a quanto riportato dalla presidente Alessandra Ghisleri di Euromedia Research si parlerebbe del 40% degli elettori, ma di questi solo il 10% è realmente “contendibile” tra i partiti, come spiegato dal politologo Orsina: la restante parte è ormai orientata verso l’astensionismo, sfiduciata dalla futura classe dirigente politica.

Un dato interessante sul bacino dei dubbiosi è che spesso gli elettori sono “indecisi tra leader con profili molto diversi tra loro”, come spiegato dalla Ghisleri. Elettori fluttuanti che all’ultimo potrebbero far cambiare le carte in tavola.

In tutto questo la televisione e i mass media potrebbero spostare solo pochissimi punti percentuali, tutto dipenderà quindi da come verrà gestito l’ultimo mese di campagna elettorale. Il voto di questi elettori fluttuanti potrebbe infatti riequilibrare - anche se di poco - l’attuale squilibrio (si perdoni il gioco di parole) tra le coalizioni, non consegnando immediatamente la vittoria alla destra.

Ciò che è certo è che un dibattito sempre più polarizzato e la demonizzazione dell’avversario non sono strategie vincenti che portano al risultato sperato: l’unico rischio è quello di“ accendere le tifoserie e galvanizzare i già convinti” – volendo utilizzare le parole della Ghisleri.

Attualmente, secondo la presidente di Euromedia Research, servirebbe mettere a confronto le “diverse visioni del Paese”, per aiutare gli ultimi indecisi. Se però il centrodestra ormai unito da circa trent’anni può presentare una “visione comune”, per il centrosinistra la situazione non è semplice, venendo da anni di scissioni e divisioni. L’unica possibilità per i partiti di “accaparrarsi” questi ultimi voti è quindi quella di discutere e proporre soluzioni per i temi che riguardano la quotidianità dei cittadini.

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