Nel decreto Sostegni bis o Imprese potrebbe esserci spazio per una nuova moratoria dei mutui per la prima casa. La sospensione interesserebbe famiglie e partite IVA: vediamo i possibili requisiti per accedervi.
Il Governo sta valutando l’opportunità di introdurre una nuova sospensione dei pagamenti per il mutuo della prima casa.
L’agevolazione faceva già parte del decreto Cura Italia e del decreto Liquidità. La misura, qualora dovesse trovare spazio nel prossimo decreto Sostegni, darebbe un notevole aiuto anche per quei lavoratori autonomi e famiglie che hanno ricevuto poche centinaia di euro di contributo a fondo perduto.
Vediamo quali potrebbero essere i nuovi requisiti che danno accesso all’agevolazione.
Mutui prima casa, sospensione in arrivo per famiglie e partite IVA? I requisiti
Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore la sospensione dei pagamenti del mutuo della prima casa potrebbe interessare una più amplia platea di beneficiari.
La prima sospensione, a opera del decreto Cura Italia e poi del decreto Liquidità, spettava alle partite IVA con i requisiti che seguono:
- mutui fino a 400.000 euro;
- riduzione del fatturato di almeno il 33% tra il trimestre successivo al 21 febbraio 2020 e l’ultimo trimestre 2019;
- sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni (sia con cassa integrazione che con altri ammortizzatori sociali).
Il requisito ISEE dapprima era stato posto a 30.000 euro e poi eliminato.
L’agevolazione però è scaduta lo scorso 17 dicembre e non è stata prorogata. Nel decreto Sostegni bis potrebbe esserci spazio per una nuova sospensione, probabilmente con la conferma dei suddetti requisiti.
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Una nuova moratoria sui mutui per la prima casa andrebbe ad aggiungersi agli aiuti pensati per le partite IVA.
Le questioni da risolvere sono due: tempistiche e fondi. Secondo i dati di MEF, Mise, Sace, fondo per le Pmi, Abi, Banca d’Italia le richieste arrivate al Fondo Gasparrini erano 216.000, per un importo medio di 94.000 euro.
Lo scorso anno lo Stato aveva stanziato 400 milioni di euro per la misura. C’è da tenere in considerazione che una volta ottenuta la sospensione delle rate (che può arrivare fino a 18 mesi) una quota degli interessi maturati viene posta a carico del fondo stesso.
Infine, il Governo starebbe ancora ragionando sulle tempistiche: la nuova moratoria potrebbe entrare in vigore dalla pubblicazione del nuovo Sostegni bis fino a dopo l’estate oppure coprire tutto il 2021.
Naturalmente, anche la durata della sospensione incide sui costi e quindi sulle risorse da mettere a disposizione.
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