Sono state pubblicate informazioni riguardanti l’erogazione e le modalità per richiedere i fondi per i sostegni al settore vitivinicolo.
Sul portale del Mipaaf, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è stato pubblicato lo scorso 7 luglio il decreto attuativo relativo alle modalità da utilizzare per richiedere l’erogazione dei sostegni per il settore vitivinicolo.
Il decreto definisce sia le modalità da rispettare per l’invio della richiesta, sia i criteri utilizzati per la concessione dei fondi. I fondi disponibili ammontano a 25 milioni di euro.
L’intenzione alla base di questi sostegni è quella di aiutare a sviluppare e migliorare una conoscenza più approfondita dei prodotti di questo importante settore italiano, oltre a voler anche favorire lo sviluppo dei prodotti riconosciuti da marchio Ue. Vediamo di seguito quindi quali sono le scadenze e le modalità da rispettare per fare domanda e chi può effettivamente usufruire di questi fondi.
Sostegni al settore vitivinicolo: modalità ed erogazione dei fondi
Chi può fare domanda
Essendo un sostegno ideato appositamente per aiutare la promozione sul territorio nazionale nel campo del settore vitivinicolo, a poter fare domanda sono solo le realtà facenti parti di questo settore.
Tuttavia c’è da notare che, stando a quanto previsto dal decreto attuativo, le grandi aziende sono escluse da questa possibilità. Infatti a poter fare domanda sono solamente le micro, piccole, e medie imprese. Nello specifico a poter presentare richiesta sono:
- i consorzi di tutela, che siano riconosciuti ai sensi dell’articolo 41 della legge 12 dicembre 2016, n. 238;
- oppure le associazioni temporanee di suddetti consorzi.
I soggetti in questione possono inviare i progetti sia singolarmente, sia in forma associata, ma per un solo progetto. Nel caso in cui a fare richiesta sia un’associazione, allora sarà il soggetto che viene qualificato in qualità di mandatario ad avere il ruolo di referente nei confronti del ministero.
Sono anche escluse, oltre alle grandi imprese, quelle in difficoltà o che per precedente decisione a Commissione europea abbiano ricevuto aiuti considerati illegittimi e incompatibili con il mercato interno.
Inoltre le imprese che inviano la domanda devono essere provviste delle capacità tecnico-organizzative e dei mezzi e strumenti necessari per portare a termine i progetti presentati.
Quali sono i progetti ammissibili
I progetti per cui si possono richiedere i fondi disponibili devono essere di informazione e divulgazione, in relazione al mondo del settore vitivinicolo. Si tratta infatti di sostegni dati proprio allo scopo di sensibilizzare e avvicinare gli interessati a questi specifici prodotti.
Nello specifico vengono accettati progetti che includano almeno una delle seguenti attività, ma è possibile anche far richiesta per idee che ne includono una quantità maggiore.
- si possono inviare progetti che trattano di campagne di informazione in particolare in relazione alle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, ovvero Dop e Igp. Questo comprende, per esempio, delle visite dimostrative sul territorio;
- azioni di divulgazione, formazione, e informazione, sia per gli operatori del settore della distribuzione, sia per il personale HORECA;
- progetti di formazione all’interno delle scuole alberghiere;
- partecipazione a fiere o esposizioni del settore;
- infine, sono anche incluse proposte che prevedano progetti relativi a promozione e pubblicità, sia attraverso l’utilizzo di mezzi di comunicazione tradizionali, quali televisione o radio, sia attraverso i canali digitali, che vadano a mettere in rilievo gli elevati standard dei prodotti vitivinicoli.
Le modalità di valutazione dei singoli progetti inviati sono esposte anche all’interno dell’allegato A del decreto, e prevedono il conseguimento di diversi punteggi in base all’accuratezza del progetto, la coerenza della strategia e delle attività previste, l’esaustività e il livello di dettaglio del progetto e dei costi presentati, e l’adeguatezza del sistema di controllo.
Entità del contributo
Il fondo dedicato ai sostegni è pari a 25 milioni di euro, e ogni progetto può arrivare a un finanziamento massimo pari al 90% delle spese ammissibili.
Tuttavia è anche necessario rispettare sia degli importi minimi, sia dei massimi. Per quel che riguarda i minimi, il decreto prevede che venga richiesto un importo minimo di fondi pari a 100.000 euro. Mentre, il massimo previsto per ogni singolo progetto che verrà approvato è di 500.000 euro.
Le scadenze da rispettare
La scadenza dell’invio delle domande, complete di tutta la documentazione richiesta, è fissata per le 12:00 dell’8 settembre 2022.
Per quel che riguarda invece il completamento dei progetti, questo deve avvenire entro il 31 luglio dell’anno seguente, il 2023.
Modalità di invio della domanda
Le modalità di invio della domanda, che nel caso in cui non venissero rispettate porteranno all’esclusione automatica, sono tre:
- consegna a mano;
- invio tramite corriere espresso;
- invio tramite raccomandata.
L’indirizzo a cui devono pervenire i progetti e la documentazione è: “Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica, Ufficio PQAI V - Via XX Settembre n. 20 - 00187 ROMA”.
Il plico deve essere consegnato chiuso e sigillato, timbrato e firmato dal legale rappresentante su tutti i lembi. Inoltre deve riportare l’indicazione del mittente, ovvero denominazione o ragione sociale, codice fiscale, indirizzo PEC.
Infine, è necessario che sul plico sia anche presente la seguente dicitura: “Non aprire – Progetto per la concessione di contributi concernenti iniziative volte a sviluppare azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli contraddistinti dal riconoscimento U.E., ai sensi del Decreto Ministeriale n. 138367 del 24 marzo 2022”.
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