Il corriere è obbligato a consegnare i pacchi al piano?

Ilena D’Errico

15 Settembre 2024 - 16:36

Ecco cosa prevede la legge sulle consegne a domicilio: la consegna al piano da parte del corriere è dovuta?

Il corriere è obbligato a consegnare i pacchi al piano?

Chi deve ricevere un pacco insolitamente pesante o magari farlo consegnare a un genitore anziano si chiede, puntualmente, se i corrieri debbano consegnare al piano. Sarebbe una bella comodità per i clienti, che non devono fare sforzi e nemmeno uscire di casa, e d’altra parte un notevole impegno per i lavoratori. Capita anche di notare delle differenze tra una consegna e l’altra, cadendo facilmente in errore.

Per esempio succede che il corriere aiuti a portare il pacco fino all’ascensore, ma succede anche che lo lasci nell’immediato ingresso del portone. Quale dei due sarà in errore? La consegna è al piano? Ecco cosa prevede la legge sulla consegna a domicilio in merito a questo dovere del corriere.

Il corriere deve consegnare al piano?

La legge disciplina le consegne di merce a domicilio, ma non specifica che il corriere debba portare i pacchi fino all’ingresso del pianerottolo del destinatario. L’obbligo che ricade sui corrieri riguarda esclusivamente il livello della strada, nelle immediate pertinenze del numero civico indicato sulla spedizione.

L’obbligo generalizzato di consegna al piano sarebbe davvero controproducente, perché limiterebbe ulteriormente il tempo dei corrieri nell’esecuzione delle consegne, aumentando anche il rischio di incidenti (per i quali peraltro servirebbe un’ulteriore copertura assicurativa).

Quindi, salvo diverse specifiche previsioni, non si può pretendere che il corriere porti il pacco fino al portoncino di casa. Ciò non toglie che molti corrieri, assumendosene la responsabilità, aiutano i destinatari in difficoltà, per esempio caricando la merce nell’ascensore o portandola addirittura al piano. In alcuni casi, anche per risparmiare tempo, i corrieri vanno incontro al destinatario.

La legge prevede dunque che sia il destinatario a raggiungere il pacco, consegnato a livello della strada. Il corriere deve però assicurarsi che il pacco non rimanga incustodito. Anche se è stato utilizzato l’esempio del corriere, più frequente che crei dubbi, lo stesso concetto si applica a qualsiasi consegna a domicilio, quindi anche ai fattorini che consegnano generi alimentari.

Quando il corriere deve consegnare al piano

Al di là di ciò che stabilisce la legge a livello generale sulle consegne a domicilio, in alcuni casi il corriere è davvero obbligato a consegnare al piano. Questo lo può stabilire soltanto il datore di lavoro, chiedendo una specifica condotta ai propri dipendenti, sia in maniera fissa e continuativa che in riferimento a uno specifico servizio richiesto e pagato aggiuntivamente dal cliente. Altrimenti, la consegna è da intendersi al piano strada.

Sarà dunque importante consultare le linee guida della società che eroga il servizio, tenendo presente che molto spesso la consegna di beni primari al piano (da parte di farmacie e supermercati) è prevista a condizioni agevolate per gli anziani.

La firma del destinatario non serve più

Il decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 prevede, all’articolo 108, che, relativamente agli invii raccomandati, agli invii assicurati e alla distribuzione dei pacchi, non serva più la firma del destinatario.

“Gli operatori postali procedono alla consegna dei suddetti invii e pacchi mediante preventivo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, senza raccoglierne la firma, con successiva immissione dell’invio nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’ufficio o dell’azienda, al piano o in altro luogo, presso il medesimo indirizzo indicato contestualmente dal destinatario o dalla persona abilitata al ritiro.”

La firma è apposta direttamente dall’operatore postale sui documenti da lui consegnati (e lasciati all’ingresso o nella buca delle lettere).

Unica eccezione gli atti giudiziari

La deroga all’obbligo della firma del destinatario non vale per quanto riguarda la ricezione degli atti giudiziari: questi richiedono sempre la firma della persona a cui sono indirizzati.

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