La transizione green avrà un impatto importante sulla vita e sull’economia dei contribuenti: prepariamoci alla stangata
Il piano Ue per la transizione climatica peserà sulle tasche degli italiani per oltre 25 anni e comporterà una stangata di quasi 3.000 euro l’anno a contribuente. L’ombra verde, quella della strategia volta a raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica pesa su tutta Europa soprattutto per i suoi costi.
Si tratta di un piano ambizioso che supera ampiamente le stime dei costi stimati inizialmente (circa 1.000 miliardi di euro ogni anno per 30 anni). Nonostante anche le stime fossero altissime, le previsioni più recenti dimostrano che i costi saranno molto più alti con costi iniziali di 1.285 miliardi di euro l’anno per i primi anni, costi che saliranno fino a 1.600 miliardi di euro l’anno per il ventennio che va dal 2030 al 2050.
Decarbonizzare l’economia europea, i costi
Nella stima dei costi bisogna considerare che l’Italia, con il 12% delle risorse, è il terzo Paese contributore. La stangata che andrà a colpire i contribuenti è di 3.000 euro l’anno. Non si tratta di un costo che investirà ogni nucleo familiare, ma va considerato per tutti i 42 milioni di contribuenti italiani.
Il problema principale è che una transizione green a tappe così veloci (si pensi che si stima di tagliare le emissioni di Co2 del 90% entro il 2040) all’Italia costerà, in 10 anni, circa 1.100 miliardi di euro. Le conseguenze potrebbero essere disastrose sulla produttività del nostro Paese andando a penalizzare le imprese nella loro competitività.
Basti prendere in considerazione il settore auto per il quale la transizione green dell’UE prevede lo stop alla produzione e alla vendita delle auto a combustione (quelle alimentate a benzina, diesel e gasolio). Se si proseguisse su questa strada e si arrivasse allo stop definitivo di queste vetture, il problema che si dovrebbe affrontare sarebbe quello della chiusura di diversi stabilimenti con la conseguente perdita di posti di lavoro per migliaia di operai.
La transizione green, che porterebbe alla commercializzazione dei solo veicoli a emissione zero, tra l’altro comporterebbe costi abbastanza pesanti per gli automobilisti che dovrebbe affrontare il costo di auto elettriche e ibride per sostituire quelle a benzina e diesel.
Dalle auto elettriche alle case green
Abbiamo parlato anche in un precedente articolo della stangata che comporterà per gli italiani riqualificare gli immobili per abbassare le emissioni (e arrivare a emissioni zero). Già dal 2040 scatterà il divieto di installare caldaie a gas (mentre già dal prossimo anno, pur restando in commercio, non saranno più indennizzabili).
La riqualificazione degli immobili avrà costi variabili in base agli interventi necessari per migliorare la classe energetica, ma la media stima 50mila euro per ogni edificio.
Servono incentivi
Quello che salta agli occhi è che i contribuenti (noi pensiamo a quelli italiani, ma c’è da considerare che l’impatto dei costi ci sarà in ogni Paese europeo) si troveranno a dover fare i conti con costi maggiori per adeguare la propria vita (dall’auto alla casa) alla transizione green.
Se non ci saranno adeguati aiuti da parte dell’Europa in tal senso, non saranno molte le famiglie che riusciranno a sostenere queste spese (considerando anche che l’Italia si trova nella quasi impossibilità di prevedere bonus e incentivi anche a causa del superbonus che ha creato un’enorme voragine nei conti pubblici).
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