Novità per il mondo delle startup, delle scaleup e delle PMI innovative in Italia. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via libera al Fondo Nazionale Innovazione che partirà con una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro
Il mondo delle startup in Italia può iniziare a sorridere. Il 30 luglio è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che dà il via libera al Fondo Nazionale Innovazione (FNI).
Voluto dal Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, il Fondo Nazionale Innovazione - previsto nella Legge di Bilancio 2019 - verrà gestito da Cassa Depositi e Prestiti e inizierà la sua attività a sostegno delle startup italiane con una dotazione finanziaria di circa 1 miliardo di euro.
Grazie alla realizzazione del Fondo Nazionale Innovazione, l’Italia cercherà di avvicinarsi al processo di sviluppo tecnologico che già in altri Paesi europei come la Francia è iniziato da tempo.
Il suo ruolo non sarà solamente questo. Esso infatti punta ad abilitare investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni.
Fondo Nazionale Innovazione: cos’è
Come afferma il MISE, il Fondo Nazionale Innovazione a sostegno delle startup, delle scaleup e delle PMI innovative nasce con l’obiettivo di difendere l’interesse nazionale contrastando la costante cessione e dispersione di talenti, proprietà intellettuale e altri asset strategici che nella migliore delle ipotesi vengono “svendute” all’estero con una perdita secca per il sistema Paese.
Partirà con una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro che sarà gestita da CDP e il suo strumento operativo di intervento è il Venture Capital,. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale.
Il decreto che dà il via formale al Fondo Nazionale Innovazione segue quindi la scia del provvedimento attuativo che prevede degli sgravi fiscali per chi investe in PMI innovative o in startup.
Fondo Nazionale per l’Innovazione: come funziona
Il decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che aiuterà gli lo sviluppo delle startup e delle PMI innovative in Italia, esplica anche il funzionamento del Fondo Nazionale Innovazione:
- Il FNI investe come “fondo di fondi” in fondi di venture capital gestiti da società autorizzate da Banca d’Italia o direttamente in startup e/o piccole e medie imprese;
- Il FNI investe anche in co-investimento con investitori privati indipendenti, nella misura del 30%
Il decreto inoltre prevede:
- interventi in regime di esenzione, ossia aiuti di Stato, con apporto di co-investitori privati per il 10, 40 o 60%, con limite max di 15 milioni di euro per PMI;
- investimenti in società quotate fino al 15%
- risorse pari a 310 milioni di euro, ai quali vanno sommati almeno il 15% degli utili derivanti dalle società partecipate dal MEF, poi modificato in sede di conversione nella misura massima del 10%.
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