La diffusione della variante Omicron spinge il governo verso la proroga dello stato d’emergenza. Ecco cosa accadrà nei prossimi due mesi.
La diffusione della variante Omicron continua a correre in Europa. Diversi i casi registrati anche in Italia. L’aumento dei contagi dovuti alla quarta ondata e la variabile variante potrebbero spingere il governo a prorogare lo stato di emergenza. Che scade il prossimo 31 dicembre.
Al momento, l’ipotesi più plausibile è che venga prorogato fino a marzo o aprile per mantenere in vigore tutte le misure di intervento contro l’epidemia di Covid-19. Prima fra tutti, la struttura commissariale. Ma cosa accadrà nei prossimi due mesi? Entriamo nel dettaglio.
Stato di emergenza verso la proroga
Il prossimo 31 dicembre scade lo stato di emergenza. L’ipotesi più probabile è che sia prorogato almeno fino a marzo o aprile per permettere alla macchina commissariale di continuare a funzionare. Prima della decisione definitiva - che sarà presa la prossima settimana - il presidente del Consiglio Mario Draghi si dovrà confrontare con due tipi di problemi: la tenuta della maggioranza (dal momento che parte della Lega è contro la proroga) e la partita del Quirinale. Se Draghi dovesse essere il prossimo presidente della Repubblica, lasciare Palazzo Chigi con lo stato d’emergenza prorogato potrebbe risultare più complicato.
In ogni caso, la maggior parte degli scienziati e anche i due sottosegretari alla Salute Andrea Costa e Pier Paolo Sileri sono a favore della proroga in una fase così delicata della pandemia.
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Proroga dello stato d’emergenza, la posizione di Ricciardi
Su un’eventuale proroga dello stato d’emergenza si è pronunciato anche il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi. «Io non parlo delle decisioni politiche - ha spiegato -. Però se mi chiedete se dal punto di vista sanitario sia necessaria la proroga dello stato di emergenza, non ho dubbi. Certamente sì. In questi giorni siamo di fronte a un incremento dei casi, sia pure in modo meno pesante dei paesi vicini e dobbiamo capire quali saranno gli effetti della diffusione della Omicron».
Ricciardi continua sottolineando l’importanza della campagna vaccinale. «La campagna deve correre, non solo per le terze dosi, ma anche per i 6 milioni di italiani che ancora non hanno ricevuto la prima. Ci sono troppe incognite, altri paesi come il Regno Unito vedono una diffusione massiccia della Omicron, che non hanno saputo arginare, non possiamo abbassare la guardia».
Della stessa opinione, il sottosegretario alla Salute Costa: «Vista la situazione, vista la campagna vaccinale che è tornata prioritaria e tra l’altro abbiamo avuto un ottimo risultato con 500mila iniezioni in un giorno, c’è ancora bisogno di una struttura commissariale che gestisca questa fase delicata. Una proroga di qualche mese dello stato di emergenza è necessaria per continuare a gestire questa campagna vaccinale. Penso che fino ad aprile sia una proroga ragionevole».
Secondo Costa, se non ci fosse stata la variante Omicron si sarebbe potuto ragionare diversamente. Il sottosegretario Sileri chiosa: « Credo ci sarà una proroga . C’è una combinazione di una quarta ondata, che stiamo gestendo bene, a cui però si sta aggiungendo un elemento imprevisto, una variante che porterà a un verosimile aumento dei contagi. Se i vaccini sono efficaci con la terza dose, non possiamo certo rallentare proprio ora con la campagna di vaccinazione».
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