Stipendi, ottime notizie: aumenti di 240 euro per questi lavoratori

Luna Luciano

25/04/2024

Rinnovato il contratto collettivo nazionale grande distribuzione moderna e organizzata. I lavoratori riceveranno un aumento di 240 euro ma non solo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Stipendi, ottime notizie: aumenti di 240 euro per questi lavoratori

I lavoratori di Ikea, Zara. Esselunga, Carrefour e molti altri ancora riceveranno un aumento di 240 euro.

È questo uno dei più importanti risultati raggiunti con il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il settore della grande distribuzione moderna e organizzata.

Dopo le tensioni dei mesi passati, culminati con lo sciopero dei supermercati di sabato 30 marzo, Federdistribuzione ha finalmente raggiunto un accordo con i sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

L’accordo chiude così un lungo percorso negoziale e il cerchio di tutti i contratti del commercio che erano scaduti circa 5 anni fa, alla fine del 2019. Come dichiarato da Federdistribuzione, il percorso negoziale è stato concluso con un accordo che “dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno”. ,

Ma esattamente quali sono le novità di questo rinnovo del contratto? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Ccnl grande distribuzione, aumenti di 240 euro ecco per chi: le novità per gli stipendi

La prima grande conquista del rinnovo del contratto collettivo nazionale per la grande distribuzione è sicuramente l’aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare.

Ciò vuol dire che a ricevere un aumento saranno, solo per citarne alcuni, i lavoratori di:

  • Ikea;
  • Brico;
  • Metro;
  • Conforama;
  • Carrefour;
  • Esselunga;
  • Vegé;
  • Acqua&sapone;
  • Zara;
  • Rinascente;
  • Coin;
  • Ovs;
  • Kasanova;
  • Kiko;
  • Obi;
  • Leroy Merlin.

Il contratto sarà in vigore fino al 31 marzo del 2027 e prevede, oltre all’aumento, anche una una tantum di 350 euro. Questo dovrebbe comportare, stando ai calcoli dei sindacati, l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro, (una tantum compresa).

Nelle settimane precedenti, anche a causa delle tensioni e dello sciopero del sabato di Pasqua, le imprese avevano già deciso di erogare la prima tranche di 70 euro che è così retroattiva, alla quale si aggiungono i 30 euro, concordati con l’accordo ponte del 2022, erogati a partire da aprile 2024.

È stato poi previsto anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che aumenta, passando da 120 a 155 euro annui. Infine, per via delle crisi trascorse in cui i lavoratori non sono stati tutelati, è stato introdotto una novità sulla parte economica, ossia la previsione di un elemento economico pari al “30% dell’Ipca al netto degli energetici importati previsionale, applicato ai minimi retributivi contrattuali” - come spiega Il Sole 24 Ore) nel caso di un mancato rinnovo del contratto dopo 6 mesi dalla scadenza o dalla presentazione della piattaforma.

Ccnl grande distribuzione, le novità dal punto di vista normativo

Sono state molteplici le tematiche affrontate in sede del rinnovo del Cnnl del grande retail. Se è stata aggiornata la classificazione del personale, ci si è impegnati per valorizzare ulteriormente i ruoli e le professionalità distintive del settore. Inoltre tra gli altri temi affrontati ci sono:

  • la lotta alla violenza di genere;
  • il graduale innalzamento dell’orario minimo per il lavoro part-time per venire incontro alle esigente del lavoro “disagiato”;
  • l’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend;
  • il rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavoro.

Il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, ha spiegato poi che le imprese hanno portato avanti “con grande impegno e responsabilità” il confronto con i sindacati, “mettendo sempre al primo posto la volontà di coniugare il rispetto delle persone e dei loro diritti con la sostenibilità economica delle imprese”. Conclude poi Buttarelli che Federdistribuzione proseguirà un percorso costruttivo nel confronto con le parti sindacali.

In una nota unitaria, i sindacati - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs - hanno aggiunto che dopo i disagi, le preteste e lo sciopero del 30 marzo, Federdistribuzione ha rivisto la propria posizione:

L’impegno congiunto di sindacati, lavoratrici e lavoratori ha aperto una breccia al tavolo di una trattativa, da troppo tempo in stallo dopo la sottoscrizione dell’accordo ponte siglato nel dicembre 2022, e ha permesso di raggiungere un’intesa che migliora le condizioni di lavoro e i trattamenti retributivi

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