Lo stipendio di colf e badanti si può pagare in contanti?

Simone Micocci

25/08/2022

Lo stipendio di colf e badanti si può pagare in contanti, ma occhio all’importo. Nel 2022, infatti, c’è un limite di 2.000 euro che il prossimo anno verrà dimezzato.

Lo stipendio di colf e badanti si può pagare in contanti?

Solitamente lo stipendio dei lavoratori dipendenti deve essere pagato utilizzando metodi tracciabili; tuttavia, tale regola, vista la particolarità del rapporto di lavoro domestico, non si applica nei confronti di colf e badanti.

Quindi, lo stipendio di colf e badanti, come pure di qualsiasi altro collaboratore domestico, può essere pagato in contanti, nel rispetto però dei limiti imposti dalla normativa.

È vero, infatti, che le regole che modificano le modalità per il pagamento degli stipendi, introdotte nel 2018, non riguardano anche il lavoro domestico, ma non si può dire lo stesso dei limiti sullo scambio di denaro in contanti tra le parti.

A riguardo, va detto che nel 2022 è stata fatta molta confusione sul limite entro cui sono ammessi i pagamenti in contanti. Tale soglia, infatti, inizialmente era stata ridotta a 1.000 euro, salvo poi aumentare nuovamente a 2.000 euro con l’approvazione del decreto Milleproroghe.

Alla luce di tali novità, possiamo dire che oggi lo stipendio di colf e badanti può essere pagato in contanti, e quindi non necessariamente con mezzi di pagamento tracciabili come può essere il bonifico, a patto che risulti inferiore a 2.000 euro. Dal prossimo 1 gennaio 2023, però, questa regola cambierà ancora, in quanto il limite - nuovo governo permettendo - verrà portato a 1.000 euro.

Come deve essere pagato lo stipendio di colf e badanti

Come anticipato, la normativa per il pagamento degli stipendi ha subito una mezza rivoluzione nel luglio del 2018, quando sono entrate in vigore le disposizioni contenute dall’articolo 1, comma 910, della legge 205/2017 che impongono al datore di lavoro l’obbligo di pagare gli emolumenti con mezzi tracciabili, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato e qualunque sia la durata dello stesso.

Ci sono però delle eccezioni, come appunto quella rappresentata dal lavoro domestico: anche dopo il 1° luglio 2018, infatti, non ci sono problemi nel pagare in contanti lo stipendio di colf e badanti.

Tuttavia, bisogna comunque attenersi ai limiti per i pagamenti in contanti imposti dalla normativa, i quali sono cambiati dal 1° gennaio 2022.

Fino a quale importo lo stipendio di colf e badanti si può pagare in contanti

I pagamenti in contanti sono soggetti anche ad altre regole, come quella che autorizza gli scambi di denaro contante a patto che non superino una certa soglia.

Nel 2022 tale soglia è pari a 2.000 euro; in realtà con la conversione del decreto Fiscale, Dl n. 146 del 2021, questa era stata portata a 1.000 euro, tuttavia con il successivo decreto Milleproroghe è stata ripristinata a 2.000 euro, rimandandone il dimezzamento a inizio 2023.

Ciò significa che per tutto l’anno corrente lo stipendio di colf e badanti si può pagare in contanti fino a un importo di 1.999,99 euro, mentre dal prossimo anno solamente entro la soglia di 999,99 euro.

Ciò comporta diverse novità. Ad esempio, in caso di prelievo superiore a 1.000,00€ dal proprio conto corrente bancario l’istituto di credito avrà la possibilità di chiedere una giustifica dell’operazione e nel caso in cui lo ritenesse necessario potrebbe anche inviare una segnalazione all’Unità d’informazione finanziaria.

E per chi non rispetta il suddetto limite, ad esempio per chi paga uno stipendio da 1.500,00€ in contanti a colf e badanti, vi è una sanzione amministrativa che a seconda della situazione può essere molto salata. L’importo base è di 3.000,00€, arrivando fino a 50.000,00€ per i casi più gravi.

Perché conviene pagare sempre lo stipendio di colf e badanti con metodi tracciabili

In ogni caso conviene sempre pagare lo stipendio di colf e badanti con metodi tracciabili, anche quando l’importo del compenso è inferiore alla soglia dei 2.000,00€.

Questo perché solamente per chi utilizza mezzi tracciabili vi è la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dall’attuale normativa che ricordiamo essere:

  • deduzione dei contributi versati all’INPS per il collaboratore domestico, per un massimo di 1.549,37€ e solamente per la quota a carico del datore di lavoro.
  • detrazione per coloro che si affidano ai servizi di una badante per l’assistenza di persone non autosufficienti. Tale detrazione è pari al 19% del compenso riconosciuto fino a un massimo di 2.100,00€. La detrazione massima, quindi, è di 399,00€ l’anno. Si ricorda che questa spetta solamente a coloro che hanno un reddito non superiore ai 40.000,00€ l’anno.

Per avere la possibilità di godere dei suddetti strumenti, quindi, bisogna necessariamente pagare lo stipendio in contanti, anche quando l’importo complessivo è inferiore al limite dei pagamenti cash previsto attualmente dalla normativa.

Iscriviti a Money.it