Aggiornato lo stipendio di colf e badanti. Ma non viene applicato il tasso di rivalutazione: le associazioni sindacali e datoriali si sono accordate per un aumento ridotto. Ecco le nuove tabelle.
Cambiano ancora le retribuzioni per colf, badanti e lavoratori domestici.
Per effetto dell’inflazione lo stipendio di badanti e colf viene rivisto al rialzo, aumentando i minimi stipendiali a cui le famiglie devono attenersi.
Dopo l’incremento del 9,2% registrato lo scorso anno, quindi, ecco un ulteriore rialzo per le famiglie che hanno alle loro dipendenze badanti, colf o lavoratori domestici come baby sitter.
Tuttavia, è bene sottolineare che quest’anno l’aumento non segue il tasso di rivalutazione. A differenza del 2023, infatti, le organizzazioni sindacali e datoriali sono riuscite a raggiungere un accordo, scongiurando così l’incremento che se avesse seguito l’inflazione sarebbe stato - come noi di Money.it vi avevamo anticipato - persino superiore al 5%.
L’accordo è stato raggiunto, invece, in base a una percentuale dello 0,56%: si tratta dunque di un lieve ritocco per lo stipendio minimo di colf e badanti.
A tal proposito, ecco le nuove tabelle che si applicano dall’1 gennaio 2024, con i valori aggiornati per quest’anno (comprese per le indennità di vitto e alloggio).
Quanto devono guadagnare colf e badanti: le tabelle 2024
Nello stabilire lo stipendio da corrispondere a colf e badanti, il datore di lavoro privato deve attenersi a quanto stabilito dal contratto nazionale di categoria. È qui, infatti, che vengono fissati i cosiddetti minimi retributivi dello stipendio di colf e badanti.
A tal proposito, l’articolo 38 stabilisce che ogni anno la commissione nazionale - in cui figurano tanto le parti datoriali quanto i sindacati dei lavoratori - si riunisce per trovare un accordo sull’aumento dello stipendio. Sono tre gli incontri possibili e nel caso in cui non dovesse esserci accordo allora gli stipendi vengono adeguati d’ufficio dal ministero del Lavoro, tenendo conto dell’80% dell’inflazione per le retribuzioni e del 100% dello stesso tasso per i valori convenzionali di vitto e alloggio.
Le tre riunioni di quest’anno si sono concluse con un nulla di fatto, in quanto le parti sociali - ritenuta la necessità assicurare un aumento adeguato a una platea di lavoratrici e lavoratori già di per sé fragili - sono rimaste ferme nella loro posizione.
Ecco che dunque siamo arrivati al risultato riassunto nelle tabelle seguenti, appena ufficializzate dal ministero del Lavoro. A tal proposito, ricordiamo che tale aggiornamento riguarda tutti gli assistenti familiari - quindi non solo colf e badanti ma anche, ad esempio, baby sitter - i quali giovano di un incremento stipendiale come indicato nelle tabelle seguenti.
La prima tabella è quella che riguarda i lavoratori conviventi a servizio intero, i quali appunto dispongono anche del vitto e dell’alloggio. Per questi i minimi salariali, sono i seguenti:
Livello | Minimi retributivi (mensili e lordi) |
---|---|
A | 729,25 |
AS | 861,86 |
B | 928,15 |
BS | 994,44 |
C | 1.060,76 |
CS | 1.127,04 |
D | 1.325,92 (più indennità di 196,07 euro) |
DS | 1.391,21 (più indennità di 196,07 euro) |
La seconda tabella, invece, riguarda solamente i lavoratori conviventi ma a servizio ridotto, inquadrati nei livelli C, B e B super. Si tiene conto di questa tabella anche per gli studenti di età compresa tra i 16 e i 40 anni che frequentano corsi di studio validi ai fini del conseguimento di un titolo riconosciuto.
Livello | Minimi retributivi (mensili e lordi) |
---|---|
A | --- |
AS | --- |
B | 662,96 |
BS | 696,13 |
C | 769,02 |
CS | --- |
D | --- |
DS | --- |
Per quanto riguarda i lavoratori domestici non conviventi, invece, i minimi retributivi sono fissati a livello orario.
Livello | Minimi retributivi (orari e lordi) |
---|---|
A | 5,30 |
AS | 6,24 |
B | 6,62 |
BS | 7,03 |
C | 7,42 |
CS | 7,83 |
D | 9,03 |
DS | 9,41 |
Nel caso poi di personale non infermieristico che viene assunto per prestazioni - discontinue - assistenziali di attesa notturna, sono previsti due livelli di differente inquadramento, quali:
- per assistenza di persone autosufficienti: inquadramento nel livello B super, con un valore mensile di 1.143,60 euro;
- per persone non autosufficienti: nel caso di personale non formato il livello d’inquadramento è il C super, con uno stipendio mensile di 1.296,09 euro. Per il personale formato, invece, il livello d’inquadramento è il D super 1.601,09 euro.
La busta paga di colf e badanti e date di pagamento dello stipendio
È l’articolo 33 del Ccnl lavoro domestico a stabilire le regole per la consegna della busta paga e per le date di pagamento dello stipendio previsto. Nel dettaglio, la busta paga deve contenere alcune informazioni basilari, quali:
- retribuzione minima contrattuale (come visto sopra);
- eventuali scatti di anzianità;
- eventuale superminimo;
- lavoro straordinario e festività
- compenso sostitutivo di vitto e alloggio, calcolato secondo i valori contenuti nella seguente tabella.
Vitto e alloggio | Valori giornalieri lordi |
---|---|
Pranzo e/o colazione | 2,28 |
Cena | 2,28 |
Alloggio | 1,96 |
Totale | 6,52 |
Quando si paga lo stipendio
La busta paga andrà redatta in duplice copia e va obbligatoriamente firmata dal lavoratore. Solitamente il giorno di paga viene deciso in accordo tra datore di lavoro e lavoratore, nel periodo compreso tra il 1° e il 10° giorno del mese successivo a quello a cui fanno riferimento le competenze.
Tra gli obblighi del datore di lavoro c’è anche quello di consegnare la Certificazione unica entro il mese di marzo dell’anno successivo.
Tredicesima e quattordicesima per colf e badanti
Colf e badanti hanno diritto alla tredicesima, pagata come per gli altri lavoratori prima delle festività natalizie. Nel caso dei lavoratori impiegati con orario full time il calcolo dell’importo della tredicesima è semplice: basterà moltiplicare la retribuzione mensile per il numero di mesi di lavoro svolti durante l’anno, e poi dividere il risultato per i 12 mesi dell’anno.
Diverso il caso dei lavoratori assunti a ore. Per questi si deve moltiplicare la paga oraria per il numero di ore di lavoro svolte durante la settimana, e poi moltiplicare tutto per 52, ossia il numero di settimane lavorative in un anno. Il risultato andrà suddiviso ancora per 12.
Nello stipendio di colf e badanti, invece, non è compresa la quattordicesima mensilità.
Come pagare lo stipendio di colf e badanti
L’articolo 1, comma 910, della legge 205/2017 ha stabilito che ogni datore di lavoro deve pagare gli stipendi utilizzando metodi tracciabili. No ai contanti, dunque, ma con alcune eccezioni: non rientra tra le categorie per i quali lo stipendio va pagato con mezzi tracciabili, infatti, il lavoro domestico.
La retribuzione di colf e badanti, dunque, può essere corrisposta anche in contanti, nel rispetto però dei limiti fissati dalla normativa. Ad esempio, da quest’anno il limite da non superare è di 5.000 euro.
Perché al datore di lavoro costa di più
Quelli sopra indicati sono dunque gli importi che devono essere pagati a colf e badanti. Su tali costi, però, vanno aggiunti quelli riferiti alla contribuzione previdenziale e assistenziale, calcolata in misura convenzionale tenendo conto dell’orario d’impiego.
Tuttavia, l’aggiornamento Inps con i contributi da versare per il 2024, sulla base delle nuove retribuzioni minime, non è ancora arrivato. Non ci sarà comunque una grande differenza rispetto a quanto è stato versato nel 2023.
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