Lo stipendio va pagato con bonifico istantaneo?

Simone Micocci

17 Marzo 2025 - 12:09

Ecco quali sono gli obblighi dei datori di lavoro sul pagamento dello stipendio con le nuove regole sui bonifici istantanei.

Lo stipendio va pagato con bonifico istantaneo?

Presto il bonifico istantaneo diventerà la modalità di trasferimento per eccellenza, con la graduale abolizione dei bonifici ordinari. La normativa sugli strumenti di pagamento, come stabilito dall’Unione europea, permetterà infatti di equiparare l’efficienza e la velocità dei bonifici a quelle dei pagamenti in contante, con il vantaggio di uno strumento tracciabile e sicuro.

Per garantire a tutti i cittadini comunitari di usufruire dei bonifici istantanei gli istituti di credito dovranno mettere a disposizione il servizio con tariffe analoghe a quelle previste per i bonifici ordinari, vale a dire senza alcun costo aggiuntivo. La data da tenere a mente è il 9 ottobre 2025, quando le banche dovranno obbligatoriamente adeguarsi alle indicazioni europee e garantire ai propri clienti il bonifico istantaneo senza sovrapprezzo per tutti i prodotti che prevedono lo strumento ordinario.

Di fatto, in questi mesi gli istituti si stanno già adeguando di conseguenza e per molti correntisti le novità sono già in vigore. Sorge quindi un dubbio spontaneo per tutti coloro che attendono un pagamento e soprattutto per i lavoratori dipendenti, che si chiedono se oggi lo stipendio debba essere pagato con il bonifico istantaneo.

Considerando che il datore di lavoro non avrebbe costi ulteriori potendo garantire l’immediato trasferimento del denaro parrebbe un obbligo del tutto coerente, ma non è quanto previsto dalla legge.

Lo stipendio va pagato con bonifico istantaneo?

Gli obblighi di legge del datore di lavoro sono ben definiti, soprattutto per quanto riguarda la retribuzione dei dipendenti. Lo stipendio deve essere pagato entro la scadenza individuata dal contratto individuale o collettivo oppure, in assenza di previsioni, al termine del periodo di paga. Nella prassi esiste comunque una certa tolleranza, soprattutto per consentire alle aziende di completare tutti i passaggi di verifica e di contabilità del caso. Per questo motivo è ormai riconosciuto pacificamente anche dalla giurisprudenza il pagamento dello stipendio nella prima metà del mese successivo a quello cui si riferisce la retribuzione, che poi è di norma il periodo individuato dal contratto.

Bisogna inoltre far presente che lo stipendio deve essere nella disponibilità del lavoratore dipendente entro il limite fissato. Non basta, quindi, che il datore di lavoro abbia effettuato il pagamento, bensì deve adoperarsi affinché il lavoratore lo riceva per tempo. Nella quotidianità, poi, è diventato accettabile un ritardo di qualche giorno dovuto alla lavorazione del pagamento inviato entro la scadenza, considerando che il dipendente non avrebbe particolari interessi per opporsi a questa prassi. L’uso del bonifico istantaneo potrebbe dunque sopperire all’invio dei soldi l’ultimo giorno utile, ossia quando il datore di lavoro non ha correttamente prevenuto le tempistiche di ricezione dei bonifici ordinari.

Sulla carta potremmo affermare che in queste situazioni il datore di lavoro dovrebbe impegnarsi a un pagamento immediato, ma non è comunque possibile pretendere il pagamento con bonifico istantaneo. A tal fine bisognerebbe agire in giudizio, quindi senza dubbio tempo dopo all’effettiva mensilità problematica e di conseguenza inutilmente, visto che nessuna norma impone l’uso di questo strumento al datore di lavoro. Quest’ultimo è sì limitato ai mezzi di pagamento definiti dalla legge, che vieta il pagamento in contanti al lavoratore, ma non è tenuto al bonifico istantaneo. Il dipendente potrebbe, semmai, far valere i propri diritti in merito al ritardo nei pagamenti se ne ricorrono le condizioni.

In situazioni complesse, come un ritardo prolungato, la scelta del bonifico istantaneo potrebbe però essere concordata dalle parti per risolvere la lite. In ogni caso, non si può obbligare il datore di lavoro al bonifico istantaneo, anche perché tra pochi mesi sarà l’unico bonifico effettivamente utilizzabile. L’importante è che i soldi siano accreditati quando previsto e in ogni caso in tempi ragionevoli. L’unica possibile eccezione sarebbe la previsione del bonifico istantaneo nel contratto sottoscritto dal dipendente, una rarità, oltre che una condizione difficile da difendere senza la previsione di una penale.

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