Le quotazioni del Dax stanno soffrendo di una decisa debolezza dopo che si sono riaccese le tensioni commerciali tra Usa e Cina. In questo contesto, si potrebbe ancora pensare a strategie long di breve periodo implementabili con i Certificati StayUP di SocGen
I prezzi delle principali piazze europee sono in deciso ribasso dopo la riapertura delle tensioni tra Usa e Cina sul fronte commerciale di ieri. Il Presidente statunitense Donald Trump ha infatti annunciato che dal prossimo primo settembre verranno introdotti dazi del 10% su 300 miliardi di beni cinesi.
L’apertura di oggi fa segnare un rosso anche al Dax, che ha aperto in gap down lasciando sul terreno l’1,79%.
Dax, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, le quotazioni si trovano in un deciso uptrend dall’inizio dell’anno. Con i ribassi di oggi, i venditori sono però riusciti a rompere la linea di tendenza che unisce i minimi del 27 dicembre 2018 a quelli del 3 giugno 2019. Questa violazione complica la struttura tecnica del principale indice teutonico, che ora deve riuscire a reagire a ridosso del supporto a 11.865,4697 punti.
Si deve considerare che a 11.642 punti transita la media mobile semplice a 200 giorni, che si è spesso rivelata capace di far ripartire i prezzi dopo una contrazione. Oltre a questo, tra il supporto menzionato prima e la SMA 200 si inserisce il 38,2% del ritracciamento di Fibnacci disegnato dai minimi del 27 dicembre 20198 ai massimi del 4 luglio 2019.
Seguendo questi indizi, il rialzo dalle aree menzionate potrebbe estendersi almeno fino a 12.250 punti, livello dove i corsi riuscirebbero ad effettuare il pullback della trendline menzionata prima.
Strategie operative coni Certificati StayUP
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica sul Dax, si potrebbero privilegiare strategie di matrice long da 11.750 punti, mirando ad un potenziale re-test della trendline violata oggi. A questo proposito, il Certificato StayUP di Société Générale con ISIN LU1946473102 presenta delle caratteristiche piuttosto interessanti.
La Barriera Inferiore è infatti posta a 11.400 punti, proprio al di sotto dei supporti menzionati nell’analisi, compreso il livello dinamico ottenuto collegando i top del 19 marzo a quelli del 2 aprile 2019. Questo tipo di operatività mira al raggiungimento di quota 12.220 punti, ma se si volesse mantenere il prodotto a scandenza, fissata per il 20 dicembre 2019, la redditività massima potenziale sarebbe del 108,77%.
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