Studi di settore: nuovo passo verso l’abolizione e l’introduzione degli ISA dal 2018 compiuto dall’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 7 maggio 2018. Sempre più dati nel cassetto fiscale per favorire la compliance.
Nuovo passo verso l’abolizione degli studi di settore: con provvedimento del 7 maggio 2018 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i 105 nuovi ISA che saranno applicati a partire dal periodo d’imposta 2018.
Gli indici di affidabilità fiscale, che vanno ad aggiungersi ai precedenti 69 già approvati dal MEF, dovranno superare il vaglio del Ministero e diverranno applicabili previa approvazione tramite decreto.
Gli ISA sostituiranno gli studi di settore a partire dal periodo d’imposta 2018 e stabiliranno il grado di affidabilità del contribuente sulla base di una scala da 1 a 10: sono circa 4 milioni gli operatori economici interessati per i quali il Fisco dovrà redigere quella che è stata definita la “pagella dell’imprenditore”.
Oltre alla pubblicazione dei 105 nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale, con comunicato stampa pubblicato sempre il 7 maggio 2018 l’Agenzia delle Entrate rende noto che, all’interno del cassetto fiscale, saranno pubblicati i dati degli studi di settore del periodo 2012-2016. I contribuenti, in caso di errori o omissioni, potranno regolarizzare la propria posizione sulla base degli elementi individuati all’interno del prospetto informativo.
Studi di settore, nel cassetto fiscale i dati del quinquennio 2012-2016
La strada intrapresa dal Fisco è quella della collaborazione: è questo uno dei motivi alla base della pubblicazione, all’interno del cassetto fiscale dei dati e delle informazioni più significative degli studi di settore presentati nel quinquennio 2012-2016.
Nel cassetto fiscale, da oggi, sarà presente il prospetto riepilogativo degli studi di settore, mediante il quale sarà possibile consultare i dati dichiarativi presentati e, in caso di errori o omissioni, si potrà regolarizzare la propria posizione nei confronti del Fisco.
Nel comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 7 maggio 2018 viene ricordato che, nella sezione del portale dedicata agli studi di settore è riportata la tempistica con la quale sono messi a disposizione dei contribuenti e degli intermediari i dati, gli elementi informativi e i software di supporto relativi agli studi di settore, previsti dal provvedimento del 18 giugno 2015, di attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190/2014.
La sezione è raggiungibile al seguente percorso: “Home - Imprese- Dichiarazioni - Studi di Settore, Parametri, ISA - Studi di settore”.
Studi di settore verso l’abolizione: 105 nuovi ISA pubblicati per l’entrata in vigore dal 2018
Sarà l’ultimo anno di vita per gli studi di settore che, a partire dal periodo d’imposta 2018, saranno sostituiti dagli ISA, i nuovi indici di affidabilità del Fisco.
Con il provvedimento del 7 maggio 2018 sono state individuate le ulteriori attività economiche, suddivise per settore, per le quali saranno elaborati gli indici che stabiliranno, in una scala da 1 a 10, il grado di “affidabilità” di circa 4 milioni di operatori economici interessati.
Ben 105 nuovi ISA che saranno sottoposti al vaglio del MEF: 2 sono relativi ad attività economiche del settore dell’agricoltura, 22 sono relativi ad attività economiche del settore delle manifatture, 44 riguardano il settore dei servizi, 14 le attività professionali e 23 attività economiche del settore del commercio. A questi si aggiungono i 69 indici già approvati con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 23 marzo 2018.
Si allega di seguito il provvedimento pubblicato il 7 maggio 2018 con l’allegato relativo alle attività interessate all’applicazione degli ISA a partire dal periodo d’imposta 2018:
Con gli ISA il Fisco punta alla compliance
Con l’abolizione degli studi di settore e l’introduzione degli indici di affidabilità fiscale dal periodo d’imposta 2018 il Fisco cambia strategia: l’obiettivo della loro introduzione, inizialmente prevista già dal 2017 e successivamente rinviata al periodo d’imposta successivo, è quello di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e rafforzare la collaborazione con l’Amministrazione finanziaria.
Il Fisco stilerà una sorta di pagella dell’imprenditore: i contribuenti che risulteranno affidabili secondo i parametri stabiliti dagli ISA avranno accesso ad importanti benefici premiali: è prevista l’esclusione dagli accertamenti di tipo analitico-presuntivo e sarà limitata l’applicazione degli accertamenti basati sulla determinazione sintetica del reddito.
Per i contribuenti affidabili, inoltre, si riducono i termini per l’accertamento e, per la compensazione dei crediti d’imposta, è previsto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità, che riguarderà anche i crediti IVA per importi non superiori a 50 mila euro.
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