L’inflazione Usa, che verrà pubblicata oggi, guida i movimento di mercato oggi: dollaro in calo nell’attesa, euro sulla parità, azioni in rosso e criptovalute in subbuglio: cosa succede?
Mercati in trepidante attesa del dato Usa sull’inflazione: le azioni asiatiche viaggiano in rosso, il dollaro ha smorzato il rally e l’euro si sta mantenendo sulla parità, prima del grande test sui prezzi al consumo aggiornati negli Stati Uniti.
Intanto, il sentiment ha subito un colpo, poiché il probabile crollo di un exchange di criptovalute ha spaventato gli investitori.
Non essendo disponibili i risultati finali delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, i trader si sono concentrati sui dati imminenti sull’inflazione, che offriranno indizi sul percorso di inasprimento della Fed. Gli analisti di JPMorgan hanno affermato che una lettura ancora elevata dei prezzi potrebbe far scendere le azioni statunitensi del 6% negli scambi di giovedì.
In questa cornice, i mercati azionari e valutari attendono nuovi driver: che succede?
Valute e azioni aspettano l’inflazione Usa: l’euro resiste, cripto in titl
Il dollaro ha perso alcuni dei suoi guadagni durante la notte in vista dei dati sull’inflazione statunitense in arrivo, mentre le criptovalute sono rimaste sotto pressione quando l’exchange di criptovalute Binance ha abbandonato un’offerta di salvataggio per il suo rivale più piccolo in difficoltà, FTX.
Il biglietto verde è salito durante la notte contro i suoi pari, ma ha ridotto alcuni di questi guadagni nel commercio asiatico e ora l’indice è fermo sui 110 punti, in calo. Lo yen giapponese si è avvicinato al suo massimo di circa due settimane nella sessione precedente.
L’EURUSD scambia a 1,0040, con il dollaro Usa che sta perdendo terreno insieme ai rendimenti dei Treasury, poiché i flussi di riduzione del rischio dominano prima del rilascio dei dati critici sull’inflazione.
Il Bollettino economico mensile della Banca centrale europea in rilascio più tardi sarà il primo catalizzatore che i trader della moneta unica europea dovrebbero guardare tra i timori imminenti di rallentamento economico e la disponibilità dei politici a tassi più elevati, nonché il Quantitative Tightening (QT).
Successivamente, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti per ottobre sarà cruciale poiché le previsioni suggeriscono che l’IPC principale scenderà all’8,0% su base annua dall’8,2% precedente, mentre il più importante CPI core potrebbe rimanere per lo più invariato vicino al 6,5%, rispetto al 6,6% letture precedenti.
Sul fronte criptovalute, il bitcoin è risalito sopra i 16.000$ dopo essere crollato del margine più grande da marzo 2020 mercoledì, quando Binance ha annullato i piani per acquisire l’exchange FTX.com, che potrebbe rischiare il fallimento. L’azione ha pesato sulle società criptate in tutta l’Asia dopo un calo simile negli Stati Uniti.
L’attenzione, comunque, è tutta sull’inflazione Usa. Charu Chanana, market strategist di Saxo Markets ha sottolineato:
“Penso che il rischio più grande legato al rilascio di oggi dell’IPC statunitense sia che i mercati lo leggano in modo eccessivo. C’è il potenziale per un dato più morbido, senza dubbio, ma la Fed ha già comunicato un cambio al ribasso nella sua traiettoria di rialzo dei tassi senza uscire dalla sua inclinazione da falco.”
Non c’è spazio per maggiori indicazioni accomodanti anche se l’inflazione rallenta, dato che siamo ancora molto lontani dall’obiettivo del 2%, secondo l’esperto.
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