Oggi, sabato 27 novembre, inizia la stagione sciistica. Ma cosa cambia con l’approvazione del super green pass? Le nuove regole zona per zona.
Da oggi, 27 novembre, inizia la stagione sciistica 2021-2022 dopo lo stop dello scorso anno causato dalla pandemia. Per salvare «l’inverno» ed evitare chiusure a intermittenza dovute a possibili lockdown locali, le regioni si sono dotate di Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, sottoposte al governo in sede di approvazione del decreto sul super green pass.
La richiesta iniziale delle regioni era quella di poter aprire gli impianti sciistici anche in zona arancione e rossa, limitando il numero degli accessi giornalieri e introducendo un tetto ai titoli di viaggio vendibili. Ma cosa cambia adesso con l’approvazione del super green pass? Entriamo nel dettaglio.
Le regole per sciare in zona bianca, gialla, arancione e rossa
Con l’entrata in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio del super green pass, per utilizzare gli impianti di risalita in zona bianca o gialla, gli sciatori dovranno avere il green pass «base» ovvero quello che prevede anche l’opzione tampone.
Diversa la situazione per la zona arancione. In quel caso, gli utilizzatori degli impianti sciistici sarebbero obbligati ad avere il super green pass (rilasciato solo con la vaccinazione o la guarigione da Covid-19).
Per quanto riguarda il destino degli impianti di risalita in zona rossa, si attendono chiarimenti. Anche se dopo l’approvazione del decreto sul super green pass, la strada sembra tracciata. Quasi certa la chiusura degli impianti non appena il comune in questione entra in zona rossa. Ovvero la massima zona d’allerta.
Da lunedì 29 novembre il Friuli Venezia Giulia passa in zona gialla e alcuni comuni dell’Alto Adige si trovano già in zona rossa.
Per quanto riguarda il «nodo» capienza, il limite per le cabinovie è stato fissato all’80 per cento, mentre sulle seggiovie è al 100 per cento.
In un’intervista al sito specializzato NeveItalia, il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, si è detto soddisfatto per la scelta del governo: «La stagione invernale è per noi quella più importante dell’anno. Era necessario fare chiarezza e questa decisione ci permette di guardare con più serenità alle vacanze di Natale, perché sappiamo che chi frequenta i luoghi di divertimento e le piste da sci saranno persone vaccinate e quindi con un grado di sicurezza maggiore».
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Dal super green pass al super skipass
Il comprensorio di Dolomiti Superski (che con 1.200 km di piste e 16 impianti è la meta sciistica più grande al mondo) ha risposto al super green pass del governo Draghi con il super skipass. In sostanza, il comprensorio ha sviluppato un sistema automatizzato per l’accesso agli impianti. Ogni giorno il ticket dovrà essere abilitato con un’app sulla quale lo sciatore sarà obbligato a scaricare il green pass valido.
Ogni giorno, dunque, il lettore dei tornelli saprà se lo skipass utilizzato è autorizzato o meno a salire sugli impianti. Aprendosi di conseguenza.
«Siamo praticamente pronti - ha commentato Diego Clara, responsabile di Dolomiti SuperSki su Upday -. Da tre notti gli impianti di innevamento funzionano. Ci saranno due zone, Plan De Corones e Tre Cime di Lavaredo, che apriranno oggi. Un impianto è già aperto mentre molti altri apriranno il 4/6 dicembre. La voglia di ripartire è tanta e quest’anno non abbiamo intenzione di perdere la stagione».
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