Superbonus, cosa è cambiato (di nuovo)

Alessandro Nuzzo

26 Marzo 2024 - 22:57

Mossa a sorpresa del Governo che in Consiglio dei ministri ha approvato una nuova stretta al Superbonus e alle spese folli per lo Stato.

Superbonus, cosa è cambiato (di nuovo)

Nuovo Consiglio dei ministri oggi 26 marzo che ha approvato una nuova misura sul Superbonus, quasi a sorpresa visto che non era all’ordine del giorno. Il Superbonus è stato una sanguisuga per i conti dello Stato. Un provvedimento che ha causato un conto salatissimo da pagare e che graverà sul debito pubblico ancora per tantissimi anni.

A fine febbraio il conto per lo Stato per gli interventi ha toccato quota 114 miliardi di euro, sono 7 miliardi in più rispetto al mese precedente. A seguito di questi nuovi sforamenti e con lo scopo di tenere a bada i costi, l’esecutivo ha deciso per una nuova stretta dopo quella già avvenuta qualche mese fa. A presentare le principali modifiche è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Il ministro ha detto che le nuove misure «sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica». Ecco cosa cambierà.

Addio a ogni tipo di sconto in fattura

Come spiegato da Giorgetti al termine del Consiglio dei ministri, si è deciso di eliminare ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologia che ancora lo prevedevano, non solo per il Superbonus.

Salta anche la disposizione dell’istituto della remissione in bonus che avrebbe consentito fino al 15 ottobre 2024 le correzioni per tutte le comunicazioni già avvenute previo il pagamento di una mini sanzione. «Instituita poi una nuova fattispecie per la comunicazione preventiva nel momento in cui si inizia il lavoro in modo di avere un monitoraggio preventivo del fenomeno e non al momento in cui le fatture vengono caricate sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate», ha detto Giorgetti.

Inoltre è stata estesa a questa fattispecie la compensazione rispetto ai debiti di coloro che intendono usufruire del credito di imposta rispetto ai debiti effettivamente accertati nei confronti dell’erario. In pratica se uno ha un ruolo accertato, prima di compensa su quello.

Infine una nuova limitazione che arriva dopo che è stato scoperto un nuovo tentativo di frode. È stata instituita la limitazione della cessione del credito Ace «perché su questa agevolazione eliminata dalla riforma fiscale, perchè abbiamo comunicato a notare un utilizzo fraudolento della medesima», ha concluso il ministro.

Gli altri ordini del giorno approvati

Sempre nel Consiglio dei ministri odierno, l’esecutivo ha dato via libera ai test psicoattitudinali per l’accesso alla professione dei magistrati dal 2026. Si tratterà probabilmente di test simili a quelli di Minnesota, che valutano la personalità dei candidati. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale, ma già dopo quella scritta si riceverà dei test su un foglio.

Altro punto approvato in consiglio l’istituzione del registro nazionale per l’affido dei minori. Infine il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha svolto un’informativa sul tema degli accessi ai Comuni e dello scioglimento degli enti locali. Sono stati sciolti due Comuni e prorogati alcuni commissariamenti.

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