Addio all’aliquota del 110%: cambia tutto per il superbonus, dalla detrazione ai requisiti. Vediamo in cosa consiste la stretta di Fratelli d’Italia all’agevolazione con le ultime novità allo studio.
Solo nell’ultimo anno ci sono stati circa una decina di correttivi alla disciplina del superbonus 110%, e con la vincita delle elezioni politiche di Fratelli d’Italia con la coalizione di centrodestra di certo le modifiche non sono finite qui. Più che modifiche, però, si dovrebbe parlare di una vera e propria ristrutturazione del superbonus 110%, dall’aliquota di detrazione ai requisiti. Insomma, secondo le ultime ipotesi trapelate, con le ultime novità dovrebbe cambiare tutto quello che riguarda l’agevolazione.
Partiamo col dire che la proroga ci dovrebbe essere, quanto meno per consentire a chi lavori edilizi in corso di proseguire con gli interventi e fruire della detrazione. Entrano, però, altri due elementi in campo: l’aliquota più bassa di detrazione e il reddito del beneficiario. Altro elemento da non sottovalutare riguarda le modifiche alla cessione del credito.
Superbonus, cambia tutto: addio al 110% e rivoluzione dei requisiti
In base a quanto previsto dalla normativa vigente, il superbonus 110% terminerà in modo definitivo nel 2023, e i primi a dire addio all’agevolazione sono le villette unifamiliari e gli immobili autonomi e indipendenti. L’aliquota di detrazione si abbasserà man mano per i condomini, scendendo al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Una riduzione dell’aliquota di detrazione è quindi già prevista, ma le elezioni politiche hanno cambiato le carte in tavola, e le nuove modifiche potrebbero arrivare già con la prossima legge di Bilancio. Innanzitutto, secondo alcune anticipazioni, l’aliquota potrebbe essere grandemente ridotta fin dai prossimi mesi, riducendola tra il 60 e il 70%.
L’aliquota così ridotta dovrebbe però rimanere a lungo termine, e il beneficio verrà diversificato in base:
- al reddito del beneficiario;
- al tipo di immobile (cioè se si tratta della prima o della seconda casa).
Per i cantieri già avviati, però, rimarrebbero le regole in vigore.
Superbonus e bonus casa, Fratelli d’Italia lavora al riordino delle agevolazioni edilizie
La stretta al superbonus rientra tra le priorità di Fratelli d’Italia, con il riordino delle agevolazioni fiscali legate all’edilizia (insieme al riassetto del reddito di cittadinanza). Il nuovo governo probabilmente interverrà anche su altri bonus, per esempio alla fine del 2022 è in scadenza il bonus facciate, la cui aliquota di detrazione è stata ridotta dal 90 al 60% fino al 31 dicembre. Altra agevolazione in scadenza è lo sconto del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche.
Nel frattempo, dall’Ance arriva la richiesta di prorogare le scadenze fiscali di almeno sei mesi, «visti gli stop avuti per la cessione del credito». Così facendo, il calendario per le unifamiliari arriverebbe a giugno 2023 e per i condomini a giugno 2024. C’è da considerare anche che si tratta di lavori lunghi, difficili da organizzare, e le continue modifiche al meccanismo della cessione del credito non ha di certo snellito le procedure.
Aggiungono dall’Ance che poi «è naturale poi pensare ad una nuova modulazione, accompagnata da ulteriori forme di sostegno o finanziamento»: l’obiettivo di fondo è rendere strutturali le misure, per quanto modificate.
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