Importanti novità ai fini dell’imminente iscrizione alle Graduatorie d’Istituto per il personale ATA: anche gli immigrati potranno aspirare ad una supplenza.
Supplenze personale ATA, importanti novità quando mancano pochi giorni dall’avvio delle iscrizioni alla terza fascia delle Graduatorie d’Istituto: la selezione sarà aperta anche ai cittadini extracomunitari, purché in possesso del permesso di soggiorno.
L’iscrizione - e l’aggiornamento dei punteggi - alla terza fascia della Graduatoria d’Istituto per il personale ATA inizierà solamente a fine mese - mentre scadrà il 30 ottobre - ma in queste ore il quotidiano Italia Oggi ha riportato delle importanti indiscrezioni in merito ai requisiti necessari per l’iscrizione.
I titoli per diventare personale ATA saranno gli stessi di quelli indicati dall’attuale tabella del MIUR (che trovate di seguito), ma ci saranno delle importanti novità sullo status di cittadinanza.
Potranno candidarsi come supplenti, infatti, non solo i cittadini italiani o quelli di un Paese estero appartenente all’Unione Europea, ma anche gli extra-comunitari in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
Ad esempio, gli immigrati quindi potranno diventare dei collaboratori scolastici - se in possesso di una qualifica triennale - o assistenti amministrativi se diplomati.
Una novità che siamo certi farà molto discutere, se non altro perché il numero di domande che saranno inviate si preannuncia già molto alto.
Estendendo la selezione anche agli extra-comunitari non solo ci sarà una maggiore competizione, ma per le stesse segreterie scolastiche - messe già a dura prova per le Graduatorie d’Istituto docenti - ci sarà una mole di lavoro più consistente da sbrigare.
La decisione del MIUR però era inevitabile dal momento che è una legge europea a prevedere che l’accesso alla funzione pubblica non sia precluso agli extracomunitari.
Supplenti Ata extracomunitari: cosa dice l’Unione Europea
La Legge Europea n°97 del 2013 - precisamente nell’articolo 7 - ha modificato le disposizioni sul pubblico impiego stabilendo che l’accesso alla funzione pubblica deve essere esteso alle:
- categorie di cittadini di Stati terzi non membri dell’Unione Europea;
- familiari di cittadini di Stati membri UE;
- “lungo soggiornanti” (direttiva 109/2003);
- rifugiati e titolari di una protezione sussidiaria.
Questo articolo è stato menzionato già nel decreto 640 del 30 agosto per l’aggiornamento della III fascia delle Graduatorie ATA; per questo non sembra esserci alcun dubbio sul fatto che ad iscriversi e sperare di essere chiamati per una supplenza potranno essere anche gli immigrati con regolare permesso di soggiorno, naturalmente se in possesso del titolo necessario per candidarsi.
Nel 2014 non fu così, tant’è che ci furono molte proteste da parte dell’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’immigrazione) la quale chiese che il bando per l’iscrizione alle Graduatorie d’Istituto fosse uniformato alle direttive europee sull’accesso alla funzione pubblica.
Questa volta il MIUR ha scelto di assorbire quanto stabilito dall’Unione Europea; vedremo quante saranno a tal proposito le domande inviate dagli extra-comunitari presenti regolarmente nel territorio italiano e quanti di loro saranno chiamati effettivamente per ricoprire un posto vacante.
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