Svolta in Polonia, i fondi UE del piano ripresa e resilienza indirizzati alla difesa

Violetta Silvestri

4 Marzo 2025 - 15:23

La Polonia in cerca di soldi per rafforzare la sicurezza militare potrebbe decidere di reindirizzare i fondi UE del Pnrr alla difesa nazionale.

Svolta in Polonia, i fondi UE del piano ripresa e resilienza indirizzati alla difesa

Nell’Europa ossessionata dalla sicurezza, la Polonia è uno dei Paesi che più punta a rafforzare la sua difesa militare.

Non stupisce, quindi, la notizia secondo la quale Varsavia molto probabilmente riesaminerà il suo piano di ripresa e resilienza con l’obiettivo di reindirizzare i fondi verso la difesa (così ha ribadito il ministro polacco dei Fondi Katarzyna Pelczynska-Nalecz martedì 4 marzo).

La guerra in Ucraina ha spinto la vicina Polonia a modernizzare il suo esercito e ad aumentare gli acquisti di armi. Quest’anno il Paese dell’Est europeo ha destinato il 4,7% del Pil alla spesa per la difesa, uno dei livelli più alti nella Nato.

Nel timore di una guerra allargata oltre i confini ucraini e di una Russia ancora più aggressiva - galvanizzata anche da un’Occidente adesso diviso nel condannare l’uso della forza di Putin - Varsavia sta cercando soluzioni anche finanziarie per concretizzare la sua strategia militare.

Il tutto avviene mentre l’UE è alla disperata ricerca di fondi per aiutare i Paesi membri a organizzare equipaggiamenti, eserciti, meccanismi di difesa innovativi per le single nazioni, il continente e per supportare l’Ucraina. Ursula von der Leyen ha appena dichiarato che l’era del riamo è iniziata e si potrebbero mobilitare fino a 800 miliardi di euro con un nuovo piano.

In attesa di altre risorse, la Polonia ha una soluzione: cambiare destinazione ai fondi UE. Il piano di ripresa post-pandemica servirà alla costruzione della sicurezza militare.

Polonia, i fondi UE passano dal Pnrr alla difesa

Il primo ministro polacco Donald Tusk chiede da tempo una difesa più efficace dei confini dell’UE e la rapida adozione di nuove norme fiscali per finanziare gli sforzi di difesa europei, citando le crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza.

Sulla scia di queste priorità, il ministro dei fondi in Polonia ha affermato che i soldi UE dovrebbero essere reindirizzati dalla ripresa post-Covid alla sicurezza. Il Recovery Fund dell’Unione fornisce alla Polonia quasi 60 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti a basso costo. Il Paese ha finora firmato contratti per spendere il 25% dell’importo.

Il ministro delle Finanze Andrzej Domanski ha anche sottolineato che la spesa per la difesa “era, è e sarà la nostra priorità” e ha esortato i Paesi dell’UE a sostenere una proposta polacca che consentirebbe loro di aumentare la spesa militare senza violare le regole fiscali dell’Unione.

Intanto, il primo ministro polacco ha dichiarato che i ministeri interessati starebbero lavorando per trasferire questi fondi del Pnrr alla difesa e all’industria bellica in senso lato.

L’emergenza economica Covid è superata da una nuova urgenza: la difesa militare. In Polonia, più che altrove.

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