Taglio dei tassi Fed in arrivo. 5 conseguenze per i mercati globali

Violetta Silvestri

16 Settembre 2024 - 12:32

La riunione Fed del 18 settembre e l’attesa decisione sul primo taglio dei tassi di interesse dopo il ciclo restrittivo della politica monetaria può impattare sui mercati globali in almeno 5 modi.

Taglio dei tassi Fed in arrivo. 5 conseguenze per i mercati globali

Gli investitori attendono l’attesissima riunione della Federal Reserve - che si concluderà mercoledì 18 settembre - durante la quale si prevede che la banca centrale taglierà i tassi per la prima volta dal 2020.

La settimana dei mercati è quindi iniziata all’insegna di questa previsione, con la mossa Fed valutata fondamentale, visto che molti investitori sperano che la decisione possa ridurre i costi di prestito per le aziende e migliorare la crescita complessiva degli utili, stimolando la crescita economica.

La scelta di diminuire finalmente il costo del denaro negli Usa avrà ripercussioni anche sui mercati globali, considerando gli effetti su azioni, rendimenti obbligazionari e dollaro, così influenti per l’andamento di Borse e dinamiche valutarie di tutto il mondo. Ecco perché i riflettori sono tutti puntati su Powell: quale impatto avrà la riunione Fed sulla finanza mondiale?

Il taglio dei tassi Fed è cruciale per i mercati globali per 5 motivi

L’impatto di un probabile taglio del costo del denaro da 25 punti base da parte della Federal Reserve sarà rilevante secondo gli esperti e riguarderà almeno 5 aspetti dei mercati globali.

L’entità di una prima mossa e la portata dell’allentamento complessivo restano comunque oggetto di dibattito, mentre le imminenti elezioni negli Stati Uniti rappresentano un ulteriore fattore di complicazione per gli investitori globali e i decisori dei tassi che cercano una guida dalla Fed e ripongono le speranze in un atterraggio morbido dell’economia. Tuttavia, anche se i dubbi sul futuro finanziario ed economico globale non saranno completamente sciolti dalla riunione del 18 settembre, gli effetti del primo taglio Fed saranno almeno 5.

1. Rendimenti obbligazioni

La fiducia nell’avvio dei tagli da parte della Fed è un fattore positivo per i mercati obbligazionari di tutto il mondo, che spesso si muovono di pari passo con i titoli del Tesoro.

Come evidenzia l’analisi di Reuters, i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi, tedeschi e britannici sono tutti destinati al primo calo trimestrale dalla fine del 2023, quando era stata prevista una svolta della Fed.

In primavera, quando l’inflazione negli Stati Uniti si è dimostrata più rigida del previsto, gli investitori si sono chiesti fino a che punto altre banche, come la BCE o la Banca del Canada, avrebbero potuto tagliare i tassi se la Fed avesse mantenuto la posizione quest’anno, prima che le loro valute si indebolissero troppo, aumentando le pressioni sui prezzi.

Ora che la Federal Reserve inizia il suo ciclo di allentamento anche altre banche possono ricevere un vantaggio e poter proseguire sul percorso di tagli senza il timore di stare troppo avanti rispetto agli Usa. In questo modo, anche i rendimenti obbligazionari mondiali sono spinti al ribasso.

2. Mercati emergenti

I tassi d’interesse statunitensi più bassi potrebbero dare alle banche centrali dei mercati emergenti più spazio di manovra per allentare la pressione e sostenere la crescita interna.

Circa la metà del campione di 18 mercati emergenti monitorati da Reuters ha già iniziato a tagliare i tassi in questo ciclo, anticipando la Fed, con sforzi di allentamento concentrati in America Latina e nell’Europa emergente.

3. Dollaro

La politica dei tagli Fed dovrebbe indebolire il dollaro e offrire un ulteriore motivo di sollievo soprattutto ai mercati emergenti fortemente dipendenti dal biglietto verde.

Quelle economie che sperano che i tagli dei tassi d’interesse statunitensi frenino il rialzo del dollaro, rafforzando le loro valute, potrebbero però rimanere deluse. JPMorgan ha notato che il biglietto verde si è rafforzato dopo il primo taglio della Fed in tre degli ultimi quattro cicli.

Le prospettive per il dollaro saranno determinate in larga misura dalla posizione dei tassi di cambio statunitensi rispetto agli altri Paesi. Secondo i sondaggi Reuters, lo yen, valuta rifugio, e il franco svizzero potrebbero vedere i rispettivi sconti sui tassi di interesse statunitensi quasi dimezzarsi entro la fine del 2025, mentre la sterlina e il dollaro australiano potrebbero acquisire solo un vantaggio marginale in termini di rendimento rispetto al dollaro.

A meno che il biglietto verde non diventi davvero un titolo a basso rendimento, continuerà ad avere un certo appeal tra gli investitori non statunitensi, scrivono gli analisti di Reuters.

4. Azioni

Il rally azionario globale, che di recente ha vacillato a causa dei timori sulla crescita, potrebbe ritrovare slancio se i tassi d’interesse statunitensi più bassi stimolassero l’attività economica e consentissero di evitare la recessione.

“Se si verifica un taglio senza recessione, che è lo scenario di metà ciclo, solitamente i mercati tendono a risalire”, ha affermato Emmanuel Cau, responsabile della strategia azionaria europea di Barclays, aggiungendo che la banca ha favorito i settori che beneficiano di tassi più bassi, come l’immobiliare e i servizi di pubblica utilità.

Un “atterraggio morbido” degli Stati Uniti dovrebbe giocare un ruolo positivo anche in Asia, nonostante il Nikkei sia sceso di oltre il 10% dal massimo storico di luglio, a causa dell’aumento dello yen e del rialzo dei tassi d’interesse in Giappone.

5. Materie prime

Per quanto riguarda le materie prime, i metalli preziosi e di base come il rame dovrebbero trarre vantaggio dai tagli dei tassi della Fed; per quest’ultimo, le prospettive della domanda e un atterraggio morbido sono fondamentali.

Tassi più bassi e un dollaro più debole potrebbero alimentare lo slancio. Anche i metalli preziosi potrebbero guadagnare. L’oro, che in genere ha una relazione negativa con i rendimenti poiché la maggior parte della domanda è rivolta a scopi di investimento, di solito supera gli altri metalli durante i tagli dei tassi. È a livelli record, ma gli investitori dovrebbero essere cauti, ha affermato John Reade del World Gold Council.

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